Table of Contents Table of Contents
Previous Page  414 / 1325 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 414 / 1325 Next Page
Page Background

A N T O N I O M O N T I

rr\

'

f

L A B O N I F I C A

D E L I / A G R O

H O A l A N O

X J E 1 .A L O T T A

N T R O L A

L

A R I A

\ \ 1 l >\ II» l OKI » \ M .V V

IW t

V II I S '

\|\

vano così bene la nostra gioia, la nostra pu­

rezza. la speranza di nuovi trionfi •>.

E a Torino egli visse la sua attività di uomo

di Stato apprezzato da Cavour e stimato da

tutti: fu Ministro di Agricoltura e Commercio,

poi deputato dei Collegi di Arona e di Intra;

nel 1860 venne nominato Senatore; occupò

inoltre la carica di Governatore della Valtel­

lina e fu Prefetto di Bergamo, Palermo, Pisa

e Venezia.

Nel frattempo egli vedeva attuato il sogno

della sua gioventù per il quale aveva tanto

combattuto e sofferto: l'unità d'Italia.

Prese parte a tutte le campagne per l’indi­

pendenza meritandosi l'Ordine Militare di Sa­

voia e due medaglie d'argento al Valor Mili­

tare. Sul suo petto inoltre brillavano due

medaglie d'oro al Valor Civile, una per l'abne­

gazione dimostrata durante una terribile epi­

demia di colera scoppiata nella sua Tirano e

l'altra per l'ardire e la saggezza di cui aveva

dato prova a Palermo durante la tumultuosa

settimana fra il 16 e il 22 settembre 1866.

quando la città, di cui era Prefetto, stava per

cadere nelle mani di una folla avida solo di

di strage, di rovina e di saccheggio.

Durante la sua laboriosa attività di politico

e di scrittore, è motivo di gloria e di vanto

particolare per Luigi Torelli l'aver sostenuto

il progetto per la ferrovia del Cenisio e la

necessità per l'Italia di favorire in ogni modo

l'ardito progetto del taglio dell'istmo di Suez;

si può però dire che tutti i problemi che la

giovane Italia doveva affrontare, trovarono

nel Torelli un appassionato studioso. In molti

campi egli fu anche un precursore del Fa­

scismo poiché il suo ardente patriottismo lo

portava ad antivedere il clima eroico del

tempo di Mussolini come una necessità per la

completa grandezza d'Italia.

Uno dei problemi ai quali dedicò maggiori

cure, fu appunto quello della bonifica delle

zone colpite dalla malaria e il suo discorso

al Senato del 1° maggio 1878 costituisce —

come è ricordato nel libro del Monti — una

pietra miliare nella storia della lotta contro

la malaria: in seguito alla sua iniziativa i

monaci dell'Abbazia delle Tre Fontane fuori

Porta San Paolo a Roma vennero messi in

grado di provvedere ad un vasto piantamento

di Eucalipti che in breve tempo prosperarono

risanando una plaga prima deserta per la

malaria che la infestava.

Inoltre due monografìe del Torelli « L'Eu-

calvptus e l'Agro Romano e « L'Eucalyptus

a Roma •destarono l'interesse degli studiosi

in Italia e all'estero.

Non pago dei successi ottenuti e per dimo­

strare che il problema non andava limitato

all'Agro Romano, ma esteso a tutta la peni­

sola. egli, con un lavoro indefesso di quasi

tre anni, riusciva a portare a termine la

«carta della malaria d Italia » riprodotta sulla

copertina dell'opera del Prof. Monti, carta che

andò giustamente famosa perchè con essa per

la prima volta il male era affrontato e denun­

ciato nella sua intierezza.

Solo le realizzazioni dell'Italia Fascista por­

tarono a termine la lotta contro la malaria,

ma a Luigi Torelli rimane il vanto di essere

stato fra i primi ad affrontare il grave pro­

blema.

Appunto come riconoscimento di tutte le

sue benemerenze, il Duce ha voluto che uno

dei più moderni sommergibili della nostra

Marina fosse a Lui intitolato: nel nome del-

l'Eroe la bellissima nave ha già compiuto nel

vasto oceano gesta leggendarie di valore, se­

guendo l'incitamento che la Contessa Torelli

Rolle, donando la bandiera di combattimento,

ha fatto incidere sul prezioso cofano che la

racchiude:

che la bandiera dei tuo sommergibile

.

-

o marinaio

non conosca mai rittoria minore di quella

che arrise a l tricolore portato con audacia

da Luigi Torelli

sul Duomo di M ilano

nelle cinque giornate del 1848

d irin a primavera d'Italia .