

IL DEVOTO OMAGGIO DI TORINO ALLA
MEMORIA DEL CONTE ERNESTO DI SAMBUY
L'INAUGURAZIONE DELLA STELE MARMOREA
NEL GIARDINO DI PIAZZA CARLO FELICE
I
torinesi hanno reso un commovente
omaggio alla memoria dell'indimentica
bile conte Ernesto di Sambuy, onore e van
to della nostra città, il quale, per Torino
diede tutto se stesso per accrescerne il pre
stigio, per farla più colta elegante e civile.
L ’inaugurazione della stele marmorea,
opera insigne dello scultore Michelangelo
Monti, avvenuta l ’undici giugno nel Giar
dino di piazza Carlo Felice, che attualmen
te porta il nome dell’illustre scomparso,
ha attratto gran folla di cittadini che si so
no assiepati attorno alla cancellata del giar
dino, per dimostrare in forma tangibile che
il ricordo del grande cittadino torinese non
era affatto sopito nei loro animi.
A dar maggior lustro all’austera e solen
ne cerimonia di perfetto stile fascista, han
no presenziato le LL. AA. RR . il Princi
pe di Piemonte, il Duca d ’Aosta, il Duca
di Genova ed fi Duca di Pistoia.
Attorno ai membri del Comitato pro
motore, S. E. il generale Etna e conte Sal-
vadori di Wiesenhoff, si sono raggruppate
le più spiccate autorità civili e militari, fra
le quali il prefetto, generale marchese De
V ita; i senatori Ferrerò di Cambiano, Bi-
stolfi e Bouvier, i vice-podestà conte Buffa
di Perrero, e conte ing. Alessandro Orsi,
il colonnello di Robilant, segretario della
Federazione Fascista, gli onorevoli Ge
melli, di Mirafiori e Cian; S. E. Tiscornia,
comandante del Corpo d ’Armata, il gene
rale Biancardi, comandante la Divisione, il
console Revel, le medaglie d ’oro Bettoia e
Roulent, il procuratore del Re, grand’uff.
Colonnetti, l ’avvocato generale grand ’uff.
Crosta-Curti, il prof. Del Giudice, segreta
rio generale dei Sindacati, il grand'uff.
Anseimi, commissario della Provincia, il
grand uff. Bozzalla per la Camera di Com
mercio, il grand’uff. Goretta per la Fede
razione dei commercianti, il prof. Cima
per il Sindacato dei giornalisti, il conte
Antonelli d ’Oulx, l ’avv. Rastelli per la
« Dante Alighieri >
. Bonaudi per la
Commissione Forense, il dottor Alberto
Fantini in rappresentanza del podestà di
Bologna e numerosi funzionari della Civi
ca amministrazione.
I principi reali, ossequiati dalle autorità,
prendono posto nel palco d ’onore.
Non appena la stele viene scoperta, su
lo sfondo verde di un folto cespuglio, con
tornato di splendidi fiori, appare nel can
dido marmo la nobile austera e maschia
figura del conte Ernesto di Sambuy. Nella
folla, che riverente si scopre, passa un at
timo di viva commozione.
P iesu tvano servizio ù ouo ie le ìcippie-
sentanze dei Corpi armati municipali.
A ll’ingresso del giardino sventolano due
pennoni azzurri con le insegne della Città
e del Fascio Littorio.
Sono presenti i membri della famiglia
di Sambuy. Accanto al podestà di Torino,
ammiraglio Luigi di Sambuy, stanno i fra
telli generale Vittorio, colonnello Filippo,
ten. col. Federico e le sorelle duchessa Ci-
to-Filomarino, dama di palazzo di S. M.
la Regina e la marchesa di Lesegno.
II
Duca d ’Aosta, presidente del Comi
tato generale, pronuncia il seguente d i
scorso :
« L'immagine nobile e fiera di Ernesto «li
Sambuy ci appare oggi nelle durevoli linee del
marmo, con nuova espressione di vita, da cui
traspare la luce soave che ha irradiato la Mia