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nostre furono quest’anno tanto stremate

dalle esigenze delle Biblioteche Municipali,

le cui tenuissime riforme addossarono al

Consorzio la spesa di parecchie migliaia di

lire, che poco o punto si potè venire in aiuto

a quelle voci di soccorso. Tuttavia si die­

dero libri a sconti fantastici, e si accetta­

rono pagamenti rateali.

Qualche bene ne venne, a giudicare dalle

domande che continuarono, con richiami a

quanto fecero ed ottennero altre scuole e

altri circoli diocesani.

Per ben due volte scrivemmo al Ministero

dell’istruzione, per ottenere, nei limiti con­

sentiti dal bilancio ministeriale, un sussidio

iti prò’ delle scolette povere : ma nulla

abbiamo potuto ottenere. Certi casi, per

altro, ci parvero di importanza, di significato

così eccezionali, che non potemmo esimerci

dal prenderli in considerazione, come fa­

cemmo, per esempio, e largamente, per il

« Dopo lavoro dell’Associazione Italiana di

Beneficenza a Serajevo » e per la « Casa

degli Italiani a Zurigo ».

Per queste stesse ragioni morali, si con­

tinuò a soddisfare, sempre nei limiti del

possibile, le richieste pervenute dai paesi

situati in terre redente, per i quali una te­

nuissima somma rimaneva di un assegno

fattoci, a tale scopo, tempo fa dal Ministero

appunto delle Tenre Redente. La rimanenza

dell’assegno è un pretesto per la nostra co­

scienza di amministratori, che si salvano

ccsì in parte dal rimorso di provocare uno

sbilancio, ed evitano d’altra parte il rimpro­

vero assa’ più acerbo che si leverebbe dalle

anime loro di italiani e di fascisti, quando

fossero stati sordi alla voce della Patria.

Oh se leggeste queste domande che san di

lacrime ! Noi stessi, temprati a queste ango-

scie, non possiamo scorrere quelle righe

senza commozione ; e vorremmo che la no­

stra voce tonasse all’orecchio di compatrioti

e di concittadini, ricchi di sostanze, che se

ne vanno talvolta in fumo nei forzieri ban­

cari, mentre una tenuissima parte salverebbe

forse contrasti e dolori nel futuro, sempre

deprecabili, e che non sempre si giunge ad

evitare. Voi non avete idea della lotta che

lassù si combatte : se tutti fossero convinti

che un libro talvolta può far più strada d ’un

fucile, ben altri sarebbero gli aiuti dati al

Consorzio per la sua battaglia, ben altre

le forze che si potrebbero opporre a tutte le

associazioni pangermaniche e panslaviste

che infestano le terre di frontiera e turbano

spesso i nostri sonni.

A mostrarvi che non esagero, citerò solo

un nome e poche cifre : il nome è Bressa­

none : la Direzione didattica della città scon­

giura per l ’invio di una Biblioteca, che possa

servire per le scuole sue : — 4 seconde, 4

terze, 4 quarte, due c *- « un corso inte­

grativo : biblioteca cui tutti possano attin­

gere, anche gli alunni che non vanno più a

scuola, e costituiscono il fulcro della popo­

lazione avvenire : chiede inoltre 26 piccole

biblioteche per 26 piccole scuole dei 26 Co­

muni del circolo. A occhio e croce questi

libri costano al Consorzio, scontati ben

inteso, intorno a L. 5000. Ora quel residuo,

di cui dissi più sopra, era costituito in prin­

cipio d ’anno da L. 1100. E pure abbiamo

risposto affermativamente, ed è già fatta da

tempo la prima spedizione.

Del resto il numero dei volumi che anda­

rono quest’anno in giro pel mondo partendo

da questo Consorzio, è abbastanza consi­

derevole : essi sommano a 37.120.

Avendo inteso dai giornali di un con­

gresso Internazionale per Biblioteche da te­

nersi in Roma nel giugno prossimo venturo,

la Presidenza scrisse alla Direzione dell’Uf-

ficio Accademie e Biblioteche d ’ Italia, al

Ministero della Pubblica Istruzione, sia per

avere informazioni, sia per comunicargli che

al nostro Consiglio Direttivo sarebbe cosa

gradita, se al Consorzio, che ha tante Biblio