

VIE, PIAZZE E CORSI DI TORINO ILLUSTRATI
ASCOLI GRAZI ADIO ISAIA (Via).
A destra del corso
Raccomgt, prima del corso Peschiera.
Nato nel 1829 in Gorizia, morì in Milano nel 1907- Fu
glottologo di fama mondiale; diresse
VArchivio glottologico
italiano,
fondato nel 1873, destinato a promuovere l'esplo
razione scientifica dei dialetti italiani e a raccogliere studi
speciali anche sulle varie lingue dell'Italia antica.
Dedicatosi dapprima agli studi delle lingue indo-europee,
alle lingue dravidiche, al semitico, al turco, al cinese; si
specializzò più tardi all'indo-europea, ai linguaggi neo
latini e celtici. Su di lui vedi
Silloge linguistica dedicata alla
memoria di G. I. Ascoli,
Torino, 1429.
ASIAGO (Via).
Parallela a sinistra del corso Francia; seconda
a sinistra di via De Sanctts.
Città della Provincia di Vicenza, capoluogo de’ Sette
Comuni.
Ricorda la tremenda offensiva sferrata dagli austriaci
nel 1916. Diede nome alla Compagnia di Asiago, milizia
che Asiago, capoluogo dei Sette Comuni, nel 1848, mise a
disposizione di Venezia.
ASILO (Via dell’).
Nella borgata Cavoretto.
ASMARA (Piazza).
In regione Ponte Trombetta, all’ex bar
riera di Val San Martino.
Ricorda la capitale della Colonia Eritrea; a 2323 m.
sul livello del mare. Fu occupata dal generale Baldissera
nel 1889. Ha clima asciutto e salubre, con circa 20.000
abitanti. Nel quartiere europeo ha bei palazzi, fra cui
quello del governo, la cattedrale. Una ferrovia l'unisce a
Massaua (120 chil.), e un'altra a Cheren e Agordat. È si
tuata in regione essenzialmente agricola. È sede del Vicario
apostolico per l'Eritrea.
ASSAROTTI (Via).
Seconda a sinistra di via Garibaldi,
dopo via Siccardi.
Il padre Ottavio Assarotti, genovese (1753-1829), fu il
fondatore del primo istituto per sordo-muti. Nel 1801
emulando i tentativi di educatori francesi, concepì il di
segno di dare parole ai sordomuti: dopo infinite prove e
difficoltà, ottenne, nel 1812, dal governo napoleonico, a
Genova, i locali dell’ex monastero di N. D. di Misericordia,
occupato sino al 1797 dalle suore Brignoline, istituto che
ebbe più innanzi, dal Re di Sardegna Vittorio Emanuele I,
regolamenti e statuti. Sul modello dell’istituto dell'Assa
rotti, altro ne sorse in Torino, nella via che ora porta il
nome del benemerito educatore genovese.
ASSIETTA (Via).
Seconda a destra di via Socchi.
Dedicata al ricordo del combattimento del Colle del-
l’Assietta, del
1747.
Sotto il Re Carlo Emanuele III i Pie
montesi, con lievi perdite, respinsero l’esercito francese,
che perdette circa seimila uomini. Questo fatto d'armi
glorioso per il Piemonte, affrettò la pace conclusiva della
guerra di successione austriaca colla pace di Aquisgrana.
con la quale il Regno di Sardegna veniva ad avvantaggiarsi
di un notevole territorio e precisamente l'Alto Novarese,
Vigevano, l’Alto Po Pavese con Bobbio. Il pittore fiam
mingo Giacinto La Pegna d lasciò un’incisione in rame
della celebre battaglia, eseguita in Roma nel
1754
.
Vedi:
B
ollea
,
Storia di Bricherasio.
ASSISI (Via).
In borgata Madonna di Campagna, a sinistra
della ferrovia di Lanzo, dopo via Belgirate.
Città dell'Umbria, già fiorente Municipio romano, ai
piedi del monte Asi, patria di San Francesco e di Santa
Chiara che nel 1212 vi fondava l ordine delle Clarisse,
costruita su uno sprone del calcareo M. Subtsto (1390 m.).
Non ha industrie se non locali (ferro battuto, ceramiche,
ricami) ; dà fama alla città per essere la patria di San Fran
cesco; qui vi ha sede la
Società internazionale di studi fran
cescani.
Ne scrisse R.
E lis e i,
Roma, 1916.
ASSUNCION (Via).
In regione Tetti Varrò, parallela 1
destra del viale Stupinigi, tra corso Sebastopoli
e
vie
Filadelfia.
Capitale della Repubblica del Paraguay, che si dovrebbe
scrivere con un solo
esse,
nell'America meridionale, sulla
sinistra del fiume omonimo. Venne fondata nel 1535 dagl
Spagnuoli. È il centro della vita politica ed economica del
Paraguay. Ha un porto fluviale ben attrezzato. Asuncioa
è anche un centro culturale: ha un'università (con due sole
Facoltà), un grande giardino botanico, musei e biblioteche.
Da Asuncion si esporta erba matè, tabacco, legname, zuc
chero, ecc.
ASTI (Via).
Tersa a sinistra di via Villa della Regina.
Città del Piemonte in Provincia di Alessandria, sulla
ferrovia Torino-Alessandria. Fondata dai Liguri, poi colonia
romana col nome di
Asta Pompeia.
Baluardo delle libertà
durante il periodo comunale, fu distrutta dal Barbarossa.
La campagna dell'Astigiano dà un ottimo vino (Asti spu
mante), commercio di seta e di bozzoli. Famoso è il
palio
che vi si corre ogni anno per la festa di
S.
Secondo (29 mano).
Patria deU'Alfieri, a cui Asti ha elevato un monumenta
È anche da ricordare il Palazzo Alfieri.
AVELLINO (Via).
Ottava via a destra del corso Regina Mar
gherita, oltre la ferrovia di Milano.
Città della Campania,
alle falde del Monte Ver
gine
(Mons Partenius),
ca
poluogo di Provincia, l’an
tica
Abellinum
che appar
tenne originariamente al
Sannio Irpino. La Provincia
che porta il suo nome è
costituita dal territorio oc
cupato dagli antichi
Irpini,
che d is c en d e v an o
dalle
razze Sabelliche,
dai Sabini
o Sanniti,
che avevano ori
gine dagli
Italici, appar
tenenti alla grande
famiglia
Indo -
Europea. Conserva
insigni
monumenti.
Vedi F.
S
candone
,
Storia di Avellino,
Napoli, 1905.
AVET GIACINTO FEDELE (Via).
Tersa a
sinistra
del
corso Principe Oddone.
Nato a Moutiers il 24 aprile 1788, nominato senatore a
Chambéry, poi consigliere di Stato: col Cibrario stipulò il
trattato sulla proprietà artistica del 22 maggio 1842.
Creato
Conte nel 1829. resse la grande cancelleria e il dicastero di
grazia giustizia e affari ecclesiastici; poco più innanzi (1843)
primo segretario di Stato per gli affari eixlfniastici di
graria
e giustizia. Ministro fino al 1848, sottoscrisse
lo
Statato,
unico fra i sottoscrittori dell’atto memorando che
non
ve
nisse creato Senatore. Morì nel 1835.
Di lui si ha a stampa
VEloge historique d’Antoine Fabro
(Chambéry, 1824) e il
Rendiconto delTAmmimstrasione detta
giustizia civile e commerciale dell'anno 1845
(Tafino, 1843).
AVEZZANA GIUSEPPE (Via).
Seconda » dèstra di ria
Pier Cario Boggio.
Generale e uomo politico nato ad
1789
a Chieri.
ani-
dato
eoo Napoleone: dopo la ma cadati
passò
a d 'a e r a t»
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