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PARTE III — GEOLOGIA ECONOMICA
Le valli di Lanzo poco si prestano e si prestarono in tempi antichi al
passaggio di importanti tronchi stradali di valico alpino. Per sommi capi
esponemmo diggià la geologica ragione e vi ritorneremo sopra con più
ampii particolari. Alti e faticosi passi pure le mettono in rapporto colla
superior parte della valle dell’Are, Savoia ; ed alcuni di essi pur erano
frequentati anticamente, e di essi si ha menzione quali quelli dell’Al-
taretto e di Arnas; forse in altri tempi i ghiacciai meno espansi ren
devano meno disagevole il passo, se pure in qualche caso i ghiacciai
non lo favoriscono invece ammorbidendo i profili montani ed aiutando
alla scalata di rupi altrimenti inacessibili o di pericoloso o laborioso
accesso. Questi due passi non servivano al passaggio di legioni, ma pur
servivano a rapido transito da dette valli alla Moriana e resti di are
votive, monete romane, pareti tagliate a scalpello, tratti lastricati, fanno
fede di vere strade costrutte con cura e frequentate. Il nome
Alta-
retto
ricorda un’ara dedicata a Giove (da
Altare
ed
Altaretto
dimi
nutivo,
Autaret
in dialetto locale e piemontese). Sul tragitto di queste
antiche vie, che riunivansi in una sola in Savoia, troviamo ancor un
Ocelum
in
Aussois
in Moriana ancora chiamato
Ocela
in tempi poste
riori;
Lanslebourg, Lancesborgo
nel XII secolo,
Lancimi
antico,
Lans
le villard,
il
Lanceum superius
che fanno riscontro al
Lauceum
sul
l’italiano versante allo sbocco della Stura settentrionale nella pianura
del Po, come ad Aussois fa riscontro ad altro
Ocelum
sul nostro ver
sante in
TJsseglio.
V ’ha perfino chi crede alla discesa di Annibaie in
Italia per il colle dell’Altaretto (Albanis Beaumont), dal quale certa
mente .lo sguardo sorvolando allo spartiacque Dora RipariaStura set
tentrionale spazia nella lontana luminosa atmosfera sovraincombente
alle terre d'Italia; altri opina per la discesa per il vicino valico di
Arnas del cartaginese Asdrubale (Ducis). Le antiche vie romane risa
lenti le valli di Ala e d’ Usseglio si diramavano da una sola che da
Torino,
Augusta Taurinorum,
costeggiando la sinistra della Dora Ri
paria per Lucento probabilmente, Druent, giungeva a Brione, ove furono
rinvenute antichità romane; poscia per l’antica Baratonia, Vallo e Mo-
nesterolo giungeva allo sbocco della Stura che costeggiava sulla destra
penetrando così nelle valli di Lanzo.
È dubbio se qualche antica via rimontasse la valle dell’Orco; si parla
di antichità scoperte nel piano di Ceresole Reale ; ma nulla è meno certo.
Non è però fuor di luogo che al colle della Galisia antico valico esistesse
a rapida comunicazione coll’alta valle dell’Isère. Come pure non è fra le
cose impossibili che una comunicazione assai battuta esistesse in tempi
antichissimi pel Nivolet tra detta valle e la grande valle della Dora Baltea
abitata dai Salassi prima della loro distruzione per fatto dei Romani.