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L I

B

R

I

Corrado Alvaro di questi recentissimi rac­

conti,

Incontri d'amore

(edizione Bompiani)

è

/’

Alvaro che. attraverso un lento ed assiduo

lavoro. ha jatto precipitare ed ha stabilizzato le

proprie esperienze.

Sfa

ha. in pari tempo, più

nettamente delineato e concretato i caratteri della

sua

Jisonomia. Soprattutto quella sua partico­

lare qualità di creatore d'atmosfere, quella sua

quasi svagata e pur integra tessitura sonora,

d'echi e d'immagini, intorno alla sostanza umana

dei suoi temi, che ha il valore, l'incisività e la

leggerezza d'un disteso contrappunto. Al para­

gone con certi altri suoi racconti forse qui i toni

ci appaiono meno rialzati e più ingrigiti ; meno

staccati e spiccanti e più fusi, e ribaltati su un

tersante di parchi riflessi. Ma si pensi alVat­

tuale sobrietà e giustezza d'impasto. Alla cor­

rente di sentimenti e di sensazioni che sempre

corrono come un calmo e tiepido vento la pagina,

ai trapassi ed ai ritorni dallefigure al paesaggio

una spola che mai non s'arresta

e che

permea gli uomini, le cose d'un identico brivi-

dente fluido vitale.

La memoria, il richiamo della memoria e del

passato ha in Alvaro, con quanto di trasfigu­

rato. d'esaltante e di rinnovatore ha sempre il

ricordo, una funzione preminente. Ed è in virtù

di questo schermo ed influsso che gli atti,

i

gesti,

gli stessi istinti dei personaggi diventano, attra­

verso la lontananza del tempo, termini ed espres­

sioni di una proiezione mistica. Fermi in uno

spazio che non ha bisogno di localizzazioni e di

riferimenti.

Con tale impegno di stile e con tanta copia

e vastità di risonanze, con tanta gremita ed

acuta capacità introspettiva si intende facil­

mente come Alvaro abbiafrantumato e rinnovato

lo schema del racconto. A lui bastano poche note

ed appigli realistici, stati d'animo più che si­

tuazioni, momenti più che dati e sviluppi e

progressi d'azioni esterne. E si veda come con

questi minimi spunti ed addentellati, in altri

scrittori forse soltanto sufficienti a dare Vavvio

aUa narrazione, egli impianti solidamente i suoi

racconti. Li riempia d'urta vita tutta interna,

velata, vorremmo dire sottaciuta; in cui un

gesto, un atteggiamento, un'ombra di sorriso,

un richiamo della memoria hanno il valore, su­

perano il valore di un disteso panorama di

avvenimenti. Appare così chiaro come si debba

a questa sua prestigiosa facoltà d'evocazione la

possibilità di far coagulare in fatto, in motivo

fantastico il semplice rilievo fisico d'una rosso-

migliamo

(Sva figlia) • T

impaciarne momento

deWabbandono di una donna

(Icariani).

Op­

pure come Alvaro posoa, con la sma puntualità

attenta ed accorta interpretare il mondo ed i

sentimenti di certi insetti inebriati sull'orlo di

un piattino colmo di caffè

(L'orgia)

o svelare

lafragile e segreta e quasi perenne vita di un'an­

tichissima anfora pescata in fondo al mare

(Duemila anni).

Il

suo procedimento è, dunque, soprattutto

affocato, sotterraneo, interiore; e quanto vi par­

tecipa di fatti o d'ambiente è risospinto e ripor­

tato sull'unità di questo confronto e misura.

Così che anche quando

un tema pare acquisti

un ritmo spiegato, am­

piezza di sviluppo, pare

_______________

si nutra di avvenimenti

(La cavalla nera, Cesa-

INCONTRI

rino è grande)

si av-

D’AMO R E

verte sempre la densa

trama copt,m che Alva­

ro vi costruisce, allun­

gando ed avvolgendo ed,

in apparenza, disper­

dendo i capi della sua

tessitura; e sempre ri­

prendendoli e dominan­

doli anche quando sem­

brano avviati per le più

disorientanti direzioni.

Si ha Vimpressione, la sensazione di un nascosto,

<Tun sordo ronzio d'alveare, in cui stormi d'api

attendono, in segreti bugni, alla loro estrosa ed

ordinata fatica.

Gli spunti, i motivi in questa folta raccolta di

racconti, trascelti attraverso un decennio d'atti­

vità, variano e s'intrecciano. Variano pure i

modi e le visuali e gli angoli delle sue rappre­

sentazioni; naturalmente sul fondo stabile e

fermo ed ormai maturato della sua natura.

Sicché si ha una completa gamma e repertorio

dei suoi temi, e della sua maniera di lavorarli

e d'ispiravvisi. Una ricca successione d'argo­

menti e di tipi che va dalla nettezza precisa e

sagomata di certe sue figure, mosse da una molla

die ne anima, ad un tratto, lo scolto paradossale

e liberatore

(Caba, Tempesta),

alla complessità

schiva di personaggi come

II ragazzo solitario,

assurto quasi a simbolo

<f

una età e d'un paese;

alla morbidità attonita e stupefatta di certe fi­

gure

(L'idolo) •

di certi ambienti e tipi femmi­

nili

(I fiori dei conventi).

A proposito

,

anzi

,

si

noti come Alvaro si serva di quella suo echeg­

giante e vibratile sensibilità per rappresentarci

alcune donne, i pensieri ed i sentimenti di al­

cune donne, i loro riflessi e suggestioni nella

partUoImriti di date circostanze ed

aniiarti

con un rilievo dùoro e netto pur netTappo-

m