

cipe^a di Piemonte che esercita con altissimo
amore
la sua missione di Ispettrice delle Croceros
sine e si elogia l ’ opera nobile ed instancabile del
Principe di Piemonte che si è rivelata in modo spe
cialissimo sul fronte occidentale ove l’ Armata da
lui condotta ha dimostrato un eroismo senza pari.
E il (topolino non è uguale, simile nel suo entu
siasmo a quello di quei tempi? I quartieri popolari
all'annuncio d'ogni vittoria non sono tutto uno
sventolar di bandiere? E sui mercati i nomi dei no
stri eroi della terra, del mare, dell'aria non cor
rono di bocca in bocca come una volta quelli di
Fanti, di Lamarmora, di Bixio, di De Sonnaz?
Torino ha sempre dimostrato un grande cuore,
una grande gratitudine per coloro che offrono la
vita alla Patria!
E in questi tempi nostri non manca di generosi
e nobili slanci! E' la tradizione che si riafferma,
si rinnovano traverso il tempo gli indimenticabili
giorni del suo romanticismo!
Torino rivive nel *59; tutto un rumore di scia
bole; tutto un tintinnar di sproni; non si vedono
che giovani in uniforme, dovunque è un fermento
di vita, un risveglio nuovo, un'ansiosa attesa dei
giornali e del bollettino come allora!
I
vecchi Torinesi che tanto amavano le parate, la
sfilata nel giorno dello Statuto e in qualche altra me
morabile occasione, possono constatare come quei
bei tempi coll'avvento dei Fascismo siano tornati,
soltanto che invece della Guardia Nazionale sfilano
le milizie, invece dei tamburini in uniforme passano
le legioni coi gagliardetti, invece degli speciali reggi
menti di quell'epoca vanno a passo marziale centu
rioni, consoli, gerarchi, mentre agli Speranzini sono
sottentrati i nostri Balilla e ai Carlalbertini la fio
rente giovinezza della « Gii ». Se più non si vedono
passare le Società antiche di Mutuo soccorso, le ban
dierine dei vari Circoli privati, passano invece le
schiere foltissime dei Dopolavoristi, di un'istitu
zione
fra.lepiù efficaci creata dal Regime c attiva
in questa odierna guerra sotto ogni forma.
La nuova Italia creata da Mussolini ha mutato
volto ed anche Torino inquadrata, disciplinata, non
dimentica delle sue tradizioni, delle sue eroiche vir
tù militari nell'attesa dcU'immancabile vittoria del-
l'Asse, come nei tempi duri del '48 , è pronta ad
ogni sacrificio con
/iena neH'eroismo meravi
glioso dei soldati italiani, fede che nulla vale a sgo
minare od a distruggere.
G IO V A N N I P R O V E T T I