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DEMOGRAFIARETROSPETTIVA

Cento anni fa, quando si iniziava il movimento per

l'Indipendenza nazionale, quale era la popolazione di To­

rino e quali ne erano le caratteristiche? Mentre la super­

fìcie si può considerare quasi corrispondente all'attuale

(i),

la popolazione nel corso dei cento anni si è quasi sestu­

plicata.

I

limiti dell'agglomerato cittadino, rispetto all'origi­

nario

«

castrimi

»

romano, si erano estesi notevolmente verso

sud e verso est. Lui permanenza di alcuni tratti delle

antiche mura ed il complesso edilizio della Cittadella aveva­

no ostacolato ogni ulteriore sviluppo verso nord e verso ovest.

Quattro Sezioni (del Po, Monviso, Mottcenisio, della

Dora) costituivano l'antico nucleo della Città di Torino:

intorno a queste Sezioni erano sorti quattro agglomerati

denominati Borghi (di Po, di Dora, Suovo, San Donato),

mentre la rimanente parte periferica costituiva il Contado.

L i più popolosa delle Sezioni era quella del Po coi

suoi

22.745

abitanti, che superava di appena

622

unirà la

Sezione Monviso: meno abitate delle prime, ma con dif­

ferenza non

molto

forte tra di loro, seguivano la Sezione

della Dora

(18.815) «’

Sezione Moncenisio

(17.671).

Maggiori differenze si riscontravano invece nella popo­

lazione dei Borghi. Precede il Borgo di Dora con una

popolazione di

10.541

unità, seguito dal Borgo Suovo

con

9.558

abitanti, terzo il Borgo di Po con

5.502

abitanti,

mentre ultimo veniva il Borgo San Donato che contava

appena 1.060 abitanti.

Gli abitanti del contado ammontavano in totale a

17

-

553

i

sommandoli ai

26.361

dei

Borghi e agli 81.354

delle Sezioni si ottevano i

125.268

abitanti della Città.

Riguardo alla composizione per professione degli abi­

tanti si posseggono scarse notizie: dalle raccolte di dati

riferentisi al

1848

si riscontra che le persone raggruppate

sotto la denominazione • classi diverse » ammontavano a

117.400.

In questa categoria erano comprese però tutte le

condizioni sociali, ad eccezione degli appartenenti alle cor­

porazioni religiose, ai convitti e collegi, e dei ricoverati

permanenti in ospedale.

CITTA'DI TORINO

CONQUISTE OEllA DEMOCRAZIA

ELETTORI RAPPORTATI A

VP

ABITANTI

Per avere notizie sulla composizione professionale della

popolazione bisogna risalire ad una indagine del

1838:

su una popolazione di

120.400

abitanti sono annoverati

24.428

fra lavoranti, operai e apprendisti delle varie arti,

dei quali

16.176

maschi e

8.252

femmine, pari al

20,29%

della popolazione.

Come si manifestavano cent'anni fa i principali feno­

meni del movimento demografico?

L'anno

1848

lui dato un aumento di

11.58 1

abitanti

111 confronto dell'anno precedente; aumento dato già Jin

d'allora dell'incremento migratorio, in quanto la natalità e

la mortalità tendevano ad equivalersi, poiché a un rilevante

numero di nascite faceva riscontro un rilevante numero di

decessi.

Per quanto riguarda i decessi, si osserva che già fin da

quel tempo Torino ira sede di importanti Ospedali e Case

di cura (quali l'Ospedale San Giovanni, FOspedale di

S. Maurizio, l'Ospedale Divisionario militare, FOspedale

di San Luigi, L i piccola Casa della Divina Provvidenza,

il Manicomio, ecc.) cui affluivano ammalati dai vari centri

dello Stato, il che concorreva ad aumentare la cifra della mor­

talità cittadina. I dati riferentisi alle nascite e ai decessi

quali risultano dagli archivi delle parrocchie e dell'Arcive­

scovado per le

16

parrocchie cittadine (Metropolitana, S. Fi­

lippo, S. Tommaso, S. Teresa, Corpus Domini, S. Maria

di Piazza, SS. Martiri, S. Agostino, B. V. del Car­

mine, S. Dalmazzo, S. Carlo, S. Francesco da Paola,

òlTTA' DI TORINO

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AUMENTO NUMERO ABITANTI E NUMERO ELETTORI

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