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- 178 -

legh i quando

il

momento sa rebbe venuto. Non poteva suppors i

che la guer ra dovesse esser breve, si aveva la cer tezza di giun–

gere in tempo a potervi partecipare.

Il 30 giugno degli allievi del 3° anno ar mi speciali e del 2°

anno (armi speciali e di linea)

sei

erano promossi sottotenenti

d'artiglieria,

due

nel Genio,

quarantaquaiiro

nella fanteria,

ao

dici,

non aventi l'età di

18

anni, erano nominati

sergenti.

L'Ac–

cademia dava cosi all'eserci to

il

contributo di ufficiali ch'essa

er a in grado di somministrarg li, ma la guerra in corso e l'in–

grandimento dello Stato che ne doveva essere la conseguenza

ri ch iedevano un numero di uffi ciali ben altr iment i elevato; e

l'Istitu to, dal quale finallora erano provenuti gli uffi ciali per le

va rie armi dell'eser cito piemontese oramai non poteva essere più

sufficiente a questo còmpit o. Già fin dal 27 febbraio era stato per

R. Decreto istituito un

Cor so suppletivo alla Regia militar e Ac–

cadem ia

che, aper tosi in Ivrea presso la Scuola militare di fan–

terl a ivi preesistente col carattere di Scuola normale, accolse

giovani fra i

20

e i

2G

anni muniti di diploma di

magistero

(li–

cenza liceal e) o dimostranti di possedere un' equivalente colt ura,

i qua li ent ro un an no (e lo furono più presto,

il

27 luglio

18( 9)

doveva no esser e abilitati a conseguire

il

grado di sottotenente .

Per l'artiglieri a e pel genio era sta to aperto alla fine di marz o

un concorso per

cent:

a

tr enta

(e furono poi

pi ù

del doppio)

posti di sotto tenente da assegnarsi a giovani di età inferi ore ai

2G

anni e muniti di diploma d'ingegnere. Il 30 giugno poi fu con–

cessa l'ammessione nell'Accademia, tanto nel

l o

come nel 2° anno

e nel 3

0

arm i speciali a qua nti, nelle prescritte condizioni d'età ,

si sot tomettessero ai cor r ispondenti esami. Con siffatta ammes–

sione si provvedeva in tempo ad alimentare di allievi l'Accademia

per la normale produzione quando si fosse ritornati a tempi nor–

mali, lascian do impregiudicat e le disposizioni che sarebbero state

necessari e per la ricostituzione degli Istituti militari nel nuovo

Regno: per ' gli immediati bisogni pr ovvedeva un

R.

Decreto del

14 giugno col qual e venivano ch iamati ad occupare una parte

dei posti di ufficiale che si rendessero vacanti i caporali o sem–

plici solda ti che avessero preso parte alla

.guer ra

e fossero do–

tati di sufficiente colt ura. Nella Relazione che prece de quel

R.

Decreto,

il

ministro allor a della guer ra, conte di Cavour, espo-