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«

i/i

San ('arto,

i

prim i esperimenti d'illum inazione col

« gas luce » (i).

12

Settembre

i S37 — Sua Maestà permette ad lp -

polto Gauttrier e Francesco Kaym ondon di tonnare

una Società Anonima diretta a procurare l'illum ina­

zione a gas della città di T o rino e ne approva gli statuti.

1838 — Sorge il Gazometro di Porta N uova (B o rgo

San Secondo) per tatto di una Società di piemontesi

e lionesi, primo stabilimento del genere impiantato

111 Italia.

1S41 — Le lanterne ad olio per l'illum inazione stra­

dale sono 4S1. Per gli usi privati funziona già il G a -

zometro di San Secondo con 1111 sistema cu rioso: tanti

abbonati, tanti tubi che tanno capo al generatore: alla

sera si aprono 1 rispettivi robinetti e Tartare è fatto.

Se un abbonato ha pretermessa la quota, niente ro -

binetto.

1"

Ottobre

1846 — Brilla finalmente la luce del

carburo d 'id rogeno nelle contrade di Doragrossa

(G a ­

ribaldi).

N uova (

Roma

), Po e Santa Teresa e nelle

piazze Castello, San C a rlo e V ittorio Emanuele.

X

G i u l i o

1X51 — Costituzione della Società Ano ­

nima Piemontese, iniziata dai fratelli Albani, per l’ im ­

pianto ed esercizio del Cìazometro di B o rgo Dora.

N ello stesso anno si form a la Società * dei Consu ­

matori » e sorge il Cazom etro di Vanchiglia.

F A N A L I

|X}0

......................................

.id olio

4X4

a petrolio

a '.’jc

1 X40 ..............

.

62

X

— —

1X46 (1" ott.) .

601

— 240

IXSO ..............

359

— 4X1

1 X60 ..............

•73

— 1 1 xs

1X66 ..............

— IX9

13X1

1X70 ..............

— lX7

21 77

1XX0 ..............

-43

333 >

IXX4 ..............

-94

39 16

Nella ricorrenza delle feste dello Statuto, così dette

di m aggio, del 1X53, il signor Jest, meccanico della

R eg ia Università, presenta 1 primi saggi di luce elet­

trica: l’ X, in piazza delle Erbe, illuminando fantastica­

mente il gruppo del « Con te Verde » inauguratosi il

(l) «In quota medesimi puzza (di San ( urlo) c vtata la prima volta

nitrtnlotta in Itaha la illuminazione a ga\ idrogeno per illuminare una

d ie n te bottega da

1

affé ihe txiupa una parte dei portuati • l*r*»f Te­

nore.

I uvi»*'

rrt Jnrr<r parti J'Italia

Milano, 1*32, Tomo

II.

pa^ 13

gio rno innanzi: il 9 e 10 dal balcone, verso oriente,

di Palazzo Madama.

17, 19, 21

Dicembre

1X79 — Esperimenti di illum i­

nazione elettrica sistema Jablochotf nella Galleria del­

l'industria Subalpina.

17

Dicembre

1XX1 — Esperimenti analoghi, sistema

Siemens, nel salone del C onsig lio Comunale.

14

Settembre

1XX2 — Esperimenti id., impianto

Burgen, nella stazione ferroviaria di Porta N in n a (1).

In pieno

1

X

9

X

esistono ancora dei Torinesi cui una

tenace abitudine consiglia d'in trodursi nel letto alle

otto di sera nell'inverno ed alle nove nell'estate per

sortirne il mattino successivo ad un'ora di sole: con ­

tribuenti esemplari, padri di fam iglia modello, ma 11011

cittadini amanti della città che loro ha dati 1 natali.

L ’ amore vive nella contemplazione dell’oggetto ado ­

rato ed essi non v idero mai To rino , oppure la videro

di straforo attraverso le vetrate d un fondaco o d ’ uno

studio, o nel frettoloso tragitto tra il telonio ed il cibo,

0 di corsa al cader della sera allorché le strade torm ico -

lano di gente taciturna ed affaccendata, quando l'illu ­

minazione delle botteghe manda la nota stonata della

intermittenza e mentre ogni tensione intellettuale deve

convergere allo scopo unico di salvaguardare le ossa

dalle vetture e dai locom ob ili di mille specie che 111

quelle pcnombre congiurano .11 nostri danni.

Il

loro Limbo è la privazione, l’ignoranza delle sa­

crosante gioie riserbate al nottam bu lo ; essi 11011 sanno

nemmeno invidiare questo eletto del mistero, questo

iniziato ai riti dell'Iside Torinese dal velo costellato

di astri, di Veneri nottivaghe, di stelle cadenti e di

bolidi definitivamente, irremissibilmente caduti.

Allo scoccare della mezzanotte io sono 111 marcia.

Giganteschi tari profondono sulla piazza M ilano, da

onde comincia il 11110 viagg io di ritorno, 1 fulgori del­

l’ arco voltaico: brulicano all'in torno sciami di

idrofili,

1 bruni e robusti coleotteri 11011 ancora battezzati dal

vernacolo c che il n uo vo portato della scienza ha scossi

nell’alto sonno che do rm ivano da secoli nelle terre

acquitrinose che si stendono oltre la Dora.

Sono tremila quasi 1 metri che 1111 separano dal

dom icilio : tremila metri da percorrere a passo lento,

misurato, tranquillo, fumando e fantasticando. In cam ­

m ino!

Ecco il momento iti cui io sento 111 tutta la pienezza

(

1

) Oggi l'illumina/ione stridile c assicurata di

12000

lampade che

richiedono una p>xen/j di

2

.

2

or. Kwh. ed irraduno favi luminosi per com­

pletive circa quattro milioni di iandele

40