

240
Il CENTENARIO DEI I.A CASSA DI RISPARMIO
11 decreto sulle Casse
«Il R. Decreto-legge 10 febbraio 1927,
n. 269, sul riordinamento delle Gisse di Ri
sparmio e dei Monti di Pietà di I* categoria,
ha già avuto in tutto il Regno piena e rapida
applicazione malgrado la difficoltà e la delica
tezza delle disposizioni in esso contenute : nuova
prova della forza del Governo Nazionale Fa
scista e della disciplina con cui il Paese la segue.
« Il decreto dispone obbligatoriamente — ed
è il primo esempio del genere nella storia fi
nanziaria dei popoli — un vasto movimento di
concentrazione bancaria da applicarsi ad oltre
12 miliardi e mezzo di risparmio e a ben 229
istituti di credito.
« Lo stesso decreto — e anche questo prin
cipio non ha precedenti in alcun’altra legislazione
presente o passata — crea tra gli istituti ri
masti, mediante la federazione obbligatoria, un
vincolo di responsabilità solidale che ha una
profonda significazione morale ed una non meno
grande importanza finanziaria.
« Dei 229 Istituti esistenti ne sono stati sop
pressi fino ad oggi ben 96, cioè poco menò
della metà, mediante la fusione con Istituti mag
giori. Questi, accresciuti di mole, sono ridotti
a 133 dando così luogo ad una sana concen
trazione bancaria che consentirà una gestione
del credito più economica e socialmente più utile.
« A loro volta le Gisse di Risparmio effi
cienti sono riunite in federazioni provinciali, in
terprovinciali e regionali, che riducendo ad
un numero esiguo i nuclei di comando del cre
dito, assicurano fin d’ora una proficua unità di
indirizzo ed aprono la via ad una successiva
più ampia concentrazione. Allorché tale movi
mento federativo sarà definito, e lo sarà pre
stissimo, gli istituti di credito e risparmio del
Paese saranno raggruppati in 26 federazioni.
< E così anche la cattive erbe che il dopo
guerra aveva lasciato crescere nel campo del
risparmio, saranno estirpate; alcuni amministra
tori, o direttori che credevano le loro Casse
di Risparmio un feudo per i loro non sempre
puliti interessi, sono messi da parte.
« Le Casse di Risparmio ritorneranno così
tutte alla loro vera funzione : aiutare le inizia
tive sane, sicure della economia, le iniziative
valorizzatrici delle energie e delle materie pri
me della nazione che per svilupparsi hanno bi
sogno di danaro a tasso mite.
« Nessuna sana attività della economia nazio
nale deve essere estranea alla attività delle Casse
di Risparmio giacché esse vivono nel Paese e
per il paese. Ma tra queste attività deve essere
in prima linea, innanzi a tutto, il Credito agrario
che deve ormai essere erogato nella misura ri
chiesta dalle necessità della produzione agricola
nazionale.
« So che le Casse di Risparmio e la loro
benemerita Federazione hanno già risposto o
intendono rispondere ad alta voce: 'presente1,
alle recenti iniziative del Governo fascista per il
Credito agrario, ed il Governo é loro grato di
questo appoggio che consentirà alla massima in
dustria italiana, quella dei campi, che ignora le
speculazioni e le borse, di dare alla produzione
la consistenza ed il volume auspicati e voluti da
tutti gli italiani che amano questa nostra mera
vigliosa terra.
11 saluto del Governo
« Con questa fede e con questi auspici io ri
volgo in nome del Governo il mio saluto a Voi,
illustre Presidente, a Voi amministratori della
Gssa di Risparmio di Torino, a voi valorosi
rappresentanti delle Casse di Risparmio italiane,
saluto e augurio che si estendono a questa
angusta città di Torino, culla della nostra glo
riosa dinastia, gemma preziosa della Corona e
del regime fascista ».
Il
poderoso discorso del Ministro dell*Eco
nomia Nazionale é salutato da calorosissimi ap
plausi, applausi che già più di una volta si erano
alzati in omaggio al Senatore Ferrerò di Cam
biano, alle lodi del risparmiatore ed all’accenno
della politica finanziaria d'Italia.
La cerimonia celebrativa è terminata: i Prin
cipi ed il Ministro lasciano la sala seguiti dalle
Autorità.