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UN ANNO DI AMMINISTRAZIONE PODESTARILE

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poter riprendere in tutta la sua pienezza al

sopraggiungere della primavera, onde du­

rante il periodo delle celebrazioni centena­

rie del 1928 la città possa presentarsi ai vi­

sitatori sotto un aspetto armonico ed este­

tico quale compete alle sue nobili tradi­

zioni.

Ponti, Cavalcavia e Canali.

L’attività dell’Amministrazione comu­

nale nel 1927 Ha consentito il formarsi di

nuove comunicazioni, e la sistemazione e

10 sviluppo edilizio di zone fino a ieri tra­

scurate.

Prime fra tali opere sono i tre ponti «Vit­

torio Emanuele III », « Principe di Pie­

monte », e « Ferdinando di Savoja », due

sul Po ed il terzo sulla Stura.

Sebbene cominciati nel 1926 questi ma­

nufatti possono effettivamente ritenersi co­

struiti nel 1927 poiché è in questo anno che

i lavori hanno raggiunto il pieno sviluppo

ed hanno portato le opere ad ultimazione.

11

p o n t e V i t t o r i o E m a n u e l e

III.

Il

ponte Vittorio Emanuele IH sorge al

Pilonetto ed accoglie nel suo piazzale di

testa i corsi Massimo D'Azeglio, Braman­

t e e Galilei, i quali vi convoglieranno, dal

centro della città, dal Valentino e dalle zo­

ne industriali del Lingotto e di Borgo San

Paolo, tutto il traffico diretto alla vasta re­

gione oltrepadana del Pilonetto, di Cavo-

retto e di Moncalieri. L’ubicazione così fis­

sata del nuovo ponte risulta quanto mai

opportuna in rapporto allo sviluppo edili­

zio delle zone collegate e venne preferita

ad altre soluzioni caldeggiate da alcune

correnti, per le quali il ponte avrebbe do­

vuto essere costruito più a monte.

11

ponte Vittorio Emanuele III consiste

in un manufatto a tre arcate policentriche

uguali fra loro, della luce netta di m. 38,30

ciascuna e dell’altezza di m. 7,70 sopra il

pelo di massima piena e 15,40 su quello

di magra. La luce netta del manufatto ri­

sulta di m. 120 circa e ia lunghezza sua

complessiva di m. 147. La piattaforma

stradale è larga m. 20, ampiamente suffi­

cienti al movimento carraio e pedo iale, dei

quali 14 rappresentano la parte carreggia­

bile e 3 ognuno dei due marciapiedi late­

rali.

L'opera, caratterizzata da una grande

sobrietà di linee architettoniche quale si ad­

dice alle moderne costruzioni in cemento

armato, è risultata nel complesso grandiosa

ed armonica.

Il

paramento esterno è tutto in pietra

artificiale ottenuta con graniglia di marmo

verde e così pure della stessa pietra sono i

parapetti. Questi ultimi sono infine coro­

nati da una fascia di calcare di Nabresina

di colore bianco

inquadra il manufatto.

Il nuovo ponte è ormai ultimato, ma es­

sendo compreso nel recinto della Esposi­

zione sarà aperto al pubblico transito sol­

tanto nel prossimo autunno.

Il costo totale dell'opera ammonta a lire

6.200.000 nelle quali sono compresi anche

i muri di risvolto e di alcune opere di siste­

mazione delle sponde e dei canali che ivi

scaricano in Po.

4

I l

po n t e

P

r in c ipe

di

P

iem o n t e

.

Altra opera importantissima è il ponte

Principe di Piemonte in prossimità di Sas­

si. Da tempo le popolazioni di Sassi, Ma­

donna del Pilone, Mongreno, San Mau­

ro, ecc., reclamavano la costruzione di un

ponte sul Po che abbreviasse la distanza

tra questi centri e la città e che nello stesso

tempo servisse a decongestionare il corso

Casale nel tratto compreso tra il ponte Re­

gina Margherita e la Madonna del Pilone,

dove, per la strettezza della sede stradale

e per la frequenza di treni tramviari urba­

ni ed intercomunali, il movimento si svol­

ge inceppato e malagevole.

L'Amministrazione decise perciò di co­

struire un ponte sul prolungamento del