

celiata, alla sua volta sostituiti dall'attuale
braccio di fabbrica, al principio del Novecento.
• * •
Il lato verso ponente (fig.
6
) che appare
al viatore che giunge da Moncalieri, si pre
senta come un grande fabbricato tutto ri-
maneggiato che ha ben poco carattere mi
litare.
È a tre piani, alto circa 14 metri sopra il
suolo del viale sottostante; aggiunti merli bi
penni sopra il tetto vogliono imprimere un
carattere pseudo militare all'edifizio;
10
fi
nestre al piano superiore, altrettante al primo
piano, tutte senza cornice; al pianterreno è
aperta una portiera. Il muro, che ha un anda
mento spezzato, fu rafforzato con 5 grossi
speroni in muratura; una rientranza centrale
mostra una fila di caditoie rimodernate del
solito tipo e forse rappresenta ciò che rimane
di una piccola torre primitiva; altra fila di
9 analoghe caditoie è stata conservata presso
l'angolo sud-ovest. È difficile immaginare le
vicende di questo braccio, senza preventivi
a lagg i nelle murature; si può però supporre
che questo muro si sia allungato gradata-
mente secondo l'aumento dell'importanza del
castello e che fosse coronato con merlatura e
sottostanti caditoie.
* * *
Ora dalla porta carraia del lato nord, en
triamo nel cortile. È un vasto quadrilatero
irregolare (fig. 1 e 7) le cui dimensioni medie
sono metri 23 x 15; nell'angolo nord-est si
pronunzia il muro convesso della torre mo
derna; i quattro lati a due piani sono alti
circa
12
metri.
Il cortile odierno ci presenta una pallida
idea di quanto aveva immaginato, se
non
compiuto, il conte Filippo Vagnone,
sullo
scorcio del Quattrocento; idea che si
svolse
con graduale sviluppo, ma che subì ogni sorta
di manomessioni e contaminazioni, compresa
l'asportazione di materiale decorativo e
co
pertura di decorazione pittorica. Se nel
corso
dei secoli non fossero accadute tutte
queste
disgraziate vicende, ora potremmo ammirare
un bellissimo e caratteristico saggio di cortile
di castello villeggiatura piemontese, da
noi