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Splendida mzmatura

dal messale di Felice V ,

l'antipapa di cui la Reale conserva

importanti manoscritti,

provenienti dall'antica biblioteca sabauda

fiorentini,

il

Missale Fratrum Minorum

di Claudio Villa da Chieri banchiere ad

Ypres con la stupenda Crocefissione di

Simone Marmion,

il

Nuovo Testamento

illustrato da Cristoforo De Predis, una

miniera anche per la storia del costu–

me, le squisite

Heures

di Jean d'Estou–

teville,

il

commento alla Retorica ad

Erennio dettato dal Filelfo a Ludovico

.il

Moro fanciullo e splendidamente or–

nato da un artista ferrarese, il

Virgilio

di Carlo Giaffredi da Cuneo, governa–

tore del Delfinato per Luigi XII , illu–

strato da Matteo Felice miniatore degli

Aragonesi,

il

Codice del Volo degli

Uccelli

di Leonardo da Vinci, i mano–

scritti dell 'abbazia di S. Jacques a Liegi,

tra i quali è

il

prezioso volume di

mottetti valloni del XIV sec. che tanti

problemi offre a filologi e storici della

musica.

Una sezione di particolare interesse

è

quella degli antichi atlanti e carte nau–

tiche manoscritte: ricorderò il famoso

portolano che Nuno Garcia de Toreno

disegnò nel 1522, segnando per la pri–

ma volta l'itinerario di Magellano,

il

gruppo di atlanti di G .B. Agnese, la

Descripcion de la tierra

sontuosamente

miniata e rilegata per Caterina d'Austria,

opera dei cartografi portoghesi G.B.

Lavanha e Luigi Teixeira che vi lavo–

rarono tra

il

1597 e

il

1612 e lo

consegnarono, essendo frattanto morta

la duchessa di Savoia, a suo figlio Ema–

nuele Filiberto durante il suo viaggio

in Spagna.

E se lo scopo d'illustrare principalmen-

Veduta del Salone della Biblioteca Reale

fon data da Carlo Alberto,

ambiente ideale per gli studiosi

e per quantz vogliono compiere

particolari ricerche

te

il

passato sabaudo fu largamente

,superato dalla vastità delle accessioni,

non bisogna dimenticare che la Biblio–

teca Reale ha

il

privilegio di conser–

vare accanto all'importante materiale

storico sabaudo delle .sue miscellanee

manoscritte, delle sue opere a stampa,

anche i libri di Giuseppe Vernazza,

Prospero Balbo, Cesare Saluzzo.

Riaperta al pubblico nel 1948, si arric–

chì, grazie all'intervento di Luigi Ei–

naudi, della curiosa raccolta militare di

17.000 volumi a stampa e di un mi–

gliaio di manoscritti formata da Cesare

Saluzzo e da lui donata al duca Fer- ·

dinando di Genova: ne fa parte lo

stupendo

Trattato di architettura civile

e militare

di Francesco di Giorgio Mar–

tini.

Tra le recenti accessioni sono da se–

gnalare l'archivio Scarampi di Villanova,

fonte per la storia economica del Mon–

ferrato dal medioevo ad oggi, la biblio–

teca Pallavicino-Mossi, la piccola ma

completa raccolta in dialetto piemontese

di Percy Roero di Cortanze, il codice

originale degli Statuti di Revigliasco

Torinese appartenuto a Federico Patetta

e impreziosito da una rilegatura fran–

cese del XVI sec., che si aggiunge alla

importante serie di rilegature dal XVI

al XIX secolo conservate nella Biblio–

teca.

La Biblioteca è aperta unicamente agli

specialisti ed ai laureandi muniti di

presentazione di un docente universita–

rio ogni giorno feriale dalle 9 alle 13.

Marina Bersano Begey