

IA SOI ENNE CERIMONIA COMMEMORATI VA
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Un gruppo di Autoriti.
giuffi compensi al nostro Istituto, con larghis
simo beneficio al Piemonte e, ben possiamo
dirlo, all’intera Nazione.
« In altre parole, ritenuto nel 6 % il saggio
medio di sconto applicato da noi nel venten
nio, la gestione incontrò perdite equivalenti a un
sessantesimo dei (rutti percepiti su capitali in
tegralmente conservati.
«Nel tributare gratitudine riverente agli ar
tefici del nostro Istituto, non ho taciuto quanto
noi pure abbiamo dato. Ma non imputate iat
tanza alla parola mia : essa è il saluto di chi,
al termine di lunga fatica, durata 24 anni, leva
un ultimo sguardo all'opera da cui si allontanerà
domani, pago di esservisi dedicato, fiducioso
ossequenti nelle loro scelte a quei criteri og
gettivi e sereni che la delicatezza e l’impor
tanza del mandato rendono doverosi, anzi, as
solutamente non derogabili mai.
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Se nel rendere fecondo l’investimento dei
risparmi popolari noi abbiamo segnato nuove,
più larghe e pur sicure vie, il quadro comples
sivo detrazione delle Casse consorelle, quello
più ampio ancora delle virtù laboriose e rispar-
miatrici di nostra gente assurge a tanta gran
dezza che la mente e l’animo vostro vi «deb
bono affisare e l’immagine che la mia parola
ne potesse in Voi risvegliare sarebbe per noi
tutti, legionari delle Casse di Risparmio, il
maggior premio e frutto di questa riunione che
che animi saldi e mani industri e pure la per
seguiranno collo stesso amore.
«Non verrò meno al dovere di associare in
quest'ora e in questo luogo al grande compia
cimento nostro per tali insigni risultati, l’espres
sione della riconoscenza comune dei veterani
della Cassa e di quella altresì dei risparmi? ori,
verso i Poteri pubblici — Municipio e Pro
vincia — che, investiti della nomina della mas
sima parte del Consiglio, furono diuturnamente
«Dal 1907, quando si iniziò l’applicazione
delle nostre nuove norme per gli investimenti,
a tutto il 1926 gli investimenti cambiari rag
giunsero miliardi due e 228 milioni di cui oltre
un miliardo neH’ultimo settennio.
«Orbene le cambiali cadute in sofferenza
equivalgono a 0,45 per cento di detti sconti
e la perdita effettiva finale si ridusse, per gli
avvenuti ricuperi, ad un solo millesimo, ossia
a dieci centesimi, su ogni L. 100 scontate con
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