Table of Contents Table of Contents
Previous Page  546 / 854 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 546 / 854 Next Page
Page Background

IA SOI ENNE CERIMONIA COMMEMORATI VA

235

Un gruppo di Autoriti.

giuffi compensi al nostro Istituto, con larghis­

simo beneficio al Piemonte e, ben possiamo

dirlo, all’intera Nazione.

« In altre parole, ritenuto nel 6 % il saggio

medio di sconto applicato da noi nel venten­

nio, la gestione incontrò perdite equivalenti a un

sessantesimo dei (rutti percepiti su capitali in­

tegralmente conservati.

«Nel tributare gratitudine riverente agli ar­

tefici del nostro Istituto, non ho taciuto quanto

noi pure abbiamo dato. Ma non imputate iat­

tanza alla parola mia : essa è il saluto di chi,

al termine di lunga fatica, durata 24 anni, leva

un ultimo sguardo all'opera da cui si allontanerà

domani, pago di esservisi dedicato, fiducioso

ossequenti nelle loro scelte a quei criteri og­

gettivi e sereni che la delicatezza e l’impor­

tanza del mandato rendono doverosi, anzi, as­

solutamente non derogabili mai.

<

Se nel rendere fecondo l’investimento dei

risparmi popolari noi abbiamo segnato nuove,

più larghe e pur sicure vie, il quadro comples­

sivo detrazione delle Casse consorelle, quello

più ampio ancora delle virtù laboriose e rispar-

miatrici di nostra gente assurge a tanta gran­

dezza che la mente e l’animo vostro vi «deb ­

bono affisare e l’immagine che la mia parola

ne potesse in Voi risvegliare sarebbe per noi

tutti, legionari delle Casse di Risparmio, il

maggior premio e frutto di questa riunione che

che animi saldi e mani industri e pure la per­

seguiranno collo stesso amore.

«Non verrò meno al dovere di associare in

quest'ora e in questo luogo al grande compia­

cimento nostro per tali insigni risultati, l’espres­

sione della riconoscenza comune dei veterani

della Cassa e di quella altresì dei risparmi? ori,

verso i Poteri pubblici — Municipio e Pro­

vincia — che, investiti della nomina della mas­

sima parte del Consiglio, furono diuturnamente

«Dal 1907, quando si iniziò l’applicazione

delle nostre nuove norme per gli investimenti,

a tutto il 1926 gli investimenti cambiari rag­

giunsero miliardi due e 228 milioni di cui oltre

un miliardo neH’ultimo settennio.

«Orbene le cambiali cadute in sofferenza

equivalgono a 0,45 per cento di detti sconti

e la perdita effettiva finale si ridusse, per gli

avvenuti ricuperi, ad un solo millesimo, ossia

a dieci centesimi, su ogni L. 100 scontate con

j