

Il più antico ente bancario piemontese
L’ISTITUT#
nisuiniH.ilni min
La storia dell'istituto di San Paolo è esempio non
comune dell’evoluzione di un organismo il quale,
avendo in sè tm dall’origine il fondamento di una
vita rigogliosa e feconda, accompagna e interpreta le
vicende di tutta una regione ed esprime compiuta-
mente — nei propositi, nelle idee informatrici e nelle
opere — lo spirito di varie epoche successive.
In quella storia i Piemontesi, e in special modo i
Torinesi, possono trovare motivi di orgog lio e di
vivo interesse: sia come processo costitutivo di una
delle figure giuridiche complesse che ebbero così
gran parte nella formazione econom ica del Paese; sia
per l’azione spontanea ed efficace nella quale, sotto
l'influsso della coscienza religiosa c civile dei promo
tori e dei successivi reggitori, si ebbe un costante e
felice adeguamento all’evoluzione degli ordini poli
tici e sociali e ai bisogni delle popolazioni. Soprat
tutto, in quest’anno di celebrazione nazionale del
centenario del nostro risorgimento nazionale, appare
significativa e degna di memoria quell’attività, in
quanto ha segnato col suo fiorire il progredire della
Patria piemontese, fattore primo dell’ unificazione della
più grande Patria italiana.
Le origini del San Paolo risalgono al *500, trava
gliato periodo della storia del Piemonte in cui, attra
verso la dura prova delle occupazioni straniere e il
laborioso assestamento compiuto da Emanuele Fili
berto, si fondarono le solide basi dello Stato Piemon
tese. Già al principio del secolo, nonostante una buona
attività economica anche industriale (in Torino, Lanzo,
Aosta, Ch ien c Pinerolo), la regione soffriva di estrema
scarsità di moneta e lo storico lamenta € rara la pecunia
nel popolo e la carità ne’ ricchi * e denuncia le « in
gorde usure a trentatrè per cento *. In realtà sono ri-
Palazzo della Sede Centrale dell'istituto di S. Paolo, al N. 32
di Via Monte di Pietà in Torino.
cordati esciv
rassi fino all’840,,, comunque auto
rizzati da Carlo
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fino al 5 i ° 0 ; per cui, ad iniziativa
della città di Torino ed a protezione dei ceti bisognosi,
si addivenne nel 1519 alla fondazione di un Monte
di Pietà, a somiglianza di quelli già sorti a Perugia,
O rvieto , V iterbo e altre città.
Con l’inizio delle guerre tra Francesco I e Carlo V
il Monte fu soppresso e il Piemonte venne coinvolto
in una lunga serie di occupazioni militari, con distru
zioni e tributi gravosissimi, così che tutta la zona fu
ridotta in stato di indicibili miserie; al disastro eco
nomico si aggiungeva la passione della lotta religiosa
nella quale il Piemonte, piccolo stato di confine tra
due popoli portati a impostare il mortale contrasto
tra R iform a e Controriforma su trame nettamente
politiche, parteggiava per la difesa cattolica a salva-
guardia della propria fisionomia nazionale. Nello spi
rito di un duplice zelo, del pubblico bene e della reli
gione, e nel fervore dello sforzo ricostruttivo di
Emanuele Filiberto, sorse così la « Compagn ia della
Fede Cattolica sotto l’invocazione di San Paolo *, che
si costituì il 25 gennaio 1563 per opera di persone
appartenenti a svariate categorie sociali e si propose
subito, con senso di carità vigile e operante, l’assi
stenza morale e materiale dei bisognosi.
Nel tardo ’fo o Emanuele Thesauro scrisse la sua
« Istoria della Venerabile Compagnia della Fede Cat
tolica sotto l'invocazione di San Paolo nell'Augusta
C ittà di Torino * che, pur informata in prevalenza
all'osservazione ed esaltazione dei motivi e delle atti
vità religiose, resta tuttavia una fonte preziosa di no
tizie sulle attività pratiche della Compagn ia di San
Paolo e una dimostrazione evidente dello spirito con
creto e costruttivo che l’animava, per il bene anche