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VITA CITTADINA
tutti i continenti, affratellatisi in Roma, il Podestà
rivolge un augurio e un saluto che dai singoli, si
estende alle diverse nazioni.
Al rappresentante della città risponde ringra
ziando ed invitando i goliardi stranieri a gridare
un triplice “ hurrà ” a ll ’Italia, la signorina Revsa
Bensar, vice-presidentessa dell’Unione Nazionale
Goliardica di Trancia. Ai convenuti è stato ser
vito in seguito un rinfresco.
In serata, tra rinnovate dimostrazioni goliardiche,
gli studenti lasciavano la nostra città.
IL N I O V O COMANDANTE DELLA M. V. S. N.
ED IL SUO VIBRANTE SALUTO ALLLE CA
MICIE NERE
Il nuovo Console Generale, comm. I rancesco
Tiby, assumendo il Comando della 1“ Zona della
M. V. S. N'., ha diramato questo fermo e vibrato
ordine del giorno:
Per ordine di S. E. il Capo del Governo e Co
mandante Generale della Milizia, assumo oggi il
comando della 1• Zona M. V. S. N.
« La nuova prova di fiducia di cui vuole onorarmi
il Duce mi inorgoglisce, ma non mi fa smarrire
la giusta visione del nuovo compito che assumo.
• Ne conosco le difficoltà, ne vaglio le respon
sabilità. Queste non le ho mai temute; le prime
le supererò con l’aiuto vostro, Ufficiali e Camicie
Nere Piemontesi, perchè sono ben certo di trovare
in voi la più fervida e devota collaborazione fon
data sul sentimento del dovere comune, sulla fede
nostra incrollabile nella Patria e nel Regime fascista.
Seguendo l’orma del mio valoroso DT;ieees-
sore generale Perol, cui mando un caldo e reve
rente saluto, il mio cammino sarà agevole.
«A Militi Piemontesi, Eredi delle più fulgide
tradizioni di Patriottismo e di valore militare, non
si rivolgono esortazioni, e non io certamente lo
farò. Sono sicuro di non dovere mai fare appello
invano a Voi, alla vostra fedeltà, al vostro spirito
di abnegazione.
*■Un saluto speciale rivolgo alle Camicie Nere
che vigilano i Sacri Confini della Patria. Ne co
nosco tutti i sacrifizi, ne conosco tutto l’altissimo
spirito che le anima. Conto di vederle ben presto.
• Stretti insieme nella stessa fede, innalziamo il
pensiero alla Maestà del Re Vittorioso ed inviamo
un potente Alalà al Duce della Nuova Italia.
• A Noi !
I CONGRESSISTI PER L’ORGANIZZAZIONE
SCIENTIFICA DEL LAVORO A TORINO
I
congressisti delle nove nazioni che hanno p a r
tecipato alle discussioni romane sul problema della
organizzazione scientifica del lavoro, hanno vissute
intense giornate di vita torinese, visitando i nostri
maggiori stabilimenti industriali.
Il 12 corrente essi sono sta*i ricevuti in Municipio,
nel gran salone delle sedute consigliari dai Vice
podestà, conte avv. Alessandro Buffa di Perrero e
conte ing. Alessandro Orsi, in assenza del Podestà,
trattenuto a l’allanza dai suoi doveri di presidente
della Federazione di canottaggio, svolgendosi colà
i campionati mondiali universitari.
Parteciparono al convegno il Prefetto, generale
De Vita; i Magistrati Pasini per ia Corte d ’Appello
e Buscaglino per la Procura del Re; i generali Fi-
lipponi ili Mombello e Cambria: il colonn. Olivetti,
capo di Stato Maggiore del Comando d ’Armata;
i colonnelli Ceri e Soria ed il capitano Miozzi dei
carabinieri; il generale Rho; la signora Chinaglia;
il gr. uff. Anseimi, Commissario per la Provincia;
l’avv. De Dominicis pel Provveditore agli studi: il
Segretario interinale del Municipio avv. Gay ed il
Capo-gabinetto avv. Gua lco ; il vice-commissario
alla Camera di Commercio avv. Bozzalla col se
gretario generale avv. Colla; il Direttore compar
timentale delle Ferrovie ing. Ehrenfreund; il comm.
Ferracini, l’avv. Codogni, Fieschi e Bachella del-
PUn ione hidustriale fascista Torino-Aosta; l’ ing.
Mario Fossati pel Comitato ordinatore del Con
gresso; l ’ingegner Bernocco pei Sindacati fascisti
in rappresentanza del prof. Del G iud ice ; il comm.
Domenico Coniglione Stella, capo-ufficio stampa
della Federazione fascista: il comm. Balbis per gli
Enti autarchici; il direttore della Banca d ’ Italia
comm. Codevilla; il vice-segretario del
Guf
Lombardi.
Il conte Buffa di Perrero, ha salutato i congres
sisti in nome del Podestà ed ha improvvisato, in
francese un fervido e lucido discorso, nel quale
ha posto in rilievo le importanti finalità del Con
gresso di Roma ed ha bene auspicato per le im
pressioni, gli insegnamenti ed i frutti che da esso
non mancheranno di derivare.
Ringrazia ì congressisti per aver scelto Torino ed
il Piemonte per osservare i progressi industriali e
scientifici dell’ Italia e l’applicazione dei principi
discussi nel congresso. Si dice persuaso che le
aspettative dei congressisti venuti a Torino non
siano venute meno ; perchè nella visita ai grandi
stabilimenti hanno potuto constatare come nel Pie
monte già guerriero fioriscano ora l’industria ed il
lavoro mirabilmente organizzati con ordine e disci
plina scientifica. Sotto il regime fascista tutte le
energie del lavoro costituiscono un fascio coope
rando con ritmo regolare, con metodo sempre im
prontato ai principii scientifici, con coscienza salda
e sicura, con ordine perfetto per la continua col
laborazione tra capitale e lavoro.
Rimpiange che i congressisti non si trattengano
maggior tempo a Torino, che tanto ha fatto, fa e
più ancora farà per l’istruzione professionale, il
miglior coefficente per una buona e proficua pro
duzione secondo i principi scientifici. A Torino
si hanno già nelle scuole elementari le classi inte-