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Vie, piazze e corsi di Torino illustrali nei nomi,

nelle persone, nei luoghi e nelle date

AKXULFl ALBERTO (Via).

In regione Sassi, parallela a

sinistra dello stradone di Casale, tra le vie Metastasio

e Solatoli di tìriona.

Fulberto Alami, in arte, poeta dialettale arguto e gen­

tile, nato a Torino nel 1849, discendente da famiglia distin­

tissima - il padre fu colonnello dei carabinieri e deputato

al Parlamento — fu impiegato presso la Società Realr delle

Assicurazioni. Nel 1886 fu trasferito a Roma, dove a| tx-na

quarantenne moriva nel 1889: la sua salma venne tumulata

a

Valperga di Caluso. Il I>e Amicis lo presentò nella prefa­

zione dei suoi

Sonetti e Poesie,

pubblicate a Torino «lai

Casanova, e a quest'opera affida particolarmente la sua

(ama di poeta dialettale piemontese. Fu pronto e talora

mordace nei suoi versi: nel teatro ci lasciò una commedia

in

due atti:

Drolane,

che suscitò schietta ilarità.

ARONA (Via).

In regione kellerina, seconda a sinistra del

corso Lecce, dopo i ta Suo la Fabrizi.

Città a 37 chilom. da Novara, sul Lago Maggiore, fc

ridente e graziosa: quivi nacque S. Carlo Borromeo.

Centro commerciale e ferroviario, passava attraverso

ad essa la strada militare che conduceva al Sempione.

A r a a a *

!■»■

Nel Medioevo fu castello e borgo compreso nel Contado di

Staziona, che con l'opposto castello d’Angera chiudeva e

sorvegliava il bacino meridionale del lago. Arona dedicò

a S. Carlo una colossale statua in rame battuto su disegno

del Cerano. Per maggiori notizie, vedi G. Bosio,

Storia

mutua e moderna del Lago Maggiore.

Intra,

1925.

ARPONE (Via).

In regione Pozzo strada, a sinistra dello

stradone di Francia, dalla strada della Pronda dell'ex

cinta daziana.

ARQUATA (Via).

Seconda a sinistra del viale Stupinigi,

olire la ferrovia di Modane.

Comune del Piemonte, in Provincia di Alessandria sulla

ferrovia Novi-Genova. Nel perìodo romano vi passava la

via Postumia che univa Genova a Tortona. Nelle vicinanze

si rinvengono ancora i ruderi della città di I.iburaia.

Vedi

C.

F.

C ap u rro ,

Memorie e documenti per servire

alla storia della città e della provincia di Savi.

Novi, 1856.

ARRIVORE (Strada vicinale dell').

Tra le frazioni Madda­

lene e liegto Parco, a sinistra della via Aosta.

Prende il nome da una cascina di questo nome.

ARSENALE (Via).

Seconda a sinistra di via Santa Teresa

Aperta completamente nel 1847, questa via appartiene

nell’origine al primo ampliamento della città. Nel periodo

napoleonico si chiamò prima Austerlitz, poi jena. Il suo

nome viene dal grande fabbricato dell'Arsenale militare

fondato da Carlo Emanuele II. La storia di questo edificio

è lapidariamente ricordata nella epigrafe posta sul frontone:

« Regnando Carlo Emanuele II — cresciuto il Piemonte in

militare grandezza — sorse, disegnato da Felice De Vin­

centi — questo Arsenale di guerra — e perchè rimanesse —

di sue militari difese — Presidio, scuola ed officina — vi

diè compimento l'Italia nuova — Regnando Umberto

Se Carlo Emanuele II nel 1659 iniziava i lavori dell .-\i-

senale, Vittorio Amedeo II li continuava e Carlo Ema­

nuele III lo faceva terminare e modificare su progetto del

l>e Vincenti. Esso fu una vera officina di guerra, centro

attivo nella costruzione di artiglierie in bronzu o in ferro,

sia nei tempi passati sotto i Duchi di Savoia e i Re di Sar­

degna, quanto nel periodo che si sussegui al 1861 fino alla

guerra mondiale.

Oltre la fonderia, l’Arsenale conserva il laboratorio delle

armi e strumenti di precisione e la Scuola di applicazione

d'Artiglieria e genio.

ARTISTI

(Via).

Prima a destra di via Montebello, oltre

corso San Maurizio.

Certo dal nome di molti stabilimenti artistici e indu­

striali e dai laboratori in ferro e in legno che all’epoca

dell’apertura di questa via — che fu nel 1855 — si apersero

in questa arteria. Tuttavia altri crede che la denominazione

provenga dall'Antonelli — artista architetto — che fu il

promotore della società che comperò il terreno e promosse

la costruzione del quartiere.

ARVIER (Via).

In regione Pozzo Strada, a sinistra del

corso Peschiera, dopo il corso Monte Grappa.

Comune della provincia di Aosta, a 776 m. sul livello del

mare. È diviso in tre frazioni: Avise, Leverogne, Runaz.

A

SCOLI (Via).

Quinta a destra del corso Regina Margherita,

oltre la ferrovia di Milano.

Città delle Marche, capitale dell’antico Piceno, appel­

lativo che rìsale a Cesare; sulla confluenza del Tronto col

Capellano. È centro industriale: ha monumenti insigni. Fa

patria di Cecco d’Ascoli (Francesco

Stabili). La sua provincia

faceva parte dello Stato Pontificio che

prima del 1860 era

diviso in due delegazioni:

Ascoli

e

Fermo.

Vedi E. Ricci,

Le

March*.

Torino, 19x9, al Cap. XV.