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PARTE III — GEOLOGIA ECONOMICA

nibale da

Scingomago

(Cesana), invece di scendere la valle della Ri­

paria, avrebbe valicato l’attuale colle di Sestrières,

Porta Sistraria

,

sarebbe disceso ad

Ocelum

in valle del Chisone rispondente ad

Usseaux

ed avrebbe raggiunto i limiti del regno di Cozio,

ad fines terrae Cottii,

a Fenestrelle, donde sboccando nella pianura del Po avrebbe assaltato

i Taurini ed espugnatane la capitale. Ripetiamo che non è nostra in­

tenzione, nè ci tocca il còmpito, di entrare nella discussione al riguardo,

ma noteremo come la traccia dell’antico nome di

Ocelum

più in Usseaux

rinvengasi che in Drubiaglio, a meno che, per rimanere in vai di Dora

Riparia si voglia riconoscere

Exilles

nell’antico

Ocelum;

ma in tal caso

non saremmo più

ad fines terrae Cottii

e nemmeno allo

extremum pro-

vinciae citerioris Alpium Cottiarum

di Cesare. Invece

VUsseaux

di

valle del Chisone si trova presso

fines terrae Cottii

, traccia della

quale ultima dicitura troviamo precisamente conservata nel nome di

Fenestrelle;

i

fines terrae Cottii

sarebbero in tal caso i limiti non

nella valle della Dora Riparia ma sibbene nella valle del Chisone,

estendendosi il dominio di Cozio anche nella superior parte di questa

valle. L’importante per noi è l’assodare che, sia Annibaie sceso per l ’una

o per l ’altra valle, una grande e frequentata via di comunicazione

doveva risalire la valle del Chisone, scendere per la

Porta Sistraria

in

valle della Dora a

Scingomago

e valicare le Alpi per

VAlpis Cottiia,

l’attuale Monginevro. Ed invero a chi da questo valico penetri in Italia

non può a meno di presentarsi come via naturale a discesa verso la

valle del Po la larga depressione del colle di Sestrières, piuttosto che

la stretta, sinuosa, accidentata valle della Dora Riparia. E se è vero

che Annibaie abbia dal valico alpino additato a’ suoi soldati per in­

coraggiamento le aperte pianure d’ Italia, lo si può interpretare nel senso

che abbia loro additato lontani aperti orizzonti all’Est che corrispon­

derebbero piuttosto alla depressione del colle di Sestrières, che alle

elevate catene limitanti lo sguardo verso il Nord ed il Nord Est, cioè

nella direzione della valle della Riparia.

La mediana

chiusa

risale dal bacino di Oulx per Savoulx e Beaulard

al bacino di Bardonecchia. Già notammo come i monti attornianti

questo bacino si incidano e si deprimano a numerosi valichi, alcuno

dei quali, come quello delle Scale (des Échelles), appena superiore a

1700 metri sul livello marino, potrebbe dar luogo a comoda e facile

via di comunicazione. Del che meglio a suo tempo.

Notiamo ora come un’antica via romana, di minore importanza della

principale conducente all’vlZjns

Cottiia

, da questa diramasse

ad Martis

fanum

, penetrasse tra i Belaci, abitatori del bacino di Bardonecchia e

valicasse il colle della Roue,

Collis Eotae

,

Mons Rudis,

e scendesse in