

LO STADIO
DEI 90 MILA
Tutti sanno che il signor
/.limbelli
è uno degli
sportivi più appassionati del gioco del calcio c che,
con il suo spirito vivace, trova sempre il modo di
dare fattivi contributi per lo sviluppo di questo sport
che interessa indubbiamente gran parte degli italiani.
Fu proprio il signor
Zan ilh lli
che pochi giorni prima
del Natale 1946 1111 prospettò la possibilità di ampliare
la capacità delle gradinate del nostro Stadio.
La proposta consisteva neH’ utilizzare una zona cir
condante il campo tra la rete e le prime gradinate,
che con 1 dovu ti accorgimenti avrebbe potuto per
mettere l’accesso di almeno 12 nula spettatori 111 più
della possibile capienza dello Stadio, che era stata
accertata 111 65 m ila persone 111 partite di alto interesse
svilitesi in precedenza.
L ’ Ing.
Centrioli,
che a suo tempii, nella sua qualità
di S. Capo D ivisione del Servizio Tecnico dei Lavo ri
Pubblici, tanta parte aveva avuta nella costruzione di
questo importante impianto sportivo, predispose con
celerità il progetto relativo ponendomi 111 condizione
di sottoporlo al Com itato O limpico Nazionale Ita
liano.
La pratica relativa però, sembrava dovesse arenarsi
nei meandri della burocrazia romana e confesso con
sincerità che ad 1111 certo momento ritenni di essere
costretto ad abbandonare l’impresa. Ma, un g io rno
che 1111 trovavo a R om a , ebbi la ventura di incontrare
al carte Aragno l’Ing.
Barassi
Presidente della Fede
razione Italiana del G ioco Calcio il quale prese subito
a cuore le m ie raccomandazioni per questa realizza
zione, considerando pure che la concordata partita
di calcio tra le rappresentative italiana ed inglese,
avrebbe dovu to svolgersi nel m aggio del 1948 ni
Italia. In qucll’occasionc avevo proposto all’ inge
gnere
Barassi
di sollecitare una anticipazione del
C .O .N .I. sotto forma di mutuo a basso interesse da
perfezionarsi tra il C .O .N .I. e la C ittà di T o rino per
una somma aggiratiteli <ui 25 m ilioni, che secondo le
previsioni erano necessari per l’allargamento progettato.
Se non vado errato eravamo nell’agosto del 1947
ed insieme ci rendemmo conto che, con tutta la buona
volontà, praticamente la somma necessaria non poteva
essere messa a disposizione entro il termine unle per
l’inizio dei lavori, considerato anche che per ragioni
tecniche le gettate di cemento dovevano essere ini
ziate molto prima dei geli invernali. Fu allora che
intervenne l’Ing.
Lora Totino di Cervinia
il quale si
orterse di anticipare il capitale necessario, pendenti le
approvazioni alla pratica sia da parte della nostra
Amministrazione Comunale che del C .O .N .I.
Il
30 settembre 1947 la nostra G iunta Municipale
proponeva al Consiglio Comunale l’approvazione di
1111 mutuo di 25 milioni da stipularsi con il C .O .N .I.
(capitale e interessi 2 ,5 0 °0 rimborsabili 111 10 anni).
La medesima deliberazione affidava all’ Iiig.
Lora
Totino
l’ incarico di far costruire le gradinate alle con
dizioni cui ho accennato precedentemente.
Nonostante la rigidità dcH’in vem o , l’opera fu
portata a termine entro la data prevista ed 111 occasione
dell'incontro Italia—Inghilterra gli spettatori paganti
superarono abbondantemente gli So mila. C iò non
ostante il Com itato organizzatore della partita tu
costretto a riconoscere che, se lo Stadio avesse potuto
ospitare altri 20 mila spettatori avrebbe in tal modo
soddisfatto non ancora tutti 1 richiedenti di biglietto.
Tutti ricordano infatti che nei gio rn i precedenti la
partita il bagarinaggio raggiunse delle proporzioni
inusitate e molti biglietti furono pagati a cifre astro
nomiche.
Per questi m o tivi ed 111 considerazione anche del
l’enorme importanza per l’econom ia cittadina degli
sviluppi del turismo, che si possono avere per l’avve
nire, accogliendo ancora a To rino simili avvenimenti
ad alto richiamo, ha proposto ai nostri Servizi Tecnici
uno studio ulteriore sulle nuove possibilità di amplia
mento delle gradinate.
Si tratterebbe di utilizzare la pista atletica che
attualmente circonda il prato, tenuto conto anche che
adiacente al campii di g io co esiste un attrezzato campo
atlenco il quale può sufficientemente assolvere alle
esigenze richieste dalla sua destinazione.
Con ogni probabilità il C .O .N .I. farà delle ecce
zioni a questo ultimo progetto, ma 10 ritengo che,
se è vero, che altra C ittà ha sottoposto all’approva
zione del C .O .N .I. la costruzione di uno Stadio
capace di ospitare oltre 100 nula spettatori, è altrct-
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