

azionato un contatti' elettrico, che invia in linea i
sette impulsi elettrici che caratterizzano il segnale. Di
questi sette impulsi, il primo, detto di partenza, è
sempre di segno negativo ; l’ ultimo, di arresto, è
sempre di segno positivo ; gli altri cinque, che sono
compresi fra il p rim o e l’ ultimo, variano invece di
segno a seconda della combinazione corrispondente
alla lettera che viene trasmessa: così, ad esempio, per
la lettera A , i prim i due sono positivi e gli altri tre
negativi; per il B , sono positivi il p rimo, il quarto e
il quinto, n egativi il secondo e il terzo; e così via,
secondo uno speciale alfabeto internazionale, che per
mette, con le diverse combinazioni di segni di questi
cinque impulsi, di trasmettere tutte le lettere, nonché
i segni di interpunzione, le cifre, ecc. I sette impulsi
viaggiano insieme lungo la linea telegrafica: giunti
che siano all'altra estremità, essi vengono ricevuti da
un dispositivo di ricezione, costituito essenzialmente
da un elettromagnete la cui ancorina può assumere due
diverse posizioni a seconda se l'im pu lso ricevuto
è positivo o negativo . Al ricevere il prim o dei
sette impulsi, che è l’impulso di partenza sem
pre negativo, l’ancorina si alza, c così facendo,
provtxra lo sgancio di 1111 corrispondente dispositivo
d ’innesto che pone in rotazione, per 1111 intero giro ,
1111 albero a camm e di ricezione. Durante il g iro di
questo albero, cinque levette sensibili vengono spinte
innanzi l una dopo l’altra, a intervalli regolari, a
sen
tire
se l’ancoretta è 111 alto o in basso, se cioè l’impulso
corrispondente è negativo o po sitivo : alla fine del giro,
mentre giunge il settimo impulso positivo di arresto,
che p rovoca appunto l’arresto dell’albero di ricezione,
le cinque levette si saranno disposte 111 posizione
corrispondente all’ insieme di impulsi ricevu ti: se è
un’ A , le prime due saranno a destra, le ultime tre
a sinistra; se è un B , saranno a destra la prima, la
quarta e la quinta, a sinistra la seconda e la terza c
così via. U n dispositivo meccanico p rovvede poi a
comandare una leva che porta il carattere corrispon
dente, come in una ordinaria macchina per scrivere,
in modo che sulla carta venga stampato il carattere
ricevuto.
La caratteristica di questo sistema di apparecchi
telegrafici è appunto quella di far precedere c seguire
ogni complesso di impulsi, che caratterizzano il se
gnale, da un impulso negativo (di partenza) e da un
impulso positivo (di arresto). In tal m odo gli organi
che procedono alla trasmissione c alla ricezione di
ogn i segnale sono ogn i volta messi in moto all’inizio
e arrestati alla fine dal segnale stesso; si vede così
che le piccole ed inevitabili differenze di velocità
che possono aversi fra le due macchine corrispondenti
11011 possono provocare mai, nel piccolo intervallo
di tempo che è necessario all’in v io di un segnale, un
tale sfasamento fra i due organi rotanti corrispondenti
da provocare 1111 errore di scrittura.
Co sì il dattilografo è liberato da ogni preoc
cupazione relativa al ritmo, al sincronismo, alla
velocità di scrittura: scriva egli veloce o adagio, ad
ogni tasto premuto seguirà l’ in v io e la ricezione di
un completo treno di impulsi, che provocherà nella
macchina ricevente la partenza dell’organo di ricezione,
la selezione del carattere corrispondente, ed il succes
sivo arresto.
Questo è il principio su cui si fondano queste
macchine telegrafiche dette, appunto perciò, aritme
tiche: vi è poi tutta una quantità di dispositivi ausi
liari che permettono, ad esempio, l’a v v io a distanza
del motore di comando e il suo arresto dopo che
trascorre un ........ tempo senza che venga trasmesso
alcun segnale; l’invio di un segnale acustico, per richia
mare l’attenzione del corrispondente; il comando a
distanza del carrello, per il ritorno a capo e l’ interli
neatura; nonché la possibilità di farsi inviare, dalla
macchina corrispondente, 111 m odo completamente
automatico, un nom inativo di con trollo. In tal modo
la macchina ricevente può funzionare in modo per
fetto, senza che vi sia alcuno che la assista.
Per convenzione intemazionale, la durata di ogni
impulso è di 1 so" di secondo; perciò la massima
velocità di trasmissione della macchina è di 428 bat
tute al m inuto, velocità pari a quella di un buon
dattilografo, e tale da soddisfare praticamente alle
esigenze di ogn i servizio.
N on tutti i dattilografi possono però tenere una
tale velocità; perciò, quando interessi sfruttare com
pletamente la possibilità della macchina, in modo da
trasmettere il maggior numero possibile di notizie
in un dato tempo (c questo c appunto il caso delle
Agenzie di notizie) si può usare l’esercizio a banda
perforata, mediante due dispositivi ausiliari: il perfo
ratore c il trasmettitore. Mediante il primo, il testo
da trasmettere può essere registrato mediante la per
forazione di uno speciale nastro di carta; il secondo,
permette poi la trasmissione delle nonzic — registrate
su tale nastro — in m odo completamente automatico
ed alla massima velocità ammessa, che è appunto
quella di 428 battute, ossia circa 70 parole al minuto,
DANTE GIACOBINI
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