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PARTE III — GEOLOGIA ECONOMICA

marie o secondarie, o più depressi per ciò che coincidono con pieghe

sinclinali

delle formazioni. B sono precisamente le valli delle due Dorè

che offrono le più grandiose e battute vie militari. Ciò non toglie che

numerosi valichi fin da antichi tempi esistessero, di minor importanza

però, per uso delle locali popolazioni, a scopo di scorciatoie e di transito

di bestiami o del minuto commercio, come per lo appunto succede

oggidì per ogni valle, che oltre alle grandi arterie di comunicazione

percorribili da eserciti, dal grande commercio di scambio internazionale,

presenta numerosi valichi per cavalcature o pedoni a più rapido pas­

saggio di poco numerose comitive, e di importanza puramente locale,

dei quali non si tien gran conto, come gran conto non si tenne e non

si conservò memoria dei corrispondenti nelle antichità, probabilmente

gli stessi nell’attualità.

Per le ragioni già esposte la valle del Pellice non presenta oggidì

grandi vie di comunicazione nè è suscettibile di apertura di esse nello

a venire; così pure nell’antichità essa non fu la prescelta da masse

armate per la discesa ed il passaggio dall’uno all’altro dei due versanti

alpini. È probabilissimo però che battuti fossero diggià i valichi elevati e

relativamente disagevoli che la mettono in comunicazione colla vicina

valle d’Abries sul versante francese.

Lo stesso diremo per le comunicazioni tra la valle del Chisone e quella

d’Abries per la tributaria della Germanasca; il colle d’Abries elevato

di 2650 metri è ancora oggidì frequentatissimo ed accessibile alle ca­

valcature. Disagevoli pure sono ed erano le comunicazioni colla valle

della Dora Riparia tranne che in due punti. L’uno molto vicino allo

sbocco, il colle della Roussa, pel quale si passa nella valle del Sangone,

e da questo pel bacino dei laghi di Trana ed Avigliana allo sbocco

della valle della Dora Riparia; è supponibile che tale traversata fosse

molto frequentemente eseguita in tempi antichi, ed oggidì essa presenta

una grande importanza strategica per la solidarietà della difesa dei due

sbocchi di valle del Chisone e della Dora Riparia; importanza questa

che risulterà tanto più evidente quando si rifletta alla esistenza di un

secondo tratto della catena spartiacque con valle della Riparia, che si

presta attualmente e si prestava anticamente a facile comunicazione

dell’alta valle del Chisone coll’alta valle della Dora Riparia, e per

questa e pel valico del Monginevro col versante occidentale alpino. E

questo tratto di catena che si eleva a poco più di 2000 metri sul li­

vello marino è oggidì percorso da una bella rotabile tra Fenestrelle e

Cesana, che doveva pure in altri tempi, essere molto frequentata, e di

certo una via romana fu ivi tracciata a riunire le due alte valli fini­

time, e ad aprire un varco verso le Gallie dalla valle del Chisone: di