

se ciò, che si nascondeva sotto il velame del*
li versi strani e scrisse al maestro una lettera
un po’ vivace (83), la quale produsse il suo
effetto. Il Porpora fu puntuale sì nello spe
dire il suo lavoro, che nel venire a Torino,
ove, come al solito, suonò il cembalo in or
chestra durante le rappresentazioni del suo
Poro,
che gli venne pagato centotrenta lui
gi da trentadue paoli. La prima opera era
stata
YEzio
del Metastasio con musica del
maestro Riccardo Broschi, napoletano, mae
stro di cappella onorario del Principe di Ca
rignano.
Avviene di rado, specialmente ai tempi
nostri, che un’artista da teatro, per quanto
celeberrima, arrivi alla piazza munita di
una commendatizia specialissima conces
sale da un altissimo prelato. Questo fatto
accadde precisamente in Torino nel dicem
bre del 1731. La signora Vittoria Tesi-Tra-
montini, che il Quadrio nella sua
Storia e
Ragione d’ogni poesia,
dice « celebre ron-
tralto fiorentina al servizio del Duca di Par
ma » scritturata al teatro Regio per cantare
nel
Catone in Vtica,
di Giovanni Adolfo
Hasse, detto il Sassone, e nella
Merope
del
Broschi, era latrice di una lettera autogra
fa di raccomandazione, che l’arcivescovo di
Bologna, il cardinale Prospero Lamberti
ni (84) scriveva al marchese Ferrerò d 'O r
niea, primo ministro.
La morte del re abdicatario, Vittorio
Amedeo II, avvenuta nell’anno 1732, pose
termine ad un dramma doloroso, di cui il
rumore delle feste e dei divertimenti non
era sufficiente per soffocare e per masche
rare Io svolgimento. In omaggio alla me
moria di colui, che primo di sua famiglia
cinse la corona reale, «
furono sospesi tutti
gli spettacoli e pubbliche radunanze e li fo-
rastieri venuti pel carnovale si ritirarono
».
Così scrisse nelle sue memorie il cavaliere
Orioles (85)
La guerra scoppiata per la successione al
trono di Polonia, detta anche, secondo scri
ve il Goldoni, di Don Carlo, fu causa, che
la chiusura del teatro Regio si prolungasse
sino a tutto l’anno 1736. La riapertura eb
be luogo il ventisei dicembre di quell’anno
col
Demetrio
del maestro Geminiano Gia
comelli, maestro dire:tore della cappella del
Duca di Parma. A essa tenne dietro
VEume
ne
del Giay. Quest’opera fu pagata all’au
tore lire mille duecentocinquanta, coll’ob-
bligo della concertazione e dell’esecuzione
al cembalo in orchestra (86). In primavera
co\YOlimpiade
del Metastasio, musicata da
Ferdinando Brivio, milanese, si ebbe una
breve stagione in occasione delle nozze
del re Carlo Emanuele colla principessa Eli-
cagionata dalle tempeste e dalla pioggia stala pel passalo
ja la li alle sue opere, od a qualche altro motivo. La verità
sta. che a 30 di settembre ì parlilo detto atto e sotto li
14 del corrente gli altri due e giova sperare, che prima le
capiti questa nostra avremo la consolazione d’intendere la
ricevuta del primo.
« Intanto Le rinnoviamo in memoria, che Le corre l’ob
bh\’o di fai
n per tutta la metà d i dicembre il
primo allo ed a lei di ritrovaroisi per la festa del Natale.
« Speriamo la sua rara abilità si farà sempre più cono
scere e distinguere in questo R. Teatro e mentre atten
diamo sue nuove etc ». (Arch. Municip. di Torino. Carte
delle N. S. di Cavalieri).
(84) « In occasione che viene a recitare nel teatro d i co-
testa Reai Corte la Signora Vittoria Tesi, accompagnala
dal Signor Giacomo Tramontini, suo consorte m i ha
espresso di ambire sopra ogni altra cosa il vantaggio e la
gloria d’esser favorita e proietta da V. Eccellenza. A
questo effetto appunto conoscendo io molto giuste le sue
premure mi prendo la libertà di accompagnarla con le
mie pregando con egual rispetto ed efficacia l’E. V. a
coler essere liberale sì all'ano come altaltra del suo va
lidissimo patrocinio, del quale spero li troverò meritevoli
per le loro ottime qualità e per la virtù della donna, che
raccomando alla sua generosa assistenza, lo perà, che
sarò a parte delle grazie che V. E. degnerà d"impartirgli,
avrò anche Vobbligo d i corrispondere alla benignità sua
con far sempre con la mia attenzione et osservanza verso
li suoi stimatissimi comandamenti ed alTE. V . bacio per
fino di vero cuore le mani alle quali con rossore porgo le
mie suppliche riconoscendo essere troppo frequenti.
• D i V. E.
« Bologna, 29 nov. 1731.
« P.o Cardinale L
à
MBERTINI ».
Sig. Marchese D'Ormea segretario di Stato del Re di
Sardegna. Torino — Loc. cit. Lettere Miniatri Roma ad
ann. Il Cardinale Lambertini al Miniatro.
(85) Biblioteca di S. M. Torino. Memorie del Cavaliere
Oriolea.
(86) Nell'anno succeasivo, 1738, il Giay venne nomi
nato da re Carlo Emanuele 111 Maestro di C»pp»1U