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I N ANNO DI AMMINISTRAZIONE PODESTARILE

355

Alcune utili aggiunte al regolamento

d'igiene ;

Il funzionamento dei laboratori del-

VUfficio d’igiene anche per la vigilanza nei

Comuni della provincia;

La scuola per fanciulli tracomatosi;

I

provvedimenti per gli scolari affetti

da adenoidismo ;

La colonia marina invernale a Loano;

La colonia ergoterapica femminile an­

titubercolare di Lanzo.

Da segnalarsi pure sono i provvedimenti

per condurre a termine le pratiche dell’O-

spedale clinico

che dovrà sorgere nella re­

gione Molinette, il funzionamento della

Co­

lonia marina

«

Vittorio Emanuele ed Ele­

na di Savoia

» ed altre che hanno rapporti

diretti coll’igiene e la sanità pubblica svolte

dai diversi uffici del Municipio.

A

s s is t e n z a

d om ic il ia r e

a

m a lat i

p o v e r i

.

Con deliberazione 23 marzo 1927, nel­

l’intento di completare il servizio sanitario

delle condotte per mezzo dell’assistenza

domiciliare fatta a cura di personale fem­

minile esperto in materia, fu incaricata di

tale servizio una « assistente sanitaria »

affidandole i poveri infermi di quattro con­

dotte centrali.

11 servizio stesso verrà prossimamente

'riordinato su più vaste basi, affinchè l’assi­

stenza sanitaria dei poveri a domicilio rie­

sca completa specialmente in quella parte

in cui cessa l’opera del medico e si inizia

quella dell’infermiere.

R

eg o lam en to

d

ig ie n e

.

Con deliberazioni speciali il Podestà

provvide ad alcune migliorie igieniche del­

la città introducendone le relative disposi­

zioni nel regolamento d’igiene.

Tali sono:

I* L ’obbligo, d’ora innanzi, di pavi­

mentare i cortili delle case di nuova costru­

zione, non più con terriccio o con ciotto­

lato, bensì con lastre di pietra, piastrelle o

battuto di cemento o di asfalto, per modo

che i cortili stessi sieno sempre asciutti e

puliti.

Per le case di vecchia costruzione furono

concessi cinque anni di tempo ad introdur­

re la miglioria interna.

2" L ’abolizione delle latrine appaiate

negli alloggi per modo che una di esse è

deficiente di ventilazione, con danno igie­

nico degli ambienti interni dell’abitazione.

3

L ’obbligo di contrassegnare le uova

conservate nei frigoriferi, mediante l’im­

pronta di un timbro ben visibile, onde non

possano esser vendute a caro prezzo per

« uova fresche ».

L

aborator i

di

ig ien e

e

p r o f il a s s i

.

La legge 30 dicembre 1923 n. 2889 nel­

l ’intento di completare la vigilanza igieni-

co-sanitaria anc*

piccoli Comuni, isti­

tuì laboratori di igiene e profilassi affìdatti

alle Amministrazioni provinciali.

La provincia di Torino accennò a valersi

dei laboratori dell’Ufficio d"igiene munici­

pali ed il Podestà, le mise a disposizione i

detti laboratori.

S

e r v iz io

odonto iatr ico

.

Uno dei servizi igienico-scolastici, isti­

tuito da molti anni, ma che non aveva an­

cora dato i risultati che si attendeva la ci­

vica amministrazione era quello « odonto­

iatrico » per difficoltà pratiche incontrate

relative alle sedi a cui avviare gli scolari po­

veri bisognosi di cure dentarie, sedi che

dapprima furono parecchie e periferiche,

poi una sola centrale.

11 servizio fu riordinato istituendo cin­

que sedi, di cui due presso gli ospedali

S. Giovanni e Mauriziano, che offrirono

gratuitamente l’opera del loro personale

specializzato, una presso il Policlinico Cen­

trale, una presso l ’Ambulatorio « Regina

Elena » della Croce Rossa (oltre Po) e una

presso il Policlinico S. Salvario (ex-barrie­

ra di Nizza).