Table of Contents Table of Contents
Previous Page  412 / 762 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 412 / 762 Next Page
Page Background

3 8 8

PARTE II — DESCRIZIONE GEOLOGICA

mare o in un seno qualunque lacustre o marino, esso è quale si può

verificare nei depositi torrenziali e fluviali, specialmente sui lembi

estremi; 3°

che i banchi in questione soggiacciono a quasi 80 metri

di pliocene superiore :

e questo sta a vedere se le formazioni superiori

appartengono all’indicato piano geologico. La mancanza di fossili (marini?)

spiega l’autore per l’azione di correnti acquee ivi sboccanti nel mare

che avrebbero portati i legnami ; dunque i fossili mancano assolutamente

e non è che l’autore non vi abbia ancora potuto raccogliere fossili

de­

terminabili;

a noi pare però che l’assoluta mancanza di ogni accenno

a fossili marini o d’estuario, a resti, frantumi di fossili sia in contra­

dizione coll’espressione adoperata prima

alia foce di qualche piccola

corrente terrestre

, la quale non doveva essere tanto formidabile da

impedire qualunque parvenza di vita marina se, come risulta, non de­

poneva che marne od argille intercalate a volta a volta a ghiaie. D’al­

tronde in condizioni identiche a non più di 8 chilometri a Nord Est

noi troviamo il vero

pliocene marino

con numerosi fossili marini e

filliti sottostante a quelle istesse formazioni che qui il Sacco riferisce

al

piacentino superiore.

Veniamo

&ÌVastiano.

L ’autore scrive che la formazione del

pliocene

superiore subalpino

ad Ovest di vai d’Orco non è che il sèguito di

quello tra vai d’Orco e vai del Ticino con caratteri litologici e paleon­

tologici affatto simili. Il

pliocene

del Biellese verso il Ticino è ben svi­

luppato, essenzialmente marino, riferito, se non erriamo, al

pliocene in­

feriore

,

piacentino ;

ora questo non ha certamente alcuna somiglianza di

caratteri col supposto

pliocene

ad Ovest di vai d’Orco. Se poi trattasi

dal Biellese al Ticino di formazioni argilloso-ghiaiose di origine torren­

tizia,

diluviale

, aventi con quelle ad Ovest di vai d’Orco somiglianza

di caratteri, allora conchiuderemo che anche la

pliocenità

voluta dal­

l’autore per quei terreni tra Biella ed il Ticino è sommamente discu­

tibile ; epperò l’incerto non può essere mai preso ad argomento nell’at­

tuale questione dell’età delle formazioni tra l’Orco ed il Mallone. Del

resto questo

astiano

nelle località esaminate è ancora di marne, sabbie

a tinta gialla, ghiaie a lenti, e si collega inferiormente alle marne, alle

sabbie, alle ghiaie del supposto

piacentino;

dunque non abbiamo al­

cunché di nuovo. Il

piacentino

,

Vastiano

del Sacco non sono che parte

di una stessa formazione

diluviale.

Ma

ad Ovest di Levone la formazione astiana scompare compieta-

mente sotto al fossaniano

,

viene in massima parte sostituita sia dai

terreni fossaniani sia da quelli villafranchiani.

Vediamo ancora questo

fossaniano

e questo

villafranchiano.

Il

fossaniano

di Pertusio, Crosaroglio e Levone, è formato da

lenti,