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ed autorevole, capace di creare una com­

patta solidarietà nazionale.

L’on. Acerbo ha riassunto tutta la gran­

de opera di ricostruzione politica, morale,

sociale, giuridica ed economica compiuta

dal Fascismo in sette anni di dura ed ani­

mosa lotta e fatica ricordando come, a com­

pimento di tutto il nuovo ordine di senti­

menti e di attività, l’ Italia fascista si è le­

vata ad affermare il classico principio roma­

no. della chiarezza, dell’ordine e dell’au­

torità, l ’idea dello Stato come fonte esclu­

siva del diritto, della potenza come fine Hel­

lo Stato, e l’idea della vita come insegna

religiosa e civile.

Grave, arduo e lungo è ancora il cam­

mino che si deve percorrere, ma la mèta

è sicura poiché l'Italia è la più compatta,

la più dinamica e la più unitaria fra le

grandi Nazioni del mondo, e poiché il po­

polo ha veramente fiducia nel suo grande

Capo e nell’idea fascista, che rappresenta

la missione del passato, riproposta per la

conquista dell’avvenire.

Una possente ovazione ha accolto la

chiusa del poderoso discorso del Ministro.

Subito dopo S. E. Acerbo accompagnato

da S. E. il Prefetto, dal Segretario Federa­

le. dal Podestà e da tutte le altre autorità è

sceso nella piazza per passare in rassegna

1 imponente massa di organizzati. Prima

della rivista ha avuto luogo l’inaugurazio­

ne e la benedizione dei nuovi gagliardetti

dei gruppi rionali cittadini. In seguito il Mi­

nistro ha percorso lentamente i fronti di

schieramento, fatto segno a vibranti mani­

festazioni di entusiasmo, recandosi, di poi,

nella saletta di portineria di Palazzo Reale

a firmare il registro in atto di omaggio al

Principe di Piemonte.

Tutte le forze cittadine e provinciali, su­

bito dopo, secondo le disposizioni impartite

dal Segretario Federale, prima di far ritor­

no alle rispettive sedi, hanno reso omaggio

al Principe di Piemonte, sfilando dinanzi al

Palazzo Reale.

Dopo la cerimonia di piazza Castello

S. E. Acerbo, accompagnato dalle autorità

si è recato ad inaugurare le principali opere

compiute nell’anno settimo della Rivolu­

zione fascista, opere thè elenchiamo in altra

parte della rassegna.

S. E . li M inistro A cerbo p a u a in rauegna le schiere fasciste a lia tin e - (KototitSe cumm

Gl.nl.mr

)