

VITA CITTADINA
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prative ; sono poi numerose le scuole professionali
di secondo grado e quelle particolari per varie pro
fessioni, nelle quali gli insegnamenti sono impartiti
con rigoroso metodo e con criteri scientifici. L’o
ratore ha speranza che i congressisti riportino dalla
visita una buona impressione di Torino e del Pie
monte che operano con serietà, metodo ed ordine.
A nome dell’Amministrazione comunale e della
città tutta presenta ai congressisti i migliori auguri
di prosperità per loro e per le loro patrie con la
persuasione che questi convegni internazionali di
esperti portino un notevole contributo alla pace
mondiale, alla felicità dei popoli.
Risponde al Vice-podestà a nome del Comitato
ordinatore del Congresso e del Comitato interna
zionale per l ’organizzazione scientifica del lavoro
l’ing. comm. Mario Fossati, ringraziando per le
accoglienze e riconoscendo come disciplina e do
vere abbiano fatto di Torino una delle principali città
industriali; città che ha il vanto di aver ospitato
Galileo Ferraris che coi suoi studi e colla sua in
venzione ha predisposto l’industria a quelle forme
di lavorazione che meglio consentono l’applicazione
della metodica ed ordinata disciplina. Conclude
affermando che l’organizzazione scientifica del la
voro alla quale debbono assoggettarsi capi e gre
gari, li affratellerà anche per il bene di tutti i
popoli.
Un signorile rinfresco ha chiuso il ricevimento.
Il giorno appresso i congressisti si trovarono riu
niti per l’ultima volta al Ristorante l’arco del Va
lentino per la colazione offerta dall’ Unione Indu
striale Fascista di Torino ed Aosta e della (Ornerà
di Commercio.
Riunione cordialissima e signorile alla quale par
teciparono una folla di personalità civili e militari;
che è stata coronata dallo scambio di saluti che,
hanno trovato dei vigorosi ed applauditi oratori
nelle persone del Vice-podestà, conte Buffa di Fer
rerò per il Podestà e per la città di Torino, del
gr. uffr Bozzalla per la Camera di Commercio, del-
l’on. ( lino Olivetti per il Comitato del Congresso,
del sig. Meron congressista romeno, del comm.
Ferracini e dell’ing. Mario Fossati che ha piaudito
ai pionieri dell’organizzazione scientifica del lavoro.
LA SOLENNE RIAPERTURA DELLA CHIESA
DI SANTA CROCE
È stata riaperta al culto dei fedeli il 17 settembre
l’artistica chiesa di S. Croce, pregevole opera del
Juvara. Il voto dei vecchi torinesi cui stava tanto
a cuore la sorte dell’artistico tempio è stato auste
ramente e solennemente coronato. Poco prima che
il tempio venisse riconsacrato da S. E. il Cardinale
Arcivescovo, alla presenza di S. A. R. il Principe
di Piemonte e delle autorità civili, militari ed ec
clesiastiche un ’altra cerimonia di carattere intimo
aveva luogo nella sede dell’istituto delle Madri Pie
di Ovada. La Superiora generale dell’ordine, madre
Brichetto, la Superiora locale, madre Vittoria Ti-
mossi e la madre Rina Grillo, ricevevano la visita
del .Ministro della Pubblica lstruziore S. E. Fedele,
la cui figliuola signorina Vanna era loro ospite,
dei vice-podestà conte Buffa di Ferrerò e conte ing.
Orsi, di Monsignor Del Ponte, vescovo di Acqui,
dal quale dipendono le Madri Pie di Ovada, della
contessa Galli della Loggia e della contessa Re
velli. Al ricevimento squisitamente signorile assi
stevano pure l’ing. Bodoani e l’ing. architetto Mi-
dana incaricati dei restauri della chiesa.
Grande folla si assiepa frattanto in piazza Carlo
Emanuele II in attesa di visitare il tempio dopo la
cerimonia ufficiale.
Giungono il Ministro della Pubblica Istruzione
S. E. Fedele con la figlia signorina Vanna, il conte
Buffa di Ferrerò, il conte Orsi e tutte le personalità
che avevano preso partea. ....... mento all’ istituto
delle Madri Pie. Arrivano successivamente il Pre
fetto De Vita, l’on. Bagnasco, il Questore comm.
De Roma accompagnato dal cav. uff. ('alasso, il
colonnello Di Robilant segretario provinciale della
Federazione Fascista, il Procuratore generale della
Corte d ’Appello S.
?..
Trabucchi, il comm. Balbis
segretario degli Enti Autarchici, il comm. Renda
Provveditore agli studi, il generale Filipponi, il
generale Cambria, il gr. uff. Anseimi, l ’avv. Gay
segretario generale interinale del Municipio e il
conte Pellati della Direzione di Belle Arti, il comm.
avv. Colombino della “ Famija Tu rine isa” .
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Cardinale Arcivescovo S. E. Gamba giunge
accompagnato da monsignor Oberti vescovo di Sa-
luzzo e da monsignor Manzini vescovo al Cotto
lengo. Seguono altri ecclesiastici : mons. Duvina,
mons. Assom, il canonico Bianchetta, il segretario
di S. E. il Cardinale Tacci, monsignor Giuganino,
monsignor Maritano, i canonici Queretta, Gilli e
Pons.
Sulla porta della chiesa sta il canonico Alais, ret
tore di S. Croce, e ai due lati dell’ingresso, schie
rata una fila di chierici. Il Cardinale asperge di
acqua lustrale la soglia ed il tempio e subito dopo
prolungati applausi della folla, fra la quale molti
bimbi agitano bandierine tricolori, annunciano l’ar
rivo del Principe di Piemonte. Il Ministro S. E. Fe
dele, il Prefetto, il colonnello Di Robilant, il Car
dinale e le altre autorità si approssimano all’auto
mobile dalla quale scende S. A. R. il Principe di
Piemonte accompagnato dal gen. Clerici
e
dai suoi
ufficiali di ordinanza cap. Giberti
e
Sestini. Il Prin
cipe seguito dalle autorità, sale i pochi gradini
della chiesa e sulla soglia è ricevuto dal vescovo
mons. Del Ponte il quale a nome delle Pie Madri
saluta l’Augusto ospite e lo ringrazia dell’onore di
aver voluto assistere alla solenne cerimonia. Il Prin
cipe viene poi accompagnato nel presbiterio dove,
a sinistra dell’altare è stata approntata per lui una
poltrona ed un inginocchiatoio in velluto cremisi.
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