

I cinquantanni della Rivista Storica Italiana
N
el 1884, sotto gli auspizi
dei professori Giuseppe De
Leva, Ariodante Fabretti e
Pasquale Villari, si intraprese
la pubblicazione della « Rivista
Storica Italiana ».
Il
venerando e compianto
prof. A. Fabretti espose in un
breve proemio al primo fasci
colo gli intendimenti della
nuova Rivista: « Raccogliere e
comunicare periodicamente al
pubblico le indicazioni som
marie, larghe talvolta, dei la
vori storici, che in Italia, in
Francia, in Germania, in T1-
ghilterra e altrove vengono
alla luce.o in opere per volumi,
o in giornali, riflettenti la storia
del nostro paese, è lo scopo
che questa Rivista tenta di
raggiungere, col concorso di
quei valentuomini che più spe
cialmente volsero l'animo a
siffatto genere di studi. Per
tal modo la nostra pubblica
zione differisce essenzialmente
dagli
Atti, Riviste e Memorie provinciali,
e si discosta
dai Periodici che mirano soprattutto alla stampa di
documenti inediti; non vuole menomare l’impor
tanza e la gloria di giornali consimili al nostro, ma
concorre con loro a rendere più largamente profit
tevole la cultura storica del paese ».
A me fu affidata la direzione del nuovo periodico
dall’affetto e dalla fiducia del mio venerato maestro,
ed io cercai di corrispondere all’aspettazione degli
uomini autorevoli che accettavano il patronato della
Rivista e di tutti gli studiosi, raccogliendo intorno
al nuovo centro di lavoro un grosso manipolo di col-
laboratori colti e volonterosi, competenti nelle varie
manifestazioni della vita italiana e ne’ vari periodi
della sua storia, affinchè l’opera riuscisse degna del
suo intento. Oltre trecento cultori degli studi storici
di ogni provincia d'Italia e alcuni stranieri, membri
di Accademie e Istituti scientifici, di Deputazioni e
Società storiche, professori di Università, Licei, Isti
tuti tecnici, Scuole militari, Archivisti, Ufficiali del-
r Esercito, Magistrati offrirono il loro sapiente con
corso alla nostra impresa.
A raggiungere lo scopo che
si proponeva l’azione della Ri
vista si esplicò in cinque modi:
con
Memorie, Recensioni e Note
bibliografiche,Spoglio dei Perio
dici, Elenco delle nuove pubbli
cazioni, Notizie.
La prima parte
doveva comprendere gli studi
originali sopra qualsiasi punto
della storia italiana,senza limi
tazione di tempo, di spazio e di
argomento. La seconda doveva
dedicarsi ad informare gli stu
diosi sopra le più notevoli
opere storiche, esponendone
accuratamente il contenuto e
presentandone un breve, sp.
sionato esame. La terza si pro
poneva di spogliare tutte le
riviste d’indole storica, non
per ricopiare semplicemente
l’indice della copertina, ma
per trame fuori esclusivamente
tutti gli articoli concernenti
la storia italiana, porgendone
un’indicazione del contenuto.
Nella quarta parte s’intendeva
fornire periodicamente l’elenco di tutti i libri ed
opuscoli, relativi a qualsiasi aspetto della storia
d’Italia, che si venissero pubblicando in tutto il
mondo civile. La quinta parte mirava a dare le
informazioni, che toccano più direttamente i cultori
degli studi storici.
Il
programma fu per dodici anni integralmente
ed ampiamente osservato
(1884-1895).
Si pubblica
rono in quel periodo, costituente la prima serie della
Rivista, 12 volumi in
8°,
di
complessive
pag.
10597,
contenenti
89
Memorie
di argomenti svariatissimi,
17
Note storiche,
2617
Recensioni e Note bibliografiche,
lo
Spoglio
di
22007
articoli originali pubblicati in
540
riviste italiane, francesi, tedesche, inglesi, spa
gnole e di altre lingue,
X’Elenco
di
12222
opere ed
opuscoli di storia italiana, e numerose svariate
Notizie.
Col
1896
si iniziò una nuova serie. Introducendo
nella Rivista parecchie modificazioni suggerite dal
l’esperienza, per renderla meglio rispondente al suo
intento essenziale, parve soprattutto che le
Memorie
si potessero eliminare, non rappresentando la sod-
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