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rente mobilità e sragatezza

(Vertigine, Cinema).

Tutto un mondo pieno, compatto, profondo,

risonante di voci di tragedia e di esaltazione,

contrassegnato da accenti di reclusione e di spe­

ranza; un mondo fermo in un'aria attonita e

colorata

,

talora vivo soltanto perchè affidato al

linguaggio dei gesti qui si aduna e raccoglie.

E scoprendolo e rivelandolo attraverso le pagine

di questo libro è come si sia arricchita la nostra

capacità di comprensione della natura umana

ed il senso recondito e misterioso della vita ci

sia stato mostrato e proposto nella sua genuina

dimensione.

Con la ristampa di

Pesci rossi

(edizione

Vallecchi) Emilio Cecchi ci ripresenta i pro­

banti ed originari documenti del suo lungo lavoro.

La prima rivelazione

d'uno scrittore dai vi­

stosi umori, staccato dai

pretesti e dagli appigli

critici

,

da cui tuttavia

era pur possibile pro­

nosticare le direttive di

certi suoi sviluppi. La

prima serie di quei ca­

pricci e fantasie, saggi

e ritratti carichi d'una

festosa e riverberante e

pur dura e sottile fe li­

cità. frutto (Tun estro

sempre tenuto in per­

fetto dominio che col tempo e col tenace lavoro

si ampliarono e si schiarirono. \ìa quel che

è il repertorio essenziale dei suoi motivi, il

timbro e le inflessioni, le pieghe e gli anfratti

della sua scrittura si trovano già qui fissati e

consegnati

,

come un sicuro carattere personale a

cui sarà sempre necessario riferirsi. Per questo

ormai

è

universalmente ammessa I'importanza

di

Pesci rossi,

la sua funzione d'introduzione

e di chiave per tutta l'opera di Cecchi. Che

,

infatti

,

qui si rinviene già quel suo fermo stu­

pore mitico e laicizzante sulla forma e sulla na­

tura di certi animali. Quel suo moto d'animo

e di comprensione verso certi esseri, a prima vi­

sta

,

ordinari ed irrilevanti. Quella sua facoltà di

vedere e d'interpretare una città, un paesaggio

,

al di là dei dati delle apparenze, come il risul­

tato d'uno visione concreta ed immaginaria ad

un tempo. Quella sua virtù di svelare la poesia

non soltanto nei riflessi e nei barbagli deiToro;

ma nel grigiore e nella piattezza del terriccio.

Pesci rossi,

si sa. sono in gran parte una

raccolta di

«

elzeviri

»,

d'articoli, di

«

pezzi da

terza pagina. Ed anche in questo senso si pos­

sono considerare come tipici ed esemplari. Che

essi hanno avuto il merito d'inaugurare un ge­

nere\ o. meglio di nobilitarlo, di condurlo ad

un estremo grado d i perfezione e di finitezza.

La faccia della Terra —

voi. I di letture geo­

grafiche per la scuola media

è la più fresca

delle novità giunteci. Fresca

,

perchè finita di

stampare il 14 maggio per conto della Editrice

Libraria Italiana da Vincenzo Bona, ma fresca

sopratutto per la vena di limpida poesia che si

è saputo mantenere in ogni pagina.

Dedicato ai ragazzi della prima classe della

scuola media, il libro tiene nel massimo conto

le loro necessità in campo pedagogico e li guida

con intelligenza attraverso i continenti extra­

europei sottoponendo alla loro attenzione in

forme e modi originalissimi ed assai adatti per

non esser dimenticati

. usi,

costumi e caratteri­

stiche di ambiente. Ma non è del valore che può

avere il libro per la scuola che vogliamo par­

lare. V. Beonio Brocchieri ed E. Pagani hanno

in queste 480 pagine realizzato una raccolta che

incontrerà larghissime simpatie anche fr a i

grandi e che è augurabile abbia nel mondo

extrascolastico la diffusione che merita. Le no­

tizie essenziali raccolte nei prontuari

,

capitolo

per capitolo

,

inquadrano e riepilogano la ma­

teria e la rendono di consultazione assai p ra­

tica e sbrigativa.

Tutto quanto è stato patrimonio della nostra

prima giovinezza assetata di letture

,

ritorna a

noi in queste pagine che fanno incontrare con

Marco Polo

,

Toddi, Barzini. Tucci

,

Kipling

,

Appelius. Gozzano. Simoni. Tommaselli

,

Bene­

detti e ti presentano le loro prose richiamate al­

l'esatto valore istruttivo che hanno sempre avuto

ma che non avevi scoperto ed inserite in un

quadro generale che ne rende più evidente la

perfezione di tocco e la forza raffigurativa. Per­

sino il Duca degli Abruzzi. Italo Balbo

,

Fran­

cesco de Pinedo ti guidano qui con i loro scritti

attraverso terre e genti.

La parte espositiva e quella antologica si

fondono con piena continuità di significato e di

gusto dando all'opera una omogeneità narrativa

che rende gradevolissima la lettura del volume

dal quale ritrai una visione geniale e lampeg­

giante di popoli e paesi visti nella loro più

schietta realtà.

Solo da chi l'insegnamento professa e del

viaggiare in tutti i continenti e su tutti i mari

f a la sua seconda ragion di vita

,

solo da chi ha,

quindi, una insuperabile esperienza pratica

,

ci

poteva essere offerta un'opera

così

organica

nella frammentarietà di una antologia.

Veditore ed il tipografo hanno compre

so

appieno U valore di originalità della pubblica­

zion i ed hanno arditamente tentato di appor­

tare a questa originalità il laro contributo. Una

impaginazione spigliata ed inconsueta per libri

scolastici

,

la colorazione delle zincografie che

varia in ogni sedicesimo e la ricchezza dei carat­

teri impiegati

sono

altrettanti titoli di merita

che desideriamo rilevare e segnalare.

%.

GATTO

EMILIO CECCHI

P E S C I

R O S S I

■ D O V A

E D I Z I O N E

m rut** di

GIUSEPPE DE IO BEK TIS

V A L L E C C H I