

Il servizio della trasfusione del sangue viene disim
pegnato a Torino da circa trent’anni, come in altri
centri italiani, servendosi di una organizzazione carat
teristica: quella dei
Donatori volontari di sangue.
Gli
iscritti, nella nostra città, sono oltre duemila, reclutati
per lo più tra la massa operaia ed impiegatizia, tutti
volontari, associati e controllati da un Comitato pro
vinciale istituito con una legge dello Stato intorno al
1930 in sostituzione dell’ A.V.I.S. cui spetta il merito
della prima iniziativa. Questo comitato e questo ser
vizio hanno sempre risposto agli scopi per cui sono
stati istituiti. Come è noto, in caso di necessità, il
medico telefona alla sede dell’ Associazione, che è
presso la Clinica chirurgica neH’Ospcdale delle Mo-
linettc, e in un periodo di tempo che va da una o due
ore al massimo, il donatore arriva presso il malato e
il medico procede alla trasfusione.
Organizzazione rapida e soddisfacente senza dub
bio, ma evidentemente anche suscettibile di perfe/u*-
natnenti.
Nel Nord America infatti si sono già creati, presso
tutti gli ospedali di una certa importanza, le cosid
dette
Banchi' del sangue
che provvedono alla raccolta,
alla conservazione e alla distribuzione del prezioso
liquido iti caso di bisogno. Il sangue viene prelevato,
sottoposto a tutte le analisi prescritte, trattato con
miscela anticoagulante e quindi conservato in appo
siti frigoriferi pronto per l’uso. Disponendo di una
siffatta organizzazione non è più necessario cercare o
anche solamente avvisare il donatore, per farle' accor
rere dove si trova il malato sottraendolo al suo lavoro
o facendolo alzare da letto nelle ore notturne. Alla
Banca del sangue
il prelevamento viene difatti fatto
con tutta calma, nei momenti più opportuni e più
comodi anche per il donatore, dopo aver eseguiti
tutti i necessari controlli sui gruppi sanguigni, sulla
integrità del sangue stesso, soprattutto dal punto di
vista della esclusione delle malattie contagiose (quali
sifilide e malaria) e sulla presenza o meno del fattore
Rh, nuovo elemento venuto in luce in questi ultimi
anni al quale vanno attribuite quelle reazioni dannose
che di tanto 111 tanto si verificano nelle trasfusioni,
anche quando si è esattamente determinata in prece
denza la compatibilità dei gruppi sanguigni.
Le Banche del sangue necessitano di una attrezza
tura complessa e costosa, costituita da centrifughe, fri
goriferi, apparecchi per la preparazione del plasma
coagulato e del plasma secco, vetrerie di vario tipo,
26
e inoltre di un personale particolarmente addestrato
nelle varie ricerche indispensabili per il buon funzio
namento del servizio e per dare le maggiori garanzie
sul prodotto che viene distribuito.
Ora una
Banca del sangue,
perfettamente analoga
alle più moderne ed attrezzate banche americane, è
sorta in Torino ed è pronta a iniziare il suo servizio.
Si tratta del primo istituto del genere che sorge in
Italia e tra 1 primissimi in Europa, la cui importanza
non sfugge a nessuno e di cui è bene conoscere la
genesi.
Esso è stato organizzato in Torino, prima che in
ogni altra città d’Italia, perchè l’iniziativa spetta a un
torinese, il dott. Massimo Strumia, emigrato 111 Ame
rica ove da oltre trent’anni esercita la professione negli
Stati Uniti. Il dott. Strumia ha saputo, con lavori
originali e di grande importanza, portare un contri
buto di primo piano alla ematologia, riuscendo ad
affermarsi negli ambienti medici americani a tal punto
da venire incaricato, durante la guerra, della prepara
zione del plasma secco per l’esercito americano. R i
siede da molti anni a Filadelfia e, legato alla sua città
di origine da vincoli di affetto e di riconoscenza, ha
presti a cuore il problema di fornire Torino di una
Banca del sangue che abbia tutti i requisiti per funzio
nare come Ir consorelle americane. Grazie alla gene
rosità sua e di altri italiani ed italo-amcricani di Fi
ladelfia,
s o d o
stati raccolti 15 mila dollari coi quali
furono acquistati tutti 1 più moderni dispositivi per
l’impianto della Banca di Torino. Inoltre il dottor
Strumia ha provveduto a chiamare a Filadelfia un
giovane collega torinese, il dott. Pcyrctti, che in sei
mesi di permanenza negli Stari Uniti ha acquistato
quella preparazione culturale e tecnica indispensabile
per dirigere con perfetta competenza il nuovo
Istituto.
L’organizzazione della Banca, a Torino, è stata
curata ed il suo funzionamento è sorvegliato da un
comitato presieduto dal Console americano Dottor
Richard B. Hevcn c formato da personalità mediche
ed universitarie cittadine.
L’Ospedale delle Molinette ha fornito i locali in
dispensabili situati nel padiglione centrale, e prov
vede anche ai servizi generali: pulizia, luce, riscalda
mento, ecc. L’ente è tuttavia indipendente, sotto il
controllo di un Comitato scientifico collegato da un
lato con l’Ospedale delle Molinette, dall’altro con la
Scuola Medica di Torino che avrà così la possibilità
di svolgere studi e ricerche nel campo della trasfusione
del sangue. Alla Banca del sangue di Torino è anche
assicurato, sempre a enra del Comitato italo-amcricano
di Filadelfia, la fornitura gratuita per due anni del
materiale di laboratorio di consumo: vetrerie, micro
scopi, apparecchi scientifici vari.
Coll’inizio del funzionamento della Banca del
sangue l’operazione della trasfusione avviene in modo
molto più semplice e più rapido. Quando un amma
lato ricoverato in un ospedale, in una clinica privata
o nel proprio domicilio, necessita di una trasfusione,
il medico o un familiare o un incaricato qualsiasi si
reca alla Banca del sangue e ritira senz’altro il quan
titativo di sangue prescritto. Esso è sempre pronto,
in qualsiasi quantitativo, in qualunque momento di
giorno e di notte. Vi sarà sangue intero conservato,
plasma puro congelato a
zo°
sotto zero, mantenuto
in frigoriferi speciali dove conserva inalterate le sue
qualità biologiche per mesi e per anni c donde viene
prelevato al momento della consegna, oppure plasma
secco che al momento dell’uso dovrà essere disciolto
in apposita soluzione fisiologica che viene pure for
nita dalla Banca. Questo plasma secco può essere con
servato indefinitamente alla temperatura ambiente e
presenta il vantaggio, come del resto anche il plasma
congelato, di non richiedere più la preventiva deter
minazione del gruppo sanguigno, resa superflua dalla
mancanza dei globuli rossi.
La retribuzione per il sangue ritirato è prevista in
tre modi differenti:
L’interessato può pagare senz’altro il sangue al
prezzo che verrà stabilito in apposite tariffe. Oppure
potrà evitare qualsiasi pagamento restituendo un quan
titativo di sangue doppio di quello prelevato. Oppure
potrà versare alla Banca una parte in denaro ed una
parte in sangue. L’Ente ha in questo modo il van
taggio di aumentare il proprio stok di riserva. Chi
dovrà effettuare la restituzione potrà a sua volta ri
volgersi all’ Associazione donatori volontari del sangue,
la quale non solo dovrà sopravvivere, ma anzi verrà
ad essere valorizzata dalla Banca. Il donatore è sempre
necessario per... rinsanguare la disponibilità della
Banca con il vantaggio che il prelievo del sangue non
avverrà più aH’improwiso, in qualsiasi momento si
presenti la necessità, ma nelle ore più comode per il
donatore stesso.
La Banca del sangue di Torino potrà facilmente
sixldisfarc alle esigenze non solo della città, ma di
tutto il Piemonte, potrà servire anche zone limitrofe.
Il sistema di ricostituzione delle riserve garantisce
contro qualsiasi esaurimento delle disponibilità e anzi,
più la fornitura aumenta più aumenta la potenzialità
dell’Ente.
Sarà cura dell’istituto avere un quantitativo di
sangue in perfetto stato di conservazione tale da far
fronte ad eventuali casi di emergenza quali, incendi,
disastri ferroviari, terremoti, ecc.
Giova ricordare che è imminente a Torino la riu
nione del primo Congresso intemazionale di trasfu
sione del sangue del dopoguerra, al quale è assicurato
l’intervento di eminenti personalità, nel campo del
l’ematologia, dei vari paesi europei. In questa occa
sione sarà vanto di Torino poter dimostrare ai cultori
della scienza medica, italiani e stranieri, la modernis
sima sua attrezzatura che le assicura un primato invi
diabile.
A. M. DOGUOTTI
27