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chezze al prestito necessario per provvedere

allo Stato, al fine di evitare la famina gene­

rale » (24).

4. - Formatasi nel mese di luglio, d’ordine

del Duca, una « Giunta di annona » per esa­

minare i progetti presentati, la soluzione defi­

nitiva di una « Società annonaria » passò at­

traverso varie e spesso movimentate fasi. Si

pensò dapprima di ordinare un'incetta di set-

tantacinque mila sacchi di grano, che si sup­

poneva fosse la quantità venduta dai panat-

tieri di Torino in un anno. A tale scopo si

pensò di influire su la città di Torino affinchè

prendesse a prestito una somma di 600.000

lire all’ interesse del 5 % con la erezione di un

monte. I panattieri sarebbero stati obbligati

a servirsi esclusivamente di questo grano pa­

gando alla città il prezzo fissato in funzione

della « comune >• delle mercuriali dei grani, e

si sarebbe proibito nel contempo l’entrata del

pane forestiero onde evitare ogni possibile con­

correnza a quello municipale.

Il progetto incontrò non poche opposizioni

in seno alla Giunta di annona tanto più che si

pensava che un acquisto non frazionato e di­

stribuito nel trmpo di rilevanti quantità di

grani nei mesi di luglio e agosto ne avrebbe

accresciuto il prezzo, il quale sarebbe poi dimi­

nuito dopo gli acquisti, dando luogo così ad

uno squilibrio fra il prezzo del pane e quello

del grano, a tutto danno « del pubblico, dei pre-

stinari e della gabella >• (25). Questo progetto

venne poi modificato in quello dell’erezione di

un « Banco granatico », il quale servisse a far

fronte ai bisogni e alle scorte dei panattieri,

banco che doveva formarsi con l’aiuto di una

compagnia o società « di persone di probità,

sperienza di credito e responsabili » e me­

diante il versamento annuale di una somma

da destinarsi appunto all’acquisto dei grani.

La società doveva avere la durata di sei anni,

e il municipio di Torino doveva provvedersi

dei fondi per gli acquisti da farsi nei mesi di

luglio, agosto e settembre.

Particolare assai importante: i panattieri

obbligati ad acquistare, ad un prezzo preven­

tivamente stabilito, il grano presso questo

« Banco granatico ' che ne accentrava gli am­

massi. dovevano essere ridotti ad un numero

fisso. Il tre per cento degli utili venivano devo­

luti dagli amministratori del banco a favore

della città « da convertirsi a beneficio del­

l'ospedale della carità 1(26).

A N T O N IO FOSSATI

(1) Cfr. I). (.«RITTI.

Storia dei Kegnn di

I

ittorio im itini II.

F im u f. 1863. pac. 61.

(2) Cfr. Ili buIn.

Raccolta per ordine di materia delle leggi. cioè

editti, patenti, manifesti, ecc.. emanati negli Stali di Terra)erma sino

alTH dicembre

1798

dai Sovrani della

R.

i

a*a di Savoia.

Turino,

voi. 12. pane. .14. (irra l'opera «volta dal Piemonte nrl rampo cari­

tativo. negli anni >u«»eguenti. cfr. A. l i»««TI.

I l pensiero r la politica

sociale di (um ilio (arou r.

rdilo da: l_a Federazione fa*ri»ta del

("■onunercio della Provincia di Torino. 1932. cap. I.

(3) Cfr. AndRF.a Gl EYARRK.

I.a mendici'à sbandita col torreni-

mento de' pareri.

Torino. Gianfranco Mairr»«r. MDCCXVII. Studio

drdicato a Vittorio Amedeo II la cui opera ■«ara la fortezza

e

l'antimuro incpugnahilc a difesa dei «uoi Stati contro a tutti i

-noi nemici . Op. cit.. V ili.

(4) Cfr. 0 . SACCHI.

Istituti di beneficenza a Torino.

Società tirili

editori degli «Annali l nivcreali . Milano. 1835.

(5) Cfr. A. FOS*ATI.

Pagine di storia economica sabauda.

Torino.

<Giappichelli. 1940. «aggio IV.

(

6

) Cfr. G. Prato.

La rifa economica in Piemonte a mezzo del

secolo X I I I I .

Torino. 1908. Docnmcnti finanziari degli Stai’ della

monarchia piemontese, voi. I. pag. 46.".

(7) Cfr. A. Fossati.

Il pensiero economico del

<

-onU Ginn Fran­

cesco Galeoni Mapiame.

Torino. R. Depntaz. Subalpina di Storia

Patria, voi. CLVIII. 1936. cap. II.

(

8

) Cfr. G. Prato.

Il costo della guerra di successione Spugnala

e le

«pese

pubbliche in Piemonte,

dal 1700 al 1713. Torino. Bocca.

1908. pag. 221.

(9; Cfr. A. r ' w i i i . "mmr »■ if a ii

muimmcs

iatiaa».. **§►. . il..

p d iim .

(19) Cfr. G. \\TOMO Palazzo. M

gautrmo e della Ragion reca di

Sttto.

Napoli 1604

(11) Cfr. V. Gran lev a. M

gmrrns tirannico t

rapa. .Napoli IfclS.

(12)

Cfr.

C.

C, Citaccm. fi

jrimàfo.

Vu r i lé H .

(13) Cfr. F. \LRLRO«Tt.

La repubblica regia.

Bologna. 1627.

(14) Cfr. G. B.

S

e g n i

.

Trattato sopra la carestia e fame.

Holoena.

1602.

(15) Cfr. F.. MoraK',

Discorso intorno le carestie.

Koma. 1561.

(16)

C fr.

T.

C

a r b o n a r i

».

Il governatore politico e cristiano.

Fabriano. 162P.

(17) Cfr. V. I.l

NETTI.

Politica mercantile.

Napoli. 1630.

(18) Cfr. C.

Di

T A riA .

Trattato deWabbondanza.

Napoli. 1638.

ma «critto tin dal 1594.

(19)

I ’ .

C

o r r i

.

La concorrenza estera e gli antichi economisti ita­

liani.

Milano. Hocpii. 1884.

(20) Cfr Archivio di Stato di Torino. Se*. 1. Mal. Fcon. \nnona.

Mazzo I di addizione.

Istruzione per far venire in Piemonte grani ed

orzi dalle Puglie.

(21) Cfr. Vrehivio di Stato di Torino. Sei. I. Mal. Fcon. Vnnona.

Mazzo I di addizione.

Progetti economici per raccogliere dalla crusca

che

rendono i panatati per Talimentazione dei giumenti, libre

35

in

IO

di farina per

100

libre di detta

ith c i... ».

(22) Cfr. Vrchivio di Stato di Torino. Sri. I. Mat. Fcon. Annona.

Macao I di addizione.

Parere dei delegati sopra le disposizioni da dorsi

per smrenire alla pubbl ica necessiti del grano

».

(23)

D.

P k rrT .ro .

Lmr e I

ittorio Amedeo I I di Smrota.

in

Curio­

sità e ricerche di »toria subalpina ». voi. I. Torino. 1874. pag. 37.

(24) Cfr. .Archivio di Stato di Torino. S e t I. Mat. Fcon. Annona.

Mazzo I di addizione.

Parere dato a S. 4. R. di furilo thè partano le

leggi romrernenti i mezzi che pomono praticarsi nel rato di uno estremo

penuria com'i

T

imminente in fuetti Stati.

(25) Cfr. Architi» di Stai* di Torscc. !w . !. Ma*. E">s Awrw

Ma«— I di

uituiamr. Diverte memorie circa li magatimi pubblici di

gemmo per uoo dJU portatori ds fuetto

b a i

e borghi che S.

.4.

R. desi­

dererebbe che ti fonooeeo per il bemefino e per prevenire la carrttia.

(2*) Cfr. A n im o * Stato di Tona*. S a . I. M

i

L E

m

. A—— .