

in uccelli,
Pièdssò
t!
lè
defòrmazioni
della paranoia, i turbamenti del sesso
in Delvaux e Leonor Fini, l'inganno a
trompe-l'oeil della realtà nei quadri di
Magritte, la mostruosa proliferazione de–
gli incantesimi di Dalì, l'archeologia gla–
ciale da pianeta spento di
T
anguy, lo
straniamento di una piccola realtà bor–
ghese di Itala Cremona, i messaggi not–
turni di Licini; e travalicando un poco
il termine cronologico per indicare un
prolungamento nel presente in nuove
immagini, la cellula organica e fecon–
data dell'americano Gorky, la vegeta–
zione tentacolare dell'inglese Sutherland,
il folclore delle notti tropicali del cu–
bano Lam, la fantascienza dei robot del
cileno Matta. Una manifestazione che fa
onore a
T
orino e all'associazione torine–
se presieduta da Marella Agnelli che l'ha
voluta con tanta persuasione
».
Il Popolo
Roma
Luigi Paolo Finizio
«È
un'occasione, del resto, questa mo–
stra torinese, molto propizia per chi vo–
glia riconoscere nel Surrealismo una li–
nea continuativa non solo per i suoi
aspetti più scopertamente di corrente e
programmaticamente denunciatari, ma
oltre appunto di essi su di una linea
più interiormente rivissuta e spontanea–
mente perpetuantesi nello spirito dell'ar–
te. Lungo questa linea non vi è alcuna
rivendicazione comune, se non quella di
travalicare l'arte oltre il comune oriz–
zonte quotidiano, nel rischio e nella
aspettazione di un altro senso della real–
tà, per un altro del rapporto dell'uomo
con l'uomo
».
Avanti!
Milano
Franco Passoni
« Dopo varie importanti rassegne che
quest'anno, nel nostro Paese , hanno
riacceso gli interessi critici e storici sul
surrealismo, la Galleria civica d'arte
moderna di
T
orino, grazie alla enco–
miabile e lodevole iniziativa dell'asso–
ciazione
((
Amici torinesi dell'arte con–
temporanea" ha organizzato e allestito
nel padiglione delle temporanee espo–
sizioni del Museo, la più spettacolare
delle mostre sinora dedicate al surrea–
lismo che s'intitola
«
Le Muse inquie–
tanti". A parte certe assenze e certi di–
pinti di Sironi, Carrà, Morandi
-
pit–
toricamente stupendi ma che, a nostro
56
avviso, come Scipione (che è un ba–
rocco) e Itala Cremona (che deriva da
un clima proposto dall'avanguardia di
Cà Pesaro), i quali non sono
((
surrea–
listi" nello spirito e nel senso con il
quale il movimento deve essere inter–
pretato
-
la mostra di
T
orino è di ec–
cezionale interesse e giustifica il succes–
so che sta riscuotendo, sia dalla critica
più qualificata, sia dal pubblico che ac–
corre numeroso a vederla
».
Il Mattino
Napoli
Filiberto Menna
«
Tra le diverse manifestazioni dedicate
in Italia al Surrealismo, questa di To–
rino si può considerare quindi senza
dubbio la più importante, la più vasta
e documentata. Essa, inoltre, giunge in
un momento opportuno, quando cioè si
avverte da più parti l'esigenza _di un ac–
curato e non parziale bilancio di questo
fondamentale movimento dell'avanguar–
dia artistica europea. La mostra ha vo–
luto, tra l'altro, richiamare l'attenzione
del pubblico, oltre che della critica, sul
ruolo determinante che la pittura meta–
fisica di De Chirico (e sia pure in mi–
sura minore quella di Carrà e di Mo–
randi) ha avuto nel preparare il terreno
per la nascita del Surrealismo
».
Stampa Sera
Torino
Angelo Dragone
« Questa prima manifestazione appare
subito di particolare interesse. Non sol–
tanto intende illustrare il movimento
surrealista ch'ebbe origine a Parigi nel
1924 con la pubblicazione del
((
Mani–
festo" di André Breton, ma vuole so–
prattutto rendere testimonianza alla se–
colare persistenza dello spirito di que–
st'affascinante poetica. Se da un lato il
surrealismo ebbe suggestive anticipazio–
ni nell'arte fantastica d'ogni tempo -
nelle impreviste visioni dei simbolisti
francesi come in Goya, in Bosch, che
sembrò raccogliere l'eredità d'ogni fan–
tasia medievale, come in certe immagini
delll'arte egizia
-
rivela d'altra parte
una notevole influenza su alcuni aspetti
dei più attuali sviluppi dell'arte con–
temporanea; un'arte che conta ancora
artisti portati ad abbandonarsi alle pro–
spettive fantastiche del sogno e dell'in–
conscio proprie del mondo surreale. La
parola
((
surrealista", ricorda l'americano
Patrick Waldberg, uno dei maggiori sto-
riei del movimento, apparve per la pri–
ma volta nel
1917
quando Apollinaire
definì
((
dramma surrealista" una sua
opera burlesca. Altri, dopo di lui, la ri–
presero, ma come nota il W aldberg nel
suo saggio sul
((
Surrealismo" (uscito
ora in italiano, editore il milanese Ga–
briele Mazzotta), il termine ((sarebbe ri–
masto un vocabolo prezioso e colto ... se
Breton non gli avesse attribuito tutti gli
oscuri poteri" di quella nuova conce–
zione artistica che, facendosi strada tra
i vari movimenti del!'arte moderna (vi
erano già stati fauves ed espressionisti,
cubisti e futuristi, oltre la pittura meta–
fisica di De Chirico e dei suoi amici),
si presentò non soltanto come una nuo–
va poetica, ma come un nuovo modo di
pensare, di sentire e di vivere
».
Dalì: «Donna con la testa di rose»
(1957)
Epoca
Milano
Raffaele Carrieri
«Sono appena tornato da Torino, dove
ho visitato, al Museo Civico, la splen–
dida mostra presieduta dalla signora Ma–
rella Agnelli e dedicata dagli ((Amici del–
l'Arte Contemporanea" ai Maestri del
Surrealismo. Luigi Carluccio ha avuto
la mano felice nel raccogliere le due–
centocinquanta opere sotto l'affascinante
insegna ((Le Muse I nquietanti", ripresa
da un titolo di uno dei più famosi di–
pinti di De Chirico. Anche in Italia nel–
l'ultimo decennio non sono mancate, fra
mostre e rassegne, revisioni del Surrea–
lismo, a parte qualche personale di un
certo interesse
-
la maggior frequenza
si è verificata con le opere metafisiche
di Giorgio De Chirico
-
o
gruppi di