

corrispondente cifra dei metri cubi di costruzione
« vuoto per pieno ».
In un complesso urbano alla camera d’abitazione
di ogni abitante corrispondono in media n o me.
di costruzione « vuoto per pieno
»
comprenden
dovi in essi, oltre alla camera d’abitazione, gli
spessori dei muri o degli orizzontamene, tutti i
vani di servizio dell’alloggio (ingresso, corridoi,
latrina, ecc.) e della casa (androne, scala, piano
rialzato, ecc.).
Saranno cosi necessari per la fine del
1950
la
costruzione di
14
.
421.000
metri cubi di abitazioni.
Da questa cifra possiamo facilmente risalire ai
corrispondenti fabbisogni di materiali edili, basan
doci sui noti quantitativi unitari di materiale per
ogni metro cubo « vuoto per pieno », di una costru
zione cittadina di tipo medio.
Così ad esempio saranno necessarie, arroton
dando le cifre:
72
.
100.000
ore di mano d’opera
muraria in cantiere ossia
5.100
muratori per otto
anni;
6
.
350.000
quintali di calce e cemento,
807
.
000.000
di mattoni;
180.000
metri cubi di
legname d’opera;
2
.
150.000
mq. di serramenti;
650.000
mq. di vetri, ecc.
Se riusciamo a costruire le alte case del consueto
tipo cittadino con la metà del ferro impiegato
fino a qualche anno fa, il quantitativo di tale mate
riale sarà ancora per costruzioni e impianti di
almeno
35.000
tonnellate.
Non meno utile sarà conoscere il fabbisogno
finanziario richiesto da tali costruzioni. Ritenendo
di poter contenere il prezzo ddl’alloggio medio
a L.
105
al metro cubo <- vuoto per pieno », l’im
porto totale del fabbisogno edilizio per il
1950
sarà di un miliardo e
514
milioni di lire.
Questa cifra riguarderà esclusivamente la voce
casa di abitazione. Ma è chiaro che ad ogni nuovo
cittadino non basterà assicurare la casa: egli avrà
bisogno di ben altre costruzioni, impianti ed
istituzioni. Avrà bisogno ad esempio della fabbrica
e dell’ufticio per lavorare, di tutta l’organizzazione
commerciale per tare gli acquisti dei mezzi di
sostentamento; avrà bisogno della chiesa, della
scuola, dell’ospedale; delle strade per accedervi
delle piazze e giardini per circolare e ricrearsi
nonché di tutti gli impianti di acquedotti e fogna
ture, di elettricità, di trasporti urbani, ecc. per
svolgere la sua normale attività di cittadino.
L ’ing. C. Chiodi del Politecnico di Milano in
una acuta indagine su gli aspetti demografici ed
INCREMENTI DEMOGRAFICI EDEDILIZI DI TORINO
NEL DECENNIO 1 0 3 1 - 1 9 4 0 - IN CREM EN TO ED ILIZ IO : STANZE ABJTAIMtl
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