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Il

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lÉom,,diTorino

Nel marzo del 1947 ven iva costituito nella nostra

città, ad iniziativa di un gruppo di cittadini cultori e

amatori dell’arte musicale, il « Collegium Musicum di

To rino », sodalizio avente lo scopo di far rivivere,

nella concreta realtà sonora e mediante una conti­

nuata e metodica pratica d ’arte, opere musicali di

genere orchestrale, operistico e oratoriale, scelte pre­

valentemente fra quelle antiche meno note e più im ­

portanti, ai fini dell’arte e della coltura.

L ’arcaica denom inazione ben si addiceva alla na­

tura e agli scopi dell’istituto:

Collegium musinoli

fu il

nome che infatti si dava, prima che fossero istituiti i

concerti pubblici, alle riunioni di amici della musica,

raccolti e consociati a scopo di esecuzione, per solito

senza ammissione di pubblico estraneo; 111 Inghilterra

cotesti cultori d’arte venivan detti

Consorts,

nome che

ben mette 111 evidenza quel carattere di sodali, di

membri di confraternita, che è proprio degli aderenti

a siffatte consociazioni. E 1

Colleglli

abbondarono e prospe­

rarono, nei più importanti centri

di coltura musicale, soprattutto

111 Germania e in Svizzera, nel

Sei e nel Settecento; da essi

ebbero origine talune delle più

importanti istituzioni stabili di

concerti, promotrici di mani­

festazioni musicali cui poteva

accedere il pubblico pagante,

come la famosissima

G ew a n -

Jlhitts

di Lipsia, sorta nel 17X1.

O gg i, 111 tempi di vita tea­

trale e concertistica liberamente

accessibile per chiunque metta

mano alla borsa, 111 tempi, anzi,

di « inondazione musicale », con

la

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k c

della radio che penetra

quotidianamente, si può dire,

nelle case dei ricchi e dei poveri

di tutti 1 paesi del mondo, il

costituire un

Collegiali1 musinoli

poteva parere 1111

anacronismo, una superfluità, un andare a ritroso.

Nulla di tutto c iò : i promotori del

Collegium

musinoli di Torino

pensarono a questa particolar forma

di associazione come alla più appropriata per l’attua­

zione di due scopi fondamentali : la formazione di 1111

complesso artistico stabile, costituzionalmente ben con­

formato, capare di studiare e di progredire, per ade­

guarsi alle

\

....... .. % ere esigenze stilistiche e tecniche;

la conoscenza e la diffusione di opere rare e preziose,

non accessibili, o quasi, attraverso i programm i con­

sueti delle ordinarie istituzioni di concerti; il duplice

obbiettivo, insotuma, di 1111 complesso artistico stabile

e di un repertorio di alto valore culturale e di pecu­

liare carattere.

Quando si vide, poi, che

1

uno e l’altro scopo po­

tevano esser raggiunti — e per l’adesione entusiastica

di parecchi tra i più valenti e stimati strumentisti

della città, che accorsero in nu­

mero sufficiente per formare

un’orchestra da camera, e per

l’eccezionale apporto organiz­

zativo e artistico del maestro

Massimo Bruni, direttore, inter­

prete, musicologo e bibliografo

di alta competenza c capacità

— parve quasi egoistico limitare

ai

sodiiles

l’accesso ai concerti,

negandolo a quanti altri, pur

non appartenendo all’associa-

zione, avessero desiderato g io ­

varsi, anche saltuariamente, del­

l’attività artistica e colturale da

essa svolta.

A questo m otivo che è. direi,

d ’ordine spirituale e sociale, si

aggiunse una considerazione

d ’opportunità econom ica : e

cioè, che il contributo di un

pubblico pagante, attratto di

On. Dott. Giallo Carniini.

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