

C I T T A ’ C H E S C O M P A R E
L
’attuazione graduale del piano regolatore edi
lizio in relazione all’incremento delle costruzioni
va trasformando radicalmente in più punti l'aspetto
della Città e nuove arterie si aprono.
In relazione alle odierne esigenze urbanistiche sia
in ordine alla viabilità e al traffico, sia in ordine al
risanamento, vecchie costruzioni sono costrette a
cadere sotto il piccone demolitore che si atteggia a
giustiziere inesorabile del passato. Strade regolari od
ampi corsi alberati, od aiuole destinate a creare pol
moni vivificatori ricchi di ombra e di verde, sorgono,
come d ’incanto, sopra le rovine e man mano che gli
anni passano si spegne anche il ricordo di quello che fu.
Sorge però talvolta la nostalgia dei ricordi e si
vorrebl>e rivedere l ’immagine di quello che era
l’aspetto di un angolo della Città, che talvolta ricorre
nelle citazioni di libri, e la fantasia lavora per ten
tare di ricostruire come prima esso era, per tentare
di strappare al nastro stradale lucente sotto i riflessi
del sole, percorso da veicoli rumorosi, un segreto che
col tempo quasi acquista sapore di leggenda.
Sono a volte edifici di mole importante, quasi
mai però di qualche pregio artistico, o piccole casu
pole, od officine che nelle ore tormentose della guerra
hanno fatto vibrare il suolo con il fragore dei magli,
vecchi cascinali che hanno dato il nome talora alla
regione; edifici di presa per la derivazione delle acque
altra volta chiare acque dolcemente rumoreggiant
in cui si specchiavano alberi secolari, o muraglion
di fortificazioni che un tempo risuonarono di pasr
ferrati o jx-r tuonar di artiglierie.
Il
progresso incalza; la vita turbinosa della Città
moderna non può consentire più oltre diritto di citta
dinanza a cose che le necessità di risanamento e di
rinnovamento edilizio condannano e solo può sal
varsi ciò che riveste indiscutibili caratteri storici ed
artistici e che può così anzi, assai spesso, esser messo
in luce più viva.
Eppure anche ciò che scompare ineluttabilmente
ha i suoi poeti, i suoi sognatori, ed è necessario fis
sarne l’immagine per la soddisfazione dei nostalgici
e jK>r la documentazione del progresso e del miglio
ramento della Città. Ogni colpo di piccone desta un
senso di sollievo ma talvolta anche un rimpianto.
In*. MARIO BALZANELLI
La Fototeca Municipale istituita nel 1 9 3 1 ha
provveduto a fissare e raccogliere una ricca docu
mentazione fotografica degli aspetti della C ittà che
scompare che man mano la Rivista pubblicherà allo
scopo di documentare i mutamenti avvenuti e ren
dere possibile il raffronto con la Città rinnovata.