

4 3 2
PARTE III — GEOLOGIA ECONOMICA
marie o secondarie, o più depressi per ciò che coincidono con pieghe
sinclinali
delle formazioni. B sono precisamente le valli delle due Dorè
che offrono le più grandiose e battute vie militari. Ciò non toglie che
numerosi valichi fin da antichi tempi esistessero, di minor importanza
però, per uso delle locali popolazioni, a scopo di scorciatoie e di transito
di bestiami o del minuto commercio, come per lo appunto succede
oggidì per ogni valle, che oltre alle grandi arterie di comunicazione
percorribili da eserciti, dal grande commercio di scambio internazionale,
presenta numerosi valichi per cavalcature o pedoni a più rapido pas
saggio di poco numerose comitive, e di importanza puramente locale,
dei quali non si tien gran conto, come gran conto non si tenne e non
si conservò memoria dei corrispondenti nelle antichità, probabilmente
gli stessi nell’attualità.
Per le ragioni già esposte la valle del Pellice non presenta oggidì
grandi vie di comunicazione nè è suscettibile di apertura di esse nello
a venire; così pure nell’antichità essa non fu la prescelta da masse
armate per la discesa ed il passaggio dall’uno all’altro dei due versanti
alpini. È probabilissimo però che battuti fossero diggià i valichi elevati e
relativamente disagevoli che la mettono in comunicazione colla vicina
valle d’Abries sul versante francese.
Lo stesso diremo per le comunicazioni tra la valle del Chisone e quella
d’Abries per la tributaria della Germanasca; il colle d’Abries elevato
di 2650 metri è ancora oggidì frequentatissimo ed accessibile alle ca
valcature. Disagevoli pure sono ed erano le comunicazioni colla valle
della Dora Riparia tranne che in due punti. L’uno molto vicino allo
sbocco, il colle della Roussa, pel quale si passa nella valle del Sangone,
e da questo pel bacino dei laghi di Trana ed Avigliana allo sbocco
della valle della Dora Riparia; è supponibile che tale traversata fosse
molto frequentemente eseguita in tempi antichi, ed oggidì essa presenta
una grande importanza strategica per la solidarietà della difesa dei due
sbocchi di valle del Chisone e della Dora Riparia; importanza questa
che risulterà tanto più evidente quando si rifletta alla esistenza di un
secondo tratto della catena spartiacque con valle della Riparia, che si
presta attualmente e si prestava anticamente a facile comunicazione
dell’alta valle del Chisone coll’alta valle della Dora Riparia, e per
questa e pel valico del Monginevro col versante occidentale alpino. E
questo tratto di catena che si eleva a poco più di 2000 metri sul li
vello marino è oggidì percorso da una bella rotabile tra Fenestrelle e
Cesana, che doveva pure in altri tempi, essere molto frequentata, e di
certo una via romana fu ivi tracciata a riunire le due alte valli fini
time, e ad aprire un varco verso le Gallie dalla valle del Chisone: di