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Fontane.

Neppure si può pensare a una influenza

della lingua francese, in quanto lontana e femminile

anche in francese. Comunque il fatto rimane ed e che

in dialetto il santuario viene chiamato della

Madonna

del Fontan

parola che in gergo è altrettanto strana come

Fontano

in italiano.

Come tutte le primitive chiese cristiane, il santuario

è

orientato,

ossia ha la facciata volta esattamente

verso oriente e ogni parete è rivolta verso un punto

cardinale.

i

La sua origine è ignota ed antichissima; certo ante­

riore al XIV secolo. Infatti in un documento dell’ar-

chivio municipale di Briga, che porta la data del

17 novembre 1375 si parla di un fra Giavino Berardo

e di un fra Gandolfo Belone che fungevano allora da

amministratori di « Santa Maria del Fontano ».

1

L’architettura dcll’cdificio andò soggetta a varie

modificazioni nei secoli e attualmente non presenta

nulla di caratteristico. Si tratta di una costruzione

piuttosto alta, rettangolare, con un’abside; la facciata

ha 1111 rosone grezzo; il tetto è spiovente e coperto

di ardesie.

Anticamente aveva una sola porticina centrale che

sul finire del secolo XVII venne chiusa e contro ad

essa dalla parte esterna venne murato un altare. At­

torno ad esso fu costruito un peristilio e ivi veniva

celebrata la messa all’aperto che i fedeli ascoltavano

stando sul sagrato, alberato, tutto contornato da un

muricciolo con sedile di pietra. Per cntmrc nel tempio

vennero allora aperte due porticine lateralmente al

peristilio, sempre nella facciata.

L’interno del tempio è semplicissimo; due pareti

laterali, liscie e uguali, la parete di fondo in cui si

aprono le due porticine della facciata c la parete di

taccia 11011 completa perchè in essa si apre il presbi­

terio, con l’altar maggiore, il coro, la sagrestia.

Appena entrati nel santuario, dalla porticina di

sinistra, l'occhio rimane subito gradevolmente im­

pressionato da un chiarore diffuso che proviene da

2

due alte finestre e volgendosi attorno rimane sorpreso

od estatico a seconda del grado di sensibilità artistica

posseduto dal visitatore. L’interno infatti è tutto af­

frescato; tutto, senza uno spazio vuoto o occupato

da qualcuno dei soliti arredi delle chiese; confessio­

nali, pulpito, ecc. Nulla. Sono trentasci inquadrature

tutte a soggetto religioso, riguardanti la vita di Cristo,

dalla natività di Maria Vergine fino alla passione e

morte del Redentore. Esse occupano le due pareti

laterali e la parte disponibile della parete in faccia

all’entrata; la parete di fondo è tutta occupata a sua

volta da una composizione pittorica con centinaia di

figure c che rappresenta la risurrezione dei morti, il

giudizio universale, il paradiso e l’mfcmo.

1

)

La fuga in Egitto.

;) Gesù coadotto da Caifà.

3

)

O l i nell’orto.