

DELLA PROVINCIA DI TORINO
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ed anche sotto il riguardo di stabilire ed agevolare le comunicazioni
colle vicine valli. Il vallone più settentrionale occidentale conduce a
Massello e Balsiglia, come già notammo, alla miniera del Bett, di
solfuri di rame e ferro; il vallone di Rodoretto conduce pel colle omo
nimo alla estrema origine della valle della Riparia, e per Praly si
giunge al frequentatissimo colle d’Abries, valico alla valle francese di
Queyras, come pel colle Giulian si avrebbe comodo passo a Bobbio di
valle del Pellice; per i valloni poi di Faetto e di Riclaretto si potrebbero
stabilire valichi, più agevoli degli attuali, alle valli d’Angrogna e di
San Germano Chisone, questa ricchissima di giacimenti grafitosi, colla
naturai discesa però alla valle principale a San Germano. Crediamo che
questa della Germanasca sia una delle valli che più risentirebbero
grande benefizio da un ben inteso sistema stradale; essa è ricchissima
di prodotti minerarii, come notammo diggià, di ampii e buoni pascoli,
di foreste, di coltivi ; per la disposizione irradiante dei suoi valloni si
presta a comunicazione con numerose valli e valloni finitimi; ed è per
essa che si potrebbe stabilire l’unica e comoda via di passaggio alla
Francia dalla valle del Chisone, che col versante francese alpino non
confina altrimenti che pella valle della Germanasca. Il giro per Cesana
e pel Monginevro è troppo lungo per chi abbia commercio colla valle
di Queyras, con Embrun, Gap, Mont Dauphin ed in genere colla bassa
valle della Durance. Nè crediamo che le geologiche disposizioni siano
sfavorevoli sul nostro versante al tracciamento di una strada, anche
per piccoli carri, per il colle d’Abries; da Perrero, pel vallone di Praly,
quasi sempre assai ampio, si corre in
comba
tra formazione e forma
zione geologica; non si presentano grandi difficoltà al percorso; la di
stanza può riuscire di 18 chilometri allo incirca con un dislivello tra
metri 832 di altitudine a Perrero e metri 2650 all’attuale colle di
Abries, cioè di metri 1878; portando a 20 chilometri la distanza con
opportuni sviluppi, si avrebbe una pendenza media di metri 99 per
chilometro, compatibile, se non per una carreggiabile, almeno con una
buona strada mulattiera. Le difficoltà sul versante opposto sono ben
minori essendo gli abitati capi di strade carreggiabili molto più elevati.
Anche nelle attuali difficili condizioni il colle di Abries è molto fre
quentato.
Anche per la valle del Chisone si ventilò un progetto per ferrovia
transalpina, che risalendo la valle da Pinerolo a Pragelato sarebbe en
trata in vai di Dora Riparia a Cesana, mediante una galleria sotto lo
spartiacque tra le due valli, e per una seconda grande galleria, sotto
il Monginevro, sarebbe entrata in Francia agli Alberts sopra Briam;on.
Non parci impossibile od estremamente difficile elevare una ferrovia