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PARTE III — GEOLOGIA ECONOMICA

sbocchi dei valloni di Fionira e Brunet, e procedendo verso Sud poi

ad un 200 metri circa in costa sopra il

thalweg

della valle passando

al Pis Uvert e giungendo così quasi orizzontalmente al piano del Prà.

Una strada così fatta condotta a detto piano servirebbe certamente

molto bene a vantaggio dei pascoli assai ricchi ed estesi del Prà, e

potrebbe a tal uopo e molto facilmente spingersi fino al Prà superiore :

servirebbe ancora utilmente per i pascoli dei valloni di Fionira e

Brunet e per l’utilizzazione dei boschi del versante destro; ma lo scopo

principale di essa è quello da tanti anni vagheggiato dagli abitanti di

valle del Pellice di un valico rotabile alla valle di Abries, che cer­

tamente servirebbe molto bene per un commercio assai esteso che ora

stentatamente si fa per il colle della Croce (m. 2309), faticoso d’estate,

pericoloso, talora impraticabile d’ inverno, soggetto a valanghe e causa

pel passato di numerose disgrazie, per quanto provvisto di casa ospita­

liera sul versante francese. Il prolungamento della strada al versante

occidentale dovrebbe ottenersi per via di una galleria, la quale dirigen­

dosi all’Ovest perforerebbe la montagna coll’entrata al Prà a 1713 m.

di altitudine, e sboccherebbe poco a monte della Montà sopra Ristolas a

circa 1750 m. ; questa galleria potrebbe misurare all’incirca 3 chilometri

di sviluppo; le rocce da perforarsi sarebbero in predominanza calceschisti

con qualche filettatura amfibolica o serpentinosa, con una immersione

degli strati all’Ovest di 30° a 40°, sufficientemente resistenti, ad assetto

regolare, non tormentati ; epperò le condizioni geologiche si mostrereb­

bero favorevoli alla impresa. Il nodo della questione sta nella spesa ri­

levante occorrente per una strada quasi ovunque a forti pendenze da

Bobbio al Prà, in valle stretta non adatta a grandi sviluppi laterali

nel tracciato, continuamente o quasi alle prese con rocce resistenti e di

costosa escavazione, e per una galleria in piena roccia di una lunghezza

almeno di 3 chilometri ; sul versante francese una via pei rotabili sale

da Abries a Ristolas, alla Montà, alla Chalp. 11 commercio colla valle

d’Abries è o sarà di tale entità da compensare la spesa rilevante di costru­

zione di questa strada ? Non tocca a noi dare risposta a questo quesito,

ma sibbene agli interessati valligiani del Pellice e di Abries ; le con­

dizioni geologiche non sono nè soverchiamente sfavorevoli, nè troppo fa­

vorevoli, esigono per certo una forte spesa.

Si vagheggiò pure l'idea di un valico ferroviario tra la valle del Pel­

lice e la valle di Queyras, anzi pare che un progetto sia stato allestito

al riguardo. Da quello che già notammo sulle condizioni geologiche ri­

sulta quanto problematico sarebbe il riuscire a far superare ad una fer­

rovia i 500 metri di dislivello da Bobbio a Villanova su appena 5 chi­

lometri di sviluppo; riducendo la pendenza del 100 per mille al 20 per