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II. CF.NTKNARIO DELLA CASSA DI RISPARMIO
primo cinquantennio di vita autonoma, la Cassa
potè elargire un milione di lire, segnatamente
a vantaggio del problema spedaliero.
« Tali elargizioni, così feconde e saggie, han
no dal 1904 alla fine di quest’anno, raggiunto
l'imponente tolale di 34 milioni, e andranno
crescendo in diretta relazione al patrimonio della
Cassa che da 14 milioni all'inizio di questo se
colo, era salito a 44 milioni nel 1920 e col
chiudersi di quest’anno supererà di non poco
cento milioni.
« Solo colle riforme statutarie, attuate fra il
1905 ed il 1910, la Cassa torinese si avviò
risolutamente a diventare oltreché sicuro asilo
dei minuti risparmi, organo propulsore ed inte
gratore di quelle energie produttive su cui, in
ultima analisi, riposano la prosperità del Paese,
la forza ed il credito stessa dello Stato.
« Primeggiano fra quelle riforme le nuove
norme per gli investimenti e l’estensione del
l’azione della Cassa a tutto il Piemonte, mercè
le succursali foranee oggi in numero di 116,
e che raccolgono oltre metà dei nostri depositi-
<r La guerra che sconvolse l’economia mon
diale, trasformò necessariamente l’azione nostra
ponendo in cima ai nostri compiti, come alle
nostre aspirazioni, il più largo aiuto allo Stato,
nel campo finanziario come in quello dell’as
sistenza civile. Quindi, al chiudersi glorioso delle
ostilità, la Cassa Torinese aveva in portafoglio su
un totale di 455 milioni di depositi, 268 milioni
di titoli statali, corrispondenti a poco meno
del 60 per cento complessivo.
« Le sistemazioni del dopo-guerra imposero
ancora alla Cassa larghi onerosi contributi alla
Finanza dello Stato e così alla fine del 1926
gli investimenti in titoli dello Stato segnano, su
un miliardo e un quarto di depositi, ben 530
milioni.
« Fu nostra fatica, com’è nostro orgoglio,
avere però riportato le sovvenzioni oggi in corso
alle Industrie a circa 300 milioni, distribuiti in
tutta la Penisola; a 80 milioni i mutui ipo
tecari a privati ; a 262 milioni i mutui a Corpi
morali, fra cui, com’è giusto, viene primo il
Municipio di Torino.
<
I finanziamenti ad imprese industriali, spe
cialmente idroelettriche, dal
1920
al
1926
su
perarono il miliardo di lire- La Cassa sovvenne,
rendendoli attuabili, 100 milioni all’ impianto
del Moncenisio ed ugual somma all’impianto
municipale dell*Orco, 25 milioni alla capitale
del Regno per la sua rete tramviaria,
50
mi
lioni alle F. S. per la più sollecita elettrifica
zione della ferrovia fra Bussoleno e Ronco
Scrivia. All’Istituto Torinese delle case popo
lari, a cooperative edilizie, furono consentiti
mutui di lunga durata per
58
milioni, mentre
all’istituto Nazionale per case agli impiegati
statali ed all’istituto per le case economiche di
Torino sona in corso sovvenzioni per
25
m -
lioni. L’Alleanza Cooperativa che svolge sì larga
e provvida azione calmieratrice, ha avuto ed
ha nella Cassa il suo più largo sostegno fi
nanziario.
<• E quando il progresso della cultura tecnica
e dello spirito di associazione avranno anche
in Piemonte reso sentito e fecondo il ricorso
al credito nell’agricoltura, questa industria madre
troverà certo da noi, coll’usata circospetta lar
ghezza, quell aiuto che la recentissima legge
sul credito agrario, voluta e foggiata dal Mi
nistro Belluzzo, saggiamente disciplina. Poche
settimane addietro, la Cassa torinese deliberava
unanime di destinare al credito agrario per ora
sino a cento milioni ».
« Nel mondo economico odierno i singoli,
le società industriali, le banche ordinarie sono
da paragonare alle truppe di assalto, cui spet
tano l’iniziativa e l’onore, i profitti e i rovesci
che con varia vicenda le imprese economiche
si traggono in corteo.
« Le Casse di Risparmio sono le truppe di
copertura che consolidano e rendono fruttuose
le posizioni conquistate, il che esse possono fare
per la stabilità dei capitali loro affidati da centi
naia di migliaia di piccoli depositanti fiduciosi.
« Ma saggia modernità di ordinamenti, di
metodi e congegni, ripetono in ultima analisi
vigore e vitalità dal carattere e dalla capacità
degli amministratori ; in ciò sarà sempre riposta
la salvaguardia suprema.