

piuttosto raro nell'umanìstico stile di transi-
zione dal gotico al rinascimento. Tra i cortili
piemontesi dello stesso stile ricordo quello in
Saluzzo della assai nota casa di Francesco
Cavassa Vicario del marchesato, della fine del
Quattrocento, con suggestive decorazioni già
classicheggianti, finestre a crociera, pareti di
pinte a chiaroscuro con bugnati. Il cortile del
maniero di Issogne in Val d'Aosta, eretto da
Giorgio di Challant, tra la fine del Quattro-
cento e la prima decade del secolo successivo
ci presenta l'architettura ancora gotica con
probabili influenze lionesi ma la decorazione
pittorica appartiene già al rinascimento con
probabili influssi lombardi e d'oltralpe.
Esaminiamo brevemente i quattro lati del
cortile. Il lato a mezzogiorno (fig. 7) rappre
senta la parte più antica del castello, attigua
alla torre ed alla cappella di S. Martino; lo
spessore di questo braccio di fabbrica è di
circa metri 7, escluso lo spessore dei muri;
quello verso il giardino è spesso metri
1
,
10
.
U prospetto si presenta in due piani; il primo
è limitato da un sobrio cornicione in cotto a
sagome ed inferiormente da un parapetto o
fregio tra due Bevi cornici in cotto. In esso
sono aperte tre spaziose finestre rettangolari
a crociera con cornici in cotto e cappello privo
di alette; tipo di finestra comune in Piemonte
durante il Quattrocento e nella prima metà del
secolo seguente; nel nostro modello la decora
zione è elegante e sobria; molto inferiore però
agli splendidi esempi che si ammirano nella
vicina Chieri. Il piano terreno è perforato di
cinque arcate a sesto acuto, poggianti su le
sene di mattoni in vista; nei timpani di questi
archi sono disposti quattro tondi ad esile
tondino in cotto entro cui figuravano le teste
di imperatori romani secondo il gusto del ri-
nascimento specialmente lombardo. Ora più
nulla di tutto ciò, ma nel Museo civico di
Torino, nel Salone dell'ultimo piano, sono
esposte 4 cornici tonde di ceramica smaltata
a colori. Esse sono costituite da un bordo ad
ovuli circondante una (ascia sulla quale sono
plasmate foglie e frutta, uva, mele, pere,
pigne; magnifica modellazione e brillanti co
lorì variati di verde, viola, giallo, rossiccio;
da una di queste cornici balza fuori, in bianco
su fondo azzurro, la bella testa dell'imperatore
Antonina*
(fig.
8
); sono splendide tene cotte
quattrocentesche, di fabbrica toscana, della