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neva come «si presenta sse, nella st raordìnarìa ampli azione che
doveva darsi ai quadri, occasione al Governo di ricompensar e ad
un tempo la devozione al Re e alla patria dei molti giovani ac–
cors i ad arruolarsi volontariament e nell'Esercito ai pri mi indizi
della guerra, ed usufruire con molto magg iore utile del servizio
il loro int elligent e concorso alla guerra nazionale,
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ad occupare una parte dei posti d'ufficiale che si faranno va–
canti nelle file dell'Esercito. » Questi giovani fur ono, dopo la
guerr a, riuniti a Novara per la fanteri a e a Pinerolo per la
cava lleria e conseguirono la loro nomina a sotto tenente nel de–
cembr e dello stesso anno 1850.T utte queste disposizioni avevano
avuto l'effett o d'immettere nell'Eser cito un numero molto ele–
vato di ufficiali, ma, dopo la guer ra del 1859 e l'annessione della
Lombardia, già si presentava come imminent e la riuni one alla
monarchia di Vitt ori o Emanu ele di altre provincie itali ane,
e
le
vacanze degli uffi ciali a misura che l'Esercito s'a umenta va in
pr oporzione dell'a umento dello Stato rendevano ancora neces–
sari altri provvedimenti.
Il generale Manfredo Fanti, ministro della guerra, nel proporre
al Re apposito Decreto, r iferiva':
«
La Regia militare Accademia
istituita allo scopo di formare giovani ufficiali per le vari e armi
, dell'Esercito, si è r esa insufficientissima per l'aumento che le
mutate condizioni hanno richiesto nelle forze militari del Regno.
Quest'Is tituto, capace ora di 210 allievi circa (1) e che potrà es–
sere r ecato a contenerne 260 quando siano terminati, nell'edificio
che gli è assegnato, i lavori d'ampli azione intrapresi nello scorso /
anno, è impossibile che possa somministrare gli ufficiali neces–
sar i ad occupare i posti che si r endono annualmente vacanti nelle
armi speciali ed' in quelle di fanter ia e cavalleria. Questa insuf–
ficienza non er a sfuggita alla precede nte Amministrazione , che
infatti aveva creato una commissione d'ufficiali superior i delle
diverse armi ìncarì cata di studiare un riordinamento degli Isti–
tuti milit ari , il qual e soddisfacesse alle nuove esigenze. Tale studio,
che vuol essere ponderato per trattarsi d'un assetto stabile da
dàrsi a questi Istituti, richiede un tempo considerevole ; ma,
mentre se ne sta atte ndendo il compimento per sottoporl o alla
discussione e all'approvazione del Parlament o, è di somma ur–
genza che si provveda sin d'ora nel miglior modo possibile accìò