

VIE, P I AZZE E CORSI DI TORINO I LLUSTRATI
sardo, partecipando ai moti del 1821. Condannato a morte
passò in Spagna, ma fatto prigioniero dai Francesi, venne
deportato in America; fuggito nel Messico fu a capo del
partito liberale. Concessa nel 1848 l’amnistia ritornò in
Italia e l’anno dopo col Marchio e col Reta diresse i moti
di Genova repressi dal Lamarmnra. Prese quindi parte aìla
difesa di Roma, ma caduta la Repubblica romana ritornò
in America dove rimase fino al 1860; poi nuovamente in
Italia dove combattè col grado di generale al Volturno
(1860), nel Trentino (1866) e l'anno dopo a Mentana. Fu
deputato per tre legislature, presidente dell’associazione
deintalia irredenta. Morì a Roma nel 1879. Chieri gli de
dicò due lapidi.
Per maggiori notizie si veda N. F r a n c o n e ,
Giuseppe
Avezzana,
Chieri,
1897
.
AVIGLIANA (Via).
Seconda a sinistra del corso Inghilterra.
Comune a circa 26 chilometri da Torino, sulla linea
ferroviaria Torino-Rardonecchia. Dà il nome a due laghetti
che distano dal paese poco più di un chilometro: l’uno di
San Bartolomeo, l’altro della Madonna che riceve le acque
del primo. Nelle vicinanze sorgono gli edifici (Iella
Società
Italiana dinamite Nobel.
Presso il lago della Madonna vi
ha l’ex-convento dei Cappuccini nella cui chiesa si ammi
rano quadri del Caravaggio, di Lionello Spada, del Durer.
Avigliana diede i natali a Umberto II, Amedeo V II il
Conte Rosso e a Norberto Rosa.
Vedi:
P.
P l a c i d o B a c c o ,
Cenni storici su A vigliano e
Susa,
Susa. tip. Gatti, 1881. in-8°, voi. II.
AVOGADRO AMEDEO (Via).
Prima a destra del corso
Vittorio Emanuele II, oltre il corso Galileo Ferraris.
Amedeo Avogadro, Conte di Quaregna, nacque a Torino
il 9 agosto 1776 e vi morì nel 1856; fu fisico insigne, al
ternò le sue ricerche con lo studio delle leggi. Infatti a
vent’anni si laureava in giurisprudenza, ma attratto dagli
studi matematici e naturali, si dedicò all'insegnamento della
fisica e della filosofia. Nel biennio 1820-1822 insegnò al-
l’Ateneo di Torino, ma soppressa la cattedra in seguito ai
moti del '21, ritornò alla magistratura, ma nel 1833 venne
richiamato alla cattedra all’Università e qui insegnò fino
al 1850. 11 lavoro a cui maggiormente affida il suo nome
e che servì più tardi a creare le basi della chimica moderna
è quello pubblicato nel 1811 sul • Journal de physique »,
Saggio di un modo di determinare le masse relative delle
molecole elementari de' corpi e le proporzioni secondo cui
esse entrano in queste combinationi.
Da lui prende il nome
la legge fìsica che i gaz a pari condizione di pressione e di
temperatura contengono ugual numero di molecole.
Un busto in bronzo, opera dello scultore Canonica, fu
innalzato nel giardino del Mastio della Cittadella, nel 1911,
con la seguente epigrafe: «Ad - Amedeo Avogadro - cento
anni dopo la scoperta - della sua legge - chimici e fisici
d ’ogni nazione - 1811-1911 ».
AVONDO VITTORIO (Via).
Parallela a destra dello stra
done di Settimo, presso la ex-barriera daziaria.
Pittore paesista, nato a Torino nel 1836, quivi morto
nel 1910. Fu alunno del Calàme a Ginevra: più tardi a Roma;
suo sogno era di creare in Piemonte e per il Piemonte un
paesaggio tipico; ebbe tecnica varia, ma sempre acuta:
finezza e delicatezza sono le doti dei suoi paesaggi che fanno
di lui il pittore della quiete, del mistero e della solitudine.
Le sue tele su la campagna romana sono molto apprezzate.
Esperto architetto, restaurò e illustrò il Castello d’Is-
sogne in Val d ’Aosta, che aveva comperato nel 1870, e che
poi volle donare con rara munificenza allo Stato, perfezio
nando più tardi il dono alla sua morte, con un lascito di
200.000 lire per acquisto di opere d'arte.
Vedi: E.
T h o v e z ,
L ’opera pittorica di Vittorio Avondo,
T o rin o ,
1912.
AZUNI DOMENICO ALBERTO (Via).
In borgata Lucento,
a destra della strada di Pianezza, poco prima del congiun
gimento con quella di Lucento.
Nato a Sassari il 3 agosto 1749, morto a Caglin” il
23 gennaio 1827, storico e scrittore di diritto maritu.
Napoleone lo incaricò di compilare la parte del Codice di
commercio che concerne il diritto e il commercio marit
timo. Coprì alte cariche nella magistratura a Genova e a
Cagliari. Di lui si ha un
Dizionario universale ragionato
della giurisprudenza mercantile
(1786-88) e molte e apprez
zate pubblicazioni fra cui il
Sistema universale del diritto
marittimo dell’Europa
(1795). Amico di V. Monti, pubblicò
le
Observations sur le poime du Bard de la foret noire
(Ge
nova. 1807). Amò profondamente la sua isola di cui fu il
primo a dare una compiuta illustrazione. I suoi manoscritti
giacciono nella biblioteca della Università di
Sassari.
Vedi: P.
T o l a ,
Vita di Domenico Azuni,
Genova,
1862.
Gi-Bus.