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cademla
»,
avendone ottenuta 1'approvazione mìnisterlale, gli
allievi eseguirono, dal 5 all'Il settembre
il
viaggio (Chivasso Tron–
zano-Bìella-Oropa-Castello
di Masino-Chivasso-Torino), festosa–
mente accolti dalle autorità e lodati pelloro contegno militare (1).
Nello stesso ' mese ed anno i venti allievi del corso superiore
furono condotti a visitare
il
Moncenisio e i forti di Lesseillon e
d'Exilles,
«
pr endendo occasione altresì ad esercitarsi nelle varie
maniere di levare i piani e di figurare i terreni coi mezzi indi–
cati dalle pratiche topografiche.
»
Nel
Novembr e del 1820
il
generale Robilant rinunziava volon–
tariamente alla carica di ministro e con RR . Patenti del
1"
De–
cembre 1820
(2) era promosso tenente generale e nominato ispet–
tore generale dello stato maggiore generale e del Cor po del
Genio militare, pur conservando la carica di comandante gene–
rale dell'Accademia. Egli riprendeva
il
suo appartamento nel
fabbricato dell'Accademia e si proponeva
«
di consacrare il
resto dei suoi dì al bene, come facevane coi propri meriti gran
parte del lustro, della sua diletta Accademia, in grembo alla quale
(1) Al Masino gli alliev i furono ospit i della contessa proprietaria , ed a Tronzano del
tenent e generale conte Gifflenga, che rivolse loro un'allocuzione calda di sentimento
patriottico e militare, della quale il comandante fece conser va re il testo.
(2) Le trascriviamo: "La sicurezza degli Stati, dalla qual e sostanz ialmente dip end e la
tranquillità degli amati nostri sudditi, essendo un dov er e sacro insieme e caro al nostro
cuore, abbiamo rivolte tutte le nostre cure a vi emm eglio consolidarla e ci
è
parso a
tal fine conve niente di affida re l'ispezione genera le dello Stato Maggiore e dci Corpo
del genio militare ad un 'autorità super iore che sovraintendend o a qualunque opera
O
la voro di costruzione militare, a seco nda delle istruzioni che ci riserbiamo di dare
al pr oposito pel canale della Segr eteria nostra di guerra, tutte le diriga a maggiore
vantaggi o dello Stato. Ponendo quindi mente al compless o delle molteplici, profond e
ed estese cognizioni che indi sp ensabilment e si richi edono per disimpeg na re con successo
un in carico così ra gguardevole ed importante abbi am o fissata la nostra attenzione sul
conte G. B. Nicolis
di
Robilant, maggior generale, cavaliere Gra n Croce della Sacr a
R eligione ed Ordine militare dei Santi Mau rizio e Lazzaro , ca va liere dell'ordine mili–
tare di Savoia , comandante generale dell' Accad emia militare e nostro l'rimo Segre–
tario di guerra e marina, e rammentando che nella campagna del 1815, quand'ebbim o
ad affida rgli le gravi ed imp ortanti cure di Capo dello Stato
~Iaggiore,
meritando si
egli gi ustamente il tit olo di prode, spiegò in ogni sua oper azione maturo senno, acuta
perspicacia d'ingegn o ed in g rad o eminente la maggior copia di cognizioni militari>
onde va, mer cè gli indefessi suoi studi, a dovizi a fornito, dan do nel tempo stesso al
cospetto di tutto lo Stato le più laminose pr ove dell'illimitata sua devozione verso la
nostra 'persona e R eal e fam iglia, abbiamo determinato di dargli un nuov o contrassegno
del distinto conto in che lo teniamo e del gradimento che hanno ogn ora presso di
Noi incontrato
i
suoi zelanti servizi, decorandolo del grado di
l14ogotenente generale
e
costituendolo ispett ore generale dello Stato Maggiore ge nerale e del Corpo del genio
militare. Epper ciò, ecc.