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CASTELVECCHIO DI TESTONA

È un pittoresco edifìzio antico situato sulla

amena collina di Moncalieri, con meravigliosa

veduta sulla pianura piemontese; facile meta

di gita piacevole ed istruttiva dalla metropoli

subalpina. £ assai importante per la storia

piemontese delimito medioevo, come è pro­

valo dai numerosi documenti che ad esso si

riferiscono; è pure notevole per la storia del­

l'arte benché in varie epoche sia stato mano­

messo e radicalmente rimaneggiato e restau­

rato.

Mi sono occupato di Castelvecchio nelPopu-

scolo:

L'antica chiesa di Testona

, Torino. 1934,

e per quanto riguarda le sculture romane e

preromaniche murate in esso, in una mia me­

moria:

Frammenti di sculture romane e pre­

romaniche nel castello di Testona.

comparsa

nel « Bollettino Storico bibliografico della Regia

Deputazione Subalpina di Storia patria % To­

rino, gennaio-marzo 1937. A questi due lavori

rimando il lettore avido di notizie particolari

sull’ argomento che naturalmente ha stretta

relazione con quanto ora espongo.

Qui intendo descrivere ciò che oggigiorno

rimane del vetusto castello che nell’alto me­

dioevo fu forte arnese di guerra poi. sullo

scorcio del Quattrocento,

trasformato in deliziosa

villeggiatura, attraverso

il possesso di numerosi

feudatari e proprietarii

i

E

er concludersi infine in ~

ìogo di raccoglimento J.

e di studio per la pia *

Congregazione dei R. P.

Sacramentini. In se?"*.!**» j

a larghi tratti traccerò

la storia documentata

del millenario e vene­

rando edifìzio.

A chi vi perviene da

Moncalieri o da Testona

si prospetta come un

grandioso agglomerato

di mura antiche, rimo­

dernato e rinforzato da

barbacani e da due torri

rotonde, ergentesi sopra

uno scosceso rilievo della

collina, limitato da pro­

fonde incisioni scavate

da due torrenti, il rivo

del Negri e di Castel­

vecchio, torbidi per gli

acquazzoni e all'epoca delle piogge, per modo

che il rilievo collinare è solamente accessibile

dalla parte di mezzanotte; ciò spiega Firn-

portanza della posizione militare prima del­

l’ impiego delle armi da fuoco.

Come molti grandi castelli medioevali consta

di un cortile chiuso da bracci di fabbrica i

quali però non sono tutti coevi (fìg.

1

); perchè

la parte più antica è quella che guarda a

mezzogiorno verso la pianura, colla torre ro­

tonda d’angolo che probabilmente fu il primo

propugnacolo di guerra in epoca primitiva.

1

restanti bracci che in origine potevano es­

sere solamente robuste mura merlate si ag­

giunsero gradatamente in seguito; la parte

poi verso mezzanotte, tratteggiata in pianta,

fu quasi

ex nòvo

innalzata dalla Congregazione

dei P Sacramentini al principio del 1900, colla

torre rotonda che l’ingegnere Enrico Mottura

ideò per una divota cappella in stile gotico,

consacrata il 29 settembre 1907; da notarsi

che quando si addivenne alla fondazione di

questa torre non si rinvennero tracce di unì'

torre preesistente; ciò che sfaterebbe la leg­

genda secondo la quale in antico il castello

fosse munito di quattro torri, come pare

figuri anche in un qua­

dro veduta del castello

del 1596.

* * •

Esaminiamo breve­

mente da lTesterno i

quattro lati del castello.

Il lato che guarda a mez­

zogiorno. sul giardino e

sulla pianura di Testona.

è una fabbrica a due pia­

ni oltre il terreno (fìg.

2

).

Sul tetto compaiono tre

grandi merli bifidi entro

cui sono aperte le fine­

stre di soffitte; ingenuo

espediente moderno per

ricordare la merlatura

che in origine doveva

coronare questa cortina

e la torre attigua che

rappresenta la parte più

antica del maniero. Nel

secondo piano sono a*

perle «ette finestre ed

entro tre grandi riquadri

compaiono tre affrescati