

Durante il primo periodo la somma prudenza
dell’Amministrazione municipale e, in seguito, la
cura con la quale ne consacrò l'autonomia, ri
chiamano in tutti noi la più reverente gratitudine.
Senza la saggezza di quei lontani ammini
stratori e la loro devozione al pubblico bene
l'istituto non avrebbe potuto diventare oggi il
migliaia di depositanti, fiduciosi quanto orgo
gliosi d«‘l loro Istituto cittadino.
Ma. a rendere compirlo il quadro ralfigu-
rante l'opera secolare della Cassa, dovrebbesi
ancora unire l'impresa di Giulio Cesare, “ fe
stina lente ” in cui, all’ancora che rappresenta
la matura riflessione si accompagna il delfino
L’n.i 5al.i |n r il pulii In o .
disj>ensatore avveduto del credito all'industria
e all'agricoltura, nè avrebbe [>otuto divenire uno
degli elementi più preziosi per la diffusione della
cultura, per il miglioramento delle classi meno
abbienti e per la lotta contro le più diffuse ma
lattie sociali.
Nella medaglia commemorativa, all’immagine
della seminatrice, che il risparmio trasforma in
capitali fecondatori di nuove ricchezze, è ac
coppiato l’alveare che simbolizza il paziente,
anonimo spirito di previdenza delle centinaia di
che rappresenta la rapidità dell’azione saggia
mente studiata.
E sarebbe questa impresa adatta non sol
tanto alla nostra Cassa di Risparmio, ma a
tutto il nostro po|K>lo piemontese, in cui la in
crollabile volontà, aliena da pirotecnie verbali,
domina le difficoltà dei tempi e della natura,
e silenziosamente, fedelmente, ha sempre ser
vito e serve in ogni campo, la piccola Patria
pedemontana e la grande Patria italiana.
(.ili
I.IOFENOGLIO