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PARTE II — DESCRIZIONE GEOLOGICA
mare o in un seno qualunque lacustre o marino, esso è quale si può
verificare nei depositi torrenziali e fluviali, specialmente sui lembi
estremi; 3°
che i banchi in questione soggiacciono a quasi 80 metri
di pliocene superiore :
e questo sta a vedere se le formazioni superiori
appartengono all’indicato piano geologico. La mancanza di fossili (marini?)
spiega l’autore per l’azione di correnti acquee ivi sboccanti nel mare
che avrebbero portati i legnami ; dunque i fossili mancano assolutamente
e non è che l’autore non vi abbia ancora potuto raccogliere fossili
de
terminabili;
a noi pare però che l’assoluta mancanza di ogni accenno
a fossili marini o d’estuario, a resti, frantumi di fossili sia in contra
dizione coll’espressione adoperata prima
alia foce di qualche piccola
corrente terrestre
, la quale non doveva essere tanto formidabile da
impedire qualunque parvenza di vita marina se, come risulta, non de
poneva che marne od argille intercalate a volta a volta a ghiaie. D’al
tronde in condizioni identiche a non più di 8 chilometri a Nord Est
noi troviamo il vero
pliocene marino
con numerosi fossili marini e
filliti sottostante a quelle istesse formazioni che qui il Sacco riferisce
al
piacentino superiore.
Veniamo
&ÌVastiano.
L ’autore scrive che la formazione del
pliocene
superiore subalpino
ad Ovest di vai d’Orco non è che il sèguito di
quello tra vai d’Orco e vai del Ticino con caratteri litologici e paleon
tologici affatto simili. Il
pliocene
del Biellese verso il Ticino è ben svi
luppato, essenzialmente marino, riferito, se non erriamo, al
pliocene in
feriore
,
piacentino ;
ora questo non ha certamente alcuna somiglianza di
caratteri col supposto
pliocene
ad Ovest di vai d’Orco. Se poi trattasi
dal Biellese al Ticino di formazioni argilloso-ghiaiose di origine torren
tizia,
diluviale
, aventi con quelle ad Ovest di vai d’Orco somiglianza
di caratteri, allora conchiuderemo che anche la
pliocenità
voluta dal
l’autore per quei terreni tra Biella ed il Ticino è sommamente discu
tibile ; epperò l’incerto non può essere mai preso ad argomento nell’at
tuale questione dell’età delle formazioni tra l’Orco ed il Mallone. Del
resto questo
astiano
nelle località esaminate è ancora di marne, sabbie
a tinta gialla, ghiaie a lenti, e si collega inferiormente alle marne, alle
sabbie, alle ghiaie del supposto
piacentino;
dunque non abbiamo al
cunché di nuovo. Il
piacentino
,
Vastiano
del Sacco non sono che parte
di una stessa formazione
diluviale.
Ma
ad Ovest di Levone la formazione astiana scompare compieta-
mente sotto al fossaniano
,
viene in massima parte sostituita sia dai
terreni fossaniani sia da quelli villafranchiani.
Vediamo ancora questo
fossaniano
e questo
villafranchiano.
Il
fossaniano
di Pertusio, Crosaroglio e Levone, è formato da
lenti,