

il valore in allora della moneta, rappresentava senza
dubbio un bel capitale. Ma col chiudersi del 700 si
iniziò per la Compagnia un periodo difficile e for
tunoso: anzitutto l’invasione francese, con la chiu
sura del Monte, poi la faticosa ripresa dopo il 1S 15.
infine (111 applicazione delle famose leggi eversive del
Cavour) la laicizzazione delle opere, che con R eg io
Decreto 13 febbraio 1X53 e 11011 senza le più vivaci
resistenze, furono tolte dal possesso della Compagnia,
rimasta dopo d’allora ente puramente religioso, e
affidate a una « Amministrazione delle Opere Pie di
San Paolo », di nomina governativa, base dcH’ordine
attuale.
In tale nuova situazione prese sviluppo prevalente,
con decisi indirizzi economici, l'attività creditizia,
integrata nel 1X66, in base alla legge organica sul
credito fondiario e con 1 primi istituti ad esso auto
rizzati. dall’esercizio di tale nuova forma di credito
speciale. L’ascesa, favorita da una amministrazione di
grande prudenza dei capitali ricevuti dalla clientela
(divenuta proverbiale fra 1 ceti dei risparmiatori) e
sviluppata da riforme interne, tra le quali particolar
mente notevoli quelle realizzate da Giovanni Giolitti,
R . Commissario nel 1X79, è da allora proseguita
ininterrotta, coronata dall’erezione 111 istituto di cre
dito di diritto pubblico con R .
1
). L. 16 giugno 1932,
dopo il rilievo delle filiali della Banca Agricola Ita
liana 111 Piemonte c Liguria.
Con questa nuova situazione giuridica, l'istituto
di S. Paolo di T o rino ha accentuato la sua conver
sione 111 ente di credito ordinario, alla pari con le
altre banche del Paese, svilup
pando nel contempo 111 primo
piano l’esercizio del credito fon
diario e tenendo sempre in ev i
denza la benefica attività delle
opere conservate (Ufficio Pio,
Educatorio Duchessa isabella),
potenziata dalla devoluzione an
nuale di 2 10 degli utili di bi
lancio per opere di assistenza e
di pubblica utilità, oltre a stan
ziamenti straordinari pure an
nuali o 111 speciali occasioni.
Al 31 dicembre 1947 la massa
dei capitali affidati dalla clientela
(depositi fruttiferi e conti co r
renti) risultava 111 miliardi 19,7,
saliti al 30 giugno 194X a oltre
24 miliardi di lire. Alla stessa
data le cartelle in circolazione.
emesse 111 corrispondenza dei mutui fondiari concessi,
ammontavano a 1.40X milioni di lire. Tra le prin
cipali operazioni di reimpiego, al 31 dicembre 1947,
si indicano:
— Titoli di investimento
milioni 1.49X
— Buoni del Tesoro Ordinari, ecc.
»
*•553
— Sconti e sovvenzioni cambiarie
* 4.213
— Conti correnti attivi
l» 4.71X
— Anticipazioni su titoli
»
507
— R iporti attivi
»
951
Tali cifre dimostrano l’appoggio e l’interessamento
dell’ istituto all’edilizia e aH’econotnia produttiva, in
massima parte della regione piemontese, ed e augu
rabile che tale appoggio, con l’integrazione di forme
speciali di cred ito che già ad altre regioni sono state
concesse ma tuttora mancano al Piemonte, possa
essere ulteriormente perfezionato ed esteso.
GIUSEPPE ALP INO
SVILUPPO E FILIAZIONI DEL “ SAN PAOLO „
COMPAGNIA DI SAN PAO LO (156J)
IS T IT U T O DI SAN l'A O L O (A ; R u p . e Credito)
IS T IT U T O IH SAN P A O L O (A
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Credito
Fond
)
IS T IT U T O IH SAN l'A O L O (Monte di Pietà)
UFFIC IO PIO
C A S A DEL S t X C O R S O
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D E P O S IT O
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C O L L E G IO DEI NO B ILI C O N V IT T O R I
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14