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volta in volta, ed anche* saltuariamente, dall'interesse

di questo o quel programma di concerto, avrebbe

poco o molto giovato a fronteggiare la spesa, alle­

viando l’onere dei volonterosi sovventori dell isti­

tuzione.

Così avvenne che il

Collcgium,

senza rinnegar le­

sile origini, e mantenendosi strettamente fedele ai suoi

propositi e compiti, mise la sua attività a disposizione

della cittadinanza, e svolgendo le sue manifestazioni —

anziché pei soli soci in ambiente raccolto e ristretto

— per tutti gli uditori di buona volontà, nel salone

del Conservatorio, assolse onorevolmente un compito

importante e specifico nella vita colturale torinese.

L’orchestra da camera consta ordinariamente di

ventisei elementi, e può essere ove d’ uopo conve­

nientemente accresciuta; il piccolo coro di voci

miste, concertato e istruito da Bettina Lupo, com­

prende diciotto cantori. Il pruno periodo di atti­

vità del complesso artistico del

Collcgium

si svolse

dal marzo al giugno dello stesso anno di fondazione,

con sei concerti, che, per dignità e accuratezza di

preparazione, per elevatezza di intendimenti colturali

e artistici si imposero all’attenzione del pubblico e

valsero all’istituzione la lode e l'appoggio della critica

di tutti i quotidiani della città.

Il

secondo periodo si svolse dall'ottobre del 47 al

giugno di quest'anno, con nove concerti interamente

dedicati, come quelli del primo ciclo, a musiche del

Sei-Settecento: tralasciando 1 grandi e grandissimi

nomi — naturalmente presenti 111 ogni programma, e

spesso con opere meno note e preziose — ricorderemo,

a dare un’idea della funzione

rivelatrice di questi concerti, la

felicissima presentazione di ope­

re di Ditter voti Dittersdorf,

Filippo Emanuele Bach, C ri­

stiano Bach, Cìossec, Traetta,

Gaetano Scluassi, Antonio B0111-

porti.

Di eccezionale importanza

fu la presentazione di un intero

programma di musiche

di

Bocchenm, con l'ignoratissuno

Subiit Metter

per due soprani,

tenore e archi; un intero pro-

granuna fu dedicato a Cristo-

foro Gluck. e, a chiusura del

ciclo, tu eseguita l’opcra di

Emilio de' Cavalieri, • La rap­

presentazione di anima et di cor­

po »che segna, con gli albori del

melodramma, uno dei grandi

momenti

nella stona della

musica.

Più ricco d’esperienza, perfezionato e affiliato nella

consuetudine dello studio d’insieme, il complesso

artistico del

Collcgium musicun:

si prepara ora ad un

terzo ciclo di concerti; rinunziando alle tentazioni

deH’cclcttismo, e coi vantaggi offerti da una specifica

definizione e delimitazione del proprio assunto, esso

continuerà a svolgere la sua opera ncH’àmbito

della grande produzione Sei-Settecentesca, e contri­

buirà così a trasferire nella pubblica pratica i positivi

risultati acquisiti 111 tale materia dalla moderna storio­

grafia musicale. È pure nei propositi dell’istituzione

quello di ospitare a Torini» organismi analoghi, come

già tu fatto con l’orchestra dell’ « Angelicum » di

Milano, e di invitare, quali direttori d ’orchestra,

maestri di riconosciuto valore e di larga faina.

Le sorti del

Colligiani Mutuimi ili Toriro

debbono

star a cuore di quanti nella nostra città sono solleciti

del decoro e del progresso artistico e colturale; la

finitezza, il fervore, la serietà d’impegno che carat­

terizzarono smora ogni saggio del maestro Massimo

Bruni, concertatore di gusto sicuro e di rara perizia,

sono garanzia di perfetta riuscita per le manifestazioni

avvenire. E un’altra ragione di certezza, quanto alle

sorti di questa nostra attiva e benemerita istituzione,

è data dal nome del suo presidente, l’on. Giulio Ca-

saluii, che infaticabilmente ne regge, dall'inizio, la

vita amministrativa (1).

Nelle maggiori prove che lo attendono, il «Co l-

legium Musicuin di Torino» si affermerà non meno

validamente che nel suo recente passato, a lustro e

decoro della città; nè gli dovrà mancare quella lar­

ghezza e generosità di adesioni,

che valgano a consentirgli lunga

e fervida vita.

MICHELE LESSONA

(1) Fanno parte del C om itato D irettivo

■signori: l asaluii un le dott. G iu lio,

Prrst-

Jftile

; Lesiona avv. M ichele.

Vite Intru­

dane

. (alletti ltianc.) Maria, l \ r

l't'siJrtirr ,

Iteli rami Oddone, S o rto n o . — (

,\msiflirti

1 signori

1

tosso Linda - Coscia Di l'aduli

duchessa Mana - Crac etto Bertotto Maria -

t ravetto Trabaldo Marita - Dcbenedetti

dott Guido - Ferrerò V entilinola inar-

ihesa C lara - Ferrerò Ventinuglia Adele -

Giolitti Lago Maria - Lcsiu Elda - M anine

contessa Cristina - Mazzoni* barone Er­

nesto - Olivetti ini; Guglielmo - Ragazzoni

Cortese Nina - Sciu p i ing. Giuseppe -

V ivo n ti d'O leggio O ttone - Zegna T a ­

verna Edvige

Sono soci fondatoti del • Collegium

Musi, uni di T on n o • i signori Franco

Antoniiclli - IXidone Heltranu - Ida Bocca

Visconti - Giulio Cavillili - Felice C aso-

rati - Lodovico Geymonat - M uhele Les-

sona - Guglielmo O livetti - Stefano

Fernet - Filippsi S m o n o - Giuseppe

Sslopis

Maestro Mudino Brani.