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vorevoli, perchè tale sport si espandesse.

Nel 1883 a Fenestrelle per una lanciata

di colombi il Ministro della Guerra conces­

se una grande medaglia d’oro alla Società

colombicultori di Modena.

Nel 1884 le colombaie militari presero

parte all'Esposizione generale italiana di

Torino con colombi, con suppellettili e con

un piccolo colombaio avente due diversi si­

stemi di nidificazione.

11 3 giugno del 1884 la Commissione ge­

nerale dell’Esposizione predetta indisse una

lanciata di 30 colombi appartenenti pile

cinque colombaie militari esposte.

Nel 1886 la Società Zootecnica di Torino

avente per presidente il conte Morelli in­

disse pel 3 agosto dello stesso anno la pri­

ma gara nazionale con colombi viaggiatori.

1 giornali

VItalia Militare

dell’ I l agosto

1886 ed il

Popolo Romano

del 23 agosto

1886 ne riferirono ampiamente sull’orga­

nizzazione di detta gara e sulla aggiudica­

zione dei premi.

In Italia la prima società colombofila fu

fondata a Modena, ove la colombicultura

era già antica, nel 1872 ; a Firenze nel 1877

(la prima società di colombi viaggiatori) di

cui fu presidente proprio un torinese, Au­

gusto Qonin, versatissimo negli studi agrari

ed ornitologici, il quale diede a mezzo del

giornale

La vita di campagna

grande pub­

blicità alla nuova istituzione. In appresso le

società fiorirono ovunque specie nell’Emilia.

A Torino solo nel 1912 venne istituita la

prima società « La Torinese », sotto gli au­

spici del compianto dottor Sacerdoti di Mo­

dena, e nel 1927 la seconda detta «Piemon­

tese ».

Essendo stato riconosciuto in Germania

che il colombo era un efficace ausiliatore del

servizio militare di corrispondenza aerea,

l ’Italia diede opera all’istituzione della pri­

ma colombaia militare in seguito però alla

iniziativa privata, interamente personale,

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dell’allora (1876) tenente Malagoli. Dopo

gli esperimenti eseguiti alle grandi manovre

dell’Umbria del 1882, i quali vinsero l ’esi­

tazione degli uni e l’incredulità degli altri,

fu presa la definitiva risoluzione di impian­

tare tale servizio accogliendo un disegno atto

a dotare la Penisola di una rete completa di

colombi. E così vennero fondate colombaie

militari nelle città fortificate del continente,

nei forti di sbarramento alpino, nelle isole

di Sicilia e Sardegna e finalmente nei pos­

sedimenti africani.

Nel Piemonte la prima colombaia militare

fu fondata ad Alessandria, indi a Fenestrel­

le, Exilles, Cuneo, Nava, Vinadio, Mon-

cenisio, Colle di Tenda, Bard; alcune di

queste furono però da tempo soppresse. A

Torino fu costituita nel 1920 nella caserma

Arimondi. Sono poi di recentissima fonda­

zione le colombaie di Novara, Aosta, Susa.

Se questi due riflessi, cioè allevamento

del colombo

: colombofilo, si riferi­

scono alla città ; anche le considerazioni sul­

la campagna ci lasciano adito alla conferma

del poco amore su l’animale da cortile di

cui ci stiamo occupando.

E così nella regione Torinese e paesi limi­

trofi a differenza di altre regioni, mancava­

no famiglie della buona borghesia, proprie­

tarie od affittuarie delle cascine, che vives­

sero tranquille una gran parte dell’anno nel­

la campagna e che insegnassero al contadi­

no — lavoratore esclusivo della terra — ogni

mezzo pratico e scientifico per essere que­

sta bonificata nella sua integrità. E precisa-

mente l ’adozione di metodi moderni di con­

cimazione, la coltivazione di nuove pian­

te selezionate, il controllo delle sementi, lo

allevamento razionale degli animali agricoli

dando così l ’esempio della più bella virtù

domestica rurale.

Ove l ’azione colturale della terra con pro­

paganda e coll’esempio era curata si ebbero

invece innegabilmente dei bonissimi risul­

i