

l’FR I A SALUTE DEI BIMBI TORINFSI
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al cospetto del grande mare ligure, irridiscente
nella sua grandiosa luminosità e nella sfolgorante
luce di un cielo tersissimo che ha voluto coro
nare il lieto, auspicale e reverente omaggio ai
nostri Sovrani.
Da Torino, nella mattinata, in una speciale
vettura del treno di Ventimiglia hanno preso
posto il Podestà conte ammiraglio di Sambuy,
il Vice-Podestà conte ing. Alessandro Orsi, il
rappresentante del Prefetto cav. Morelli, il prov
veditore agli studi comm. prof. Renda, il gr. uff.
prof. Maggiora-Vergano, preside della Fa
coltà di Medicina dell’Università di Torino, il
conte col. Civalleri di Masio, rappresentante il
conte col. Di Robilant, il Direttorio del Fascio
di Torino, nonché l’Opera Nazionale di pro
tezione della Maternità, il comm. prof. Abba,
capo dell’ufficio d’igiene, il comm. ing. Scana-
gatta, capo dell’ufficio tecnico dei lavori pub
blici ed autore del progetto dell*inaugurando
edificio con i suoi valorosi collaboratori, inge
gneri Ricci, Fresia e Bonaldi, il comm. avvo
cato Gualco, capo gabinetto del Podestà, l’in
gegnere Montalenti, il comm. dott. Sacchi, me
dico provinciale, il comm. Ottino, direttore delle
Scuole municipali, il comm. ing. Giupponi, di
rettore dell’Azienda tranviaria, il comm. avvo
cato Faldella, vice-presidente degli Enti Autar
chici, il gr. uff. Cesare Ottolenghi, presidente del
Patronato Scolastico Roberto D*Azeglio e della
sua colonia di Finalmarina, la contessa Verdun
di Cantogno, rappresentante il Fascio femminile,
l’avv. Rippa, vice-presidente delle colonie alpine
e marine, la damigella Astesano, presidentessa
del Patronato delle giovani operaie, il comm.
dott. Molinari, vice-presidente dell'Ospizio ma
rino piemontese, il cav. Ravera, rappresentante
gli Orfani di guerra, il prof. teol. Boria, ispettore
per l’istruzione religiosaed il capo dell’ufficiodel*
l’istruzione pubblica, avv. comm. Cesare Laudi.
A Savona si unisce alle autorità di Torino
il Prefetto barone La Via di S. Agrippina, ac
compagnato dal Capo gabinetto, nobile cav. Ga-
betti, accolti entrambi con molta cordialità.
Il treno prosegue verso Loano, ove giunge
alle 11,30.
La ridente ed ospitale cittadina è tutta im
bandierata. La stazione è affollata dalle autorità
locali, fra le quali notiamo : il Podestà di Loano
cav. uff. Adalberto Angelelli, il segretario ge
nerale del Sindacato fascita rag. Ugo Claven-
zani, il cav. uff. prof. Santino Durante, Podestà
di Alassio, anche in rappresentanza dell’on. Le -
sona, segretario federale di Savona, il gr. uff. An
seimi, commissario governativo della provincia di
Torino, il
lev.
can. Don Francesco Natta, pre
vosto di Loano, il presidente dell'istituto Me-
rello, l’ingegnere capo del Genio Civile di Sa
vona, il direttore dell’Ospizio Santa Corona di
Pietra Ligure ed altri. Della Colonia Marina
Municipale di Torino sono già presenti il di
rettore, dott. Brondi, il direttore amministrativo
ing. Palestro, l’avv. Angelo
dell’Eco
nomato Municipale, l’avv. comm. Andreis.
Tra una doppia fila di fascisti, di balilla e
di piccole italiane, tendenti il braccio nel sa
luto romano, le personalità torinesi sono affet
tuosamente accolte dalle autorità liguri, mentre
la musica di Loano scande le note dell’inno
Reale e di " Giovinezza V Tutti salgono quindi
nelle automobili messe a disposizione dai citta*
dini di Loano e procedono, fra applausi, verso
l’edificio della Colonia. Un unanime senso di
ammirazione rapisce tutti i presenti per l’impo
nenza della costruzione, per la sua sobria ar
chitettura e per l’incantevole panorama che s:
offre lucente e splendido al cospetto del grande
e superbo specchio d'acqua-
LA BENEDIZIONE DEL PALAZZO
Nello spazioso cortile sono schierati i fanciulli
della colonia, agli ordini del maestro Palestro,
che cantano con entusiasmo " Giovinezza V Le
autorità sono accolte da fragorosi applausi e spe
cialmente all’indirizzo del conte di Sambuy pro
rompono dai giovanili petti dei bimbi ricono
scenti interminabili
alala
. .
Neli’atrio dell’edificio, adorno di fiori e ban
diere ha inizio la funzione inaugurale. Il par
roco di Loano benedice l’istituto, di cui, a lieto
auspicio, è madrina la contessimi di Sambuy,