

sarebbe rimasta inavvertita e ne troveremmo cenno nel documento. Noi
crediamo che la distruzione dei chàlets di Triolley ed Ameiron sia
dovuta a rottura del ghiacciaio per la causa prima accennata e che gli
accumuli di rottami, che si trovano più in basso, siano dovuti a feno
meni posteriori.
Fra gli scoscendimenti possiamo citare ancora quelli che a più riprese
hanno originato i caotici e grandiosi cumuli di giganteschi rottami tra
Bard e il vallone di Arnaz e quelli sopra Donnas.
Le vicende di maggiore o minore alimentazione e di minore o mag
giore
ablazione
, fusione di un ghiacciaio, determinano periodi di avan
zamento e di ritiro che rimutano grandemente le condizioni di una valle
o di un bacino ove sbocchino ghiacciai di una certa importanza. Non
è ora il caso per noi di rintracciare nè le cause mediate od immediate
di tali oscillazioni, nè quali le circostanze favorevoli od ostacolanti, nè
il modo col quale avvengono e le conseguenze cui diano luogo. Sono
fenomeni geologici
attuali
di cui constatiamo il verificarsi.
Nella valle, di Aosta, la più ricca di ghiacciai ed imponenti, tali
oscillazioni avvennero ed avvengono. Non di tutti i ghiacciai si hanno
documenti comprovanti le oscillazioni in esse verificatesi, ma per alcuni
si potè constatare l’epoca ed il valore delle oscillazioni. Pei ghiacciai
che scendono dal Gran Paradiso nel vallone di Valnontey abbiamo il
seguente dato, da noi raccolto e consegnato in un lavoro,
Per rupi e
ghiacci,
pubblicato nel 1875: i ghiacciai del bacino nel 1865 si fonde
vano assieme in una sola fiumana in basso; nel 1874 erano già disgiunti
per ritiro di quasi 750 metri; il ritiro continuò fino al 1883; non sap
piamo quali varianti sieno avvenute in questi ultimi nove anni ; l’abate
Carrel, studiosissimo di cose naturali ed abitante a Cogne, sarebbe la
persona adatta in superior grado a tener nota delle variazioni che ora
supponiamo nel senso di accrescimento.
Di un altro ghiacciaio interessantissimo abbiamo constatato variazioni
ragguardevoli nei tempi storici, ed è il ghiacciaio del Rutor; delle oscil
lazioni sue e delle conseguenze sul comparire e scomparire del lago di
sbarramento glaciale detto del Rutor abbiamo fatto argomento di studio
speciale pubblicato nel 1880. Nella prima metà del presente secolo il
ghiacciaio era in via di aumento; dal 1850 in poi pare che il ghiacciaio
sia stato in ritiro continuo fino al 1879 e forse da questo ultimo anno
deve essersi manifestato un movimento di avanzamento, cosa che potrebbe
verificare benissimo quella degna persona ed istruita in alto grado che
è l’abate Chanoux, Rettore dell’Ospizio del Piccolo San Bernardo. Avan
zandosi questo ghiacciaio, esso sbarra il piccolo vallone delle Osselettes,
obbligando le acque ad arrestarsi in lago, il quale appare e cresce col
DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI TORINO
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