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vano così bene la nostra gioia, la nostra pu
rezza. la speranza di nuovi trionfi •>.
E a Torino egli visse la sua attività di uomo
di Stato apprezzato da Cavour e stimato da
tutti: fu Ministro di Agricoltura e Commercio,
poi deputato dei Collegi di Arona e di Intra;
nel 1860 venne nominato Senatore; occupò
inoltre la carica di Governatore della Valtel
lina e fu Prefetto di Bergamo, Palermo, Pisa
e Venezia.
Nel frattempo egli vedeva attuato il sogno
della sua gioventù per il quale aveva tanto
combattuto e sofferto: l'unità d'Italia.
Prese parte a tutte le campagne per l’indi
pendenza meritandosi l'Ordine Militare di Sa
voia e due medaglie d'argento al Valor Mili
tare. Sul suo petto inoltre brillavano due
medaglie d'oro al Valor Civile, una per l'abne
gazione dimostrata durante una terribile epi
demia di colera scoppiata nella sua Tirano e
l'altra per l'ardire e la saggezza di cui aveva
dato prova a Palermo durante la tumultuosa
settimana fra il 16 e il 22 settembre 1866.
quando la città, di cui era Prefetto, stava per
cadere nelle mani di una folla avida solo di
di strage, di rovina e di saccheggio.
Durante la sua laboriosa attività di politico
e di scrittore, è motivo di gloria e di vanto
particolare per Luigi Torelli l'aver sostenuto
il progetto per la ferrovia del Cenisio e la
necessità per l'Italia di favorire in ogni modo
l'ardito progetto del taglio dell'istmo di Suez;
si può però dire che tutti i problemi che la
giovane Italia doveva affrontare, trovarono
nel Torelli un appassionato studioso. In molti
campi egli fu anche un precursore del Fa
scismo poiché il suo ardente patriottismo lo
portava ad antivedere il clima eroico del
tempo di Mussolini come una necessità per la
completa grandezza d'Italia.
Uno dei problemi ai quali dedicò maggiori
cure, fu appunto quello della bonifica delle
zone colpite dalla malaria e il suo discorso
al Senato del 1° maggio 1878 costituisce —
come è ricordato nel libro del Monti — una
pietra miliare nella storia della lotta contro
la malaria: in seguito alla sua iniziativa i
monaci dell'Abbazia delle Tre Fontane fuori
Porta San Paolo a Roma vennero messi in
grado di provvedere ad un vasto piantamento
di Eucalipti che in breve tempo prosperarono
risanando una plaga prima deserta per la
malaria che la infestava.
Inoltre due monografìe del Torelli « L'Eu-
calvptus e l'Agro Romano e « L'Eucalyptus
a Roma •destarono l'interesse degli studiosi
in Italia e all'estero.
Non pago dei successi ottenuti e per dimo
strare che il problema non andava limitato
all'Agro Romano, ma esteso a tutta la peni
sola. egli, con un lavoro indefesso di quasi
tre anni, riusciva a portare a termine la
«carta della malaria d Italia » riprodotta sulla
copertina dell'opera del Prof. Monti, carta che
andò giustamente famosa perchè con essa per
la prima volta il male era affrontato e denun
ciato nella sua intierezza.
Solo le realizzazioni dell'Italia Fascista por
tarono a termine la lotta contro la malaria,
ma a Luigi Torelli rimane il vanto di essere
stato fra i primi ad affrontare il grave pro
blema.
Appunto come riconoscimento di tutte le
sue benemerenze, il Duce ha voluto che uno
dei più moderni sommergibili della nostra
Marina fosse a Lui intitolato: nel nome del-
l'Eroe la bellissima nave ha già compiuto nel
vasto oceano gesta leggendarie di valore, se
guendo l'incitamento che la Contessa Torelli
Rolle, donando la bandiera di combattimento,
ha fatto incidere sul prezioso cofano che la
racchiude:
che la bandiera dei tuo sommergibile
.
-
o marinaio
non conosca mai rittoria minore di quella
che arrise a l tricolore portato con audacia
da Luigi Torelli
sul Duomo di M ilano
nelle cinque giornate del 1848
d irin a primavera d'Italia .